Africano stravaccato in piazza mentre passa la fanfara militare polacca. Reggio perde il decoro e la faccia
di Pierluigi Ghiggini
21/5/2017 – Ieri Reggio ha celebrato il 220° anniversario dell’inno nazionale polacco, la Mazurka di Dabrowski. composto proprio a Reggio Emilia nel luglio del 1797 da Jozef Wybicki, tenente dell’armata polacca all’epoca in Italia. L’inno nacque al tempo della Repubblica Cispadana, nello stesso anno del Primo Tricolore.
Presenti alte cariche dello Stato polacco – i vicepresidenti delle Camere e due ministri – accolte non dal sindaco ma dall’assessore Foracchia, in mattinata sono state collocate corone alla lapide commemorativa posta sul muro esterno di Sala del Tricolore, e sotto a quella dedicata alla nascita della bandiera italiana in via della Croce Bianca. Quindi una Banda musicale dell’Esercito polacco ha eseguito l’inno , elegante e suggestivo come pochi, sfilando in centro città.
E proprio in quella parte della cerimonia, Reggio si è coperta di vergogna davanti ai militari polacchi i quali, mentre sfilavano suonando, hanno praticamente dovuto scansare un ospite africano che al passaggio della fanfara dormiva stravaccato in piazza Martiri del 7 Luglio.

L’africano disteso a dormire in piazza Martiri al passaggio della fanfara militare dell’Esercito polacco .
L’inqualificabile episodio è stato filmato e postato su facebook.
Si dirà che questa è l’Europa ed è la Reggio di oggi, resta il fatto che quello non era un evento qualsiasi: si ricordava una pagina di storia italiana e polacca, e non certo insignificante. La sacralità di certi momenti va rispettata ed esaltata, e ne vanno spiegati i significati simbolici perché tutti possano apprezzarli. E chi non li capisce o non li vuol capire, dispiace dirlo, deve sgombrare il campo.

(Immagine da Facebook)
Tanto disprezzo non può avere diritto di cittadinanza. Ma è ancora più responsabile chi aveva il dovere di mantenere il decoro della piazza e non lo ha fatto: qualcuno prenderà provvedimenti? Certo è che Reggio, con tutta la sua buona volontà di accreditarsi come città internazionale ai vertici delle reti europee, ha fatto una ben magra figura. In Polonia un fatto del genere non sarebbe accaduto.
LEGA NORD: UNA PESSIMA FIGURA INTERNAZIONALE
“Per il Giro d’Italia il Comune ha blindato la il centro città, – ha dichiarato il segretario della Lega Nord Emilia Gianluca Vinci – in questo caso invece hanno lasciato libero l’accesso alla piazza e lo spettacolo è stato pessimo: un extracomunitario riversato sulle panchine. Mi chiedo come sia possibile fornire una cartolina simile di Reggio Emilia alla presenza di autorità polacche. Per questo presenterò un’interrogazione per capire come mai le misure di sicurezza non siano state adottate come successo durante il passaggio del Giro d’Italia”. Il commissario provinciale di Reggio Emilia Matteo chiede “come sia stato possibile tutto questo e come mai le forze della polizia municipale presenti non sono intervenute per allontanare questo soggetto. Ci chiediamo inoltre come mai, con tutto il rispetto per l’ assessore Foracchia non era presente il sindaco dato che c’erano alte autorità dello stato polacco. La presenza di questo extracomunitario in quelle condizioni testimonia ancora una volta lo stato di questa città. La figura a livello internazionale è stata pessima per la nostra città”.
FRATELLI D’ITALIA: UN’IMMAGINE TRISTE E IMBARAZZANTE
“Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale rimane a dir poco imbarazzata su come è stata accolta la delegazione polacca venuta a celebrare i 220 anni del proprio inno nazionale, composto nella nostra città. Non il sindaco ad accogliere ma un assessore, e passi, nessun annuncio che potesse permettere una maggiore partecipazione pubblica, non la presenza dei figuranti della guardia civica e oltretutto il degrado cui si sono trovati durante il tragitto della cerimonia assistendo al triste bivacco di certi soggetti in una zona attigua ai teatri nella quale proprio il sindaco tempo fa “perlustro” la zona per problemi di sicurezza. La triste immagine che abbiamo dato come Reggio Emilia è di una città completamente disinteressata ad aver avuto l’onore di aver contribuito a dare i natali a un inno nazionale europeo, e questo agli occhi di una delegazione di tale paese”. Giuseppe Manzotti, coordinamento provinciale FdI-AN Reggio Emilia
Alessandro Raniero Davoli
21/05/2017 alle 10:43
Lo slogan del ’68: “Pagheranno caro, pagheranno tutto” si è avverato, si, ma per i cittadini ! Governati da burattini irresponsabili, senza ne’ etica ne’ cervello. È di questi “niger” ne arrivano dall’Africa decine di migliaia al mese.
Imprecare o semplicemente ragionare non basta. È ora di passare … alle vie di fatto. Quali? Lascio ai lettori intelligenti indovinare. Saluti, Alessandro Davoli
Ps: “niger” in reggiano significa negri. Per chi si volesse scandalizzare per il politicamente scorretto, rendo noto che negli States, gli afroamericani si offendono se non li chiami nigger, black people ecc. Solo qui da noi hanno inventato una “neolingua” per sterilizzare le libere opinioni, e guai a chiamare i negri con il loro nome: negri! Ad majora.
alfonso castiglia
22/05/2017 alle 19:31
Non è solo Reggio che in questa particolare maniestazione accompagnata dalle
Autuorità polacche,il sindaco non doveva mancare doveva essere il primo cittadino
di Reggio con la fascia tricolore a rendere omaggio alle Autuorità Polacche ed ai militari
in parata, e quello africano stravaccato non ci sarebbe dovuto essere,dov’era la polizia
locale? a che è servito inviare l’Assessore al posto del Sindaco? Di queste figure di merda ne vedremo sempre di più,perchè è l’Italia in se stessa che i nostri politici l’hanno fatta diventare
tale, basta vedere cosa fanno i turisti che vengono dall’estero,gli immigrati cosa ne fanno delle fontane a Roma,dei nostri monumenti, e non si vede mai in giro un vigile urbano che prenderebbe provvedimenti, nella Fotana di Trevi a Roma,si buttano dentro nudi ,ci pisciano dentro,si lavano i coglioni sotto gli occhi di tutti meno di quelli che dovrebbero prendere provvedimenti,ormai l’Italia è tutto un letamaio,tutti se ne frecano,tutto questo dobbiamo dire grazie alla nostra fallita politica,per cui non mi sono meravigliato al fatto di Reggio,il primo che dovrebbe vergognarsi è solo il sindaco.
Nicola Nicolaci
22/05/2017 alle 22:25
Sante parole, io quando sarà ci sono…
mario
21/05/2017 alle 11:29
Che vergogna.Lacolpa non è dell’africano, ma nostra.In primo luogo perchè non abbiamo un programma preciso sugli immigrati, anche ai fini di integrarli ; secondo perchè i nostri vigili dormono e non si muovono anche con iniziative proprie; sembra quasi che tutto debba cadere dall’altro e nessuno dica loro che devono controllare anche il decoro della città.
Non a caso i polacchi, dopo il periodo nero dell’occupazione e della c.d.Repubblica Popolare, ci stanno superare anche in efficienza. Lo rileva chi visita oggi la Polonia e la confronta con quella di qualche anno fa.
domenico
21/05/2017 alle 11:47
Dicono che il buonsenso prevale sull’arroganza , ma due calci in culo bene assestati gli stavano proprio bene.
alberto
21/05/2017 alle 18:25
Torna nella giungla,magnamerda!
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marco
21/05/2017 alle 20:34
Complimenti a chi organizzava! Qualcuno ha provato a svegliare quell’uomo e dirgli di alzare le chiappe e spostarsi? A proposito di schifo: quando Bossi e i Borghezi vari bruciano le nostre bandiere e insultano a 360 gradi, loro non fanno schifo, fanno onore all’Italia (da cui attingono soldi a piene mani) e a chi li vota.
marga
22/05/2017 alle 00:15
se avesse avuto un letto non sarebbe stato lì.
La disperazione voi non la conoscete. Solo il bon ton…. forse.
Massimo scalise
22/05/2017 alle 02:15
Perciò quelli che cagano per strada lo fanno perché non hanno un bagno?
Ma mi faccia il piacere…
Michele
22/05/2017 alle 07:00
Marga, se credo che al tipo manchi un letto, fatti dare l’indirizzo e portalo nel tuo,
roberto
22/05/2017 alle 08:53
Secondo l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), nel 2016 sono arrivati in Italia 181.436 immigrati. Stando alle cifre ufficiali del governo, degli immigrati sbarcati nel 2016, solo il 2,65% è un vero profugo.
Sommati agli sbarchi dei due anni precedenti, circolano in Italia circa mezzo milione di cosiddetti “rifugiati”.
E per “accogliere” questi soggetti lo stato italiano spende circa 4 miliardi di euro all’anno. Negli ultimi tre anni la spesa è stata di circa 10 miliardi di euro.
Mi chiedo quanto ancora dovrà durare questa assurda situazione.
valter collauto
22/05/2017 alle 09:10
ma che schifo di paese è diventato….
Dreamer
22/05/2017 alle 16:57
Però da 70 anni i reggiani votano sempre lo stesso partito ( quello dell’accogliensa, delle persone, dell’antifasismo e dell’antirassismo ) , quindi va bene così ed è inutile lamentarsi.
Mario
22/05/2017 alle 17:01
I manici di piccone in fibra indistruttibilicostano meno di 10 euro, un inizio a buon mercato per chi volesse interessarsi di “edilizia”
Axel
22/05/2017 alle 17:33
Io non sono mai stata razzista, ma mi ci hanno fatto diventare… Primo a sto tipo un bel calcio in culo e aria….. Ce ne sono decisamente troppi, e a quei ca.. I di politici buonisti di me.. a, che li fanno venire qui, li metterei TUTTI sugli stessi gommoni e via, vi piacciono gli africani…. Allora tutti in Africa fku.
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Sofia
22/05/2017 alle 20:13
Concordo con autore dell’articolo – una bruttissima figura davanti alle massime autorità polacche (ministri, console,vicepresidente del Senato e combattenti della seconda guerra mondiale) non accolti dal primo cittadino di Reggio. Non solo la mancanza di guardie e episodio con extracomunitario, ma anche totale disinteresse da parte di Comune . Nelle Piazze dove si svolgeva manifestazione non c’era neanche un poster di benvenuto con un minimo di informazione su quello che stava succedendo. Accoglienza vergognosa!!! Tutto questo purtroppo precepito dagli ospiti polacchi che hanno provato un notevole disagio. Solo piccola comunità dei polacchi “reggiani” ha dato un benvenuto alla delegazione. Ignari passanti si fermavano stupiti osservare l’esercito polacco che eseguiva inno italiano e polacco. Una scena triste e malinconica.
Fabrizio
22/05/2017 alle 20:32
Marga..scommetto che vo e in una bella villetta faccia a vista senza problemi di fine mese e tanti bei libri di sociologia sul comodino da leggere per “elevarsi”…si informi:ci sono sei milioni di italiani poveri..spesso senza aiuti sociali, case popolari o altro a lenire il loro sconforto
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Stefano Capra
23/05/2017 alle 07:48
Lo specchio dell’Italia di oggi, che senza una rapida inversione sarà quella che lasceremo ai nostri figli
Sofia
23/05/2017 alle 08:46
Totale disinteresse da parte delle autorità reggiane. Mancanza di forze d’ordine. Nessuna informazione in città sul evento. Neanche un striminzito poster in piazza Vittoria.Niente sindaco. Ignari passanti assistevano casualmente alla cerimonia.
Questa è stata accoglienza di una delegazione straniera composta da più alte cariche di stato e anziani combattenti della seconda guerra mondiale. UNA VERGOGNA!!!
Fausto Poli Taneto
23/05/2017 alle 15:00
Sì quella foto fa scalpore, ma anche a Pinarella nella pineta di notte dormono
centinaia di neri.
Questa e’ una foto emblematica, ma e’ un episodio.
Un Partito dovrebbe dare accoglienza a questi rifugiati.
Pero’ siamo alle solite: sarebbe bene identificare tutti, e dare loro un alloggio.
Dignitoso. Mi sembra che si siano persi i valori di democrazia e assistenza democratici.
Poi chiaramente ogni capoluogo fa come vuole, sicuramente a Reggio Emilia c’e’ carenza di organizzazione. Solo organizzare per le feste, mai riflettere sulla sistemazione di questi profughi.
Mi pare che solo una parte del PD, stia dando onore ai valori d democrazia.
L’altra se ne sbatte di tutto. Coop spurie a gogo, 16 ore di lavoro per giorno. Addirittura ci sono morti sospette, causate da troppo lavoro. E so dove e quando. Ma mica tutto finisce nel bollitore mediatico. Sarai incensato solo se appartieni alla casta, o sei l’amico dell’amico.
Mi pare che il concetto di uguaglianza stia scemando. Alcuni reggiani impegnati politicamente se ne sbattono dei diritti, dell’ordine pubblico, della finanza pulita. Sempre piu’ protesi verso la conquista di una Porche, un Rolex da 80.000 euro, gli intrighi piu’ immaginabili pur di far utili. Tanto che’ la Svizzera che copre tutto. E non a caso non rientra nella C.e.e. Si’ capisco il perbenismo disinteressato, il clientelismo, pero’ almeno meno tasse, presidio dei territori: mica tutti allo stadio a controllo dei facinorosi, ma anche per le strade.
Amministrare significa seguire anche dei modelli, e ora sono solo modelli sfilacciati !
Ricordo chi come il valoroso Condor si rifugio’ in montagna con mio padre alla 26° Garibaldi per difendere il territorio dagli invasori !
La democrazia ormai e’ diventata una conquista !
Mario
24/05/2017 alle 13:33
Che bello che è diventato il mio Paese! In quasi bancarotta, con disoccupazione da terzo mondo, ma così multietnica, variopinta, spumeggiante, rustica! Sono fiero!
Fausto Poli Taneto
24/05/2017 alle 15:02
Si’, andavo ai giardini per il fresco. Ma 40 anni fa i giardini erano un posto affascinante. Ribadiscono che una foto può’ intenerire, ma questa spero faccia riflettere a chi ha potere per riorganizzare la sistemazione dei neri a Reggio. Reggio e’ anche assistenzialismo, ma non cosi’.
sabina
28/05/2017 alle 14:16
Io sono polacca. Italia ormai non è piu Italia. È africa.