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Landi Renzo: nel 2016 perdita di 26 milioni. Cristiano Musi nuovo a.d. con tutte le deleghe

29/4/2017 – Successivamente alla nomina da parte dell’assemblea dei soci di Cristiano Musi (già direttore generale) quale amministratore della società, il consiglio di amministrazione che si è riunito sotto la presidenza di Stefano Landi (nella foto) ha nominato lo stesso Musi amministratore delegato conferendogli tutte le deleghe operative. Stefano Landi rimane presidente esecutivo del consiglio.
Il neo a.d. Musi ha dichiarato: «E’ per me un momento di grande emozione. Sono molto onorato di essere nominato amministratore delegato di un gruppo con oltre 60 anni di storia tutt’ora leader a livello mondiale nel suo settore. Sono molto grato agli azionisti, al Cda e al presidente Landi, persona straordinaria e per me importantissimo punto di riferimento, per la fiducia che mi hanno concesso».

Stefano Landi. patron di Landi Renzo

Stefano Landi. patron di Landi Renzo

«Vengo con grande umiltà, consapevole delle sfide che ci aspettano, ma anche consapevole del grande potenziale del nostro Gruppo. In questi primi quattro mesi di lavoro ho trovato colleghe e colleghi capaci, motivati, che si sono messi in discussione e con i quali stiamo lavorando in modo proficuo al piano di riorganizzazione e rilancio» ha continuato Musi.
«Credo molto nel valore e nella forza della squadra e nel Gruppo Landi ho trovato una vero senso di appartanenza e voglia di lavorare insieme. Il mercato automotive sta attraversando un momento di grande trasformazione ed il nostro Gruppo anche. Siamo consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, ma soprattutto siamo sicuri e convinti che abbiamo tutte le leve ed il potenziale per tornare ad essere un Gruppo capace di creare valore per tutti gli azionisti e tutti gli stakeholders» ha concluso.

IL BILANCIO 2016
L’assemblea ordinaria di Landi Renzo ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 che si è chiuso con ricavi consolidati sono stati pari a 184,2 milioni di euro, rispetto ai 205,5 milioni di euro nel 2015. L’Ebitda normalizzato è pari a 2,7 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel 2015).
La perdita prima delle imposte è stata pari a 23,1 milioni di euro (in riduzione rispetto ad una perdita di 32,7 milioni di euro nel 2015). La perdita netta ammonta a 26,0 milioni di euro (in riduzione rispetto ad una perdita di 35,6 milioni di Euro nel 2015).
L’indebitamento finanziario netto è pari a 75,7 milioni di euro rispetto agli 87,1 milioni di euro del terzo trimestre 2016 e ai 59,5 milioni di euro di fine 2015.
Quanto ai risultati della Capogruppo il fatturato è pari a 72,8 milioni di euro, in calo dell’11,7% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda è negativo per 9,1 milioni di euro (negativo per 10,8 milioni di euro nel 2015), dopo oneri non ricorrenti per 5,6 milioni di euro.
L’Ebit è negativo per 17,8 milioni di euro (negativo per 21,7 milioni di euro nel 2015). Si è avuta, infine, una perdita netta di circa 29,0 milioni di euro (perdita netta per 37,7 milioni di euro nel 2015).
L’indebitamento netto è negativo per 71,6 milioni di euro: negativo per 60,3 milioni di euro a fine 2015.
L’assemblea prendendo visione del bilancio consolidato ed esaminando ed approvando il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016, ha deliberato il ripianamento della perdita d’esercizio pari a circa 29 milioni di euro mediante integrale utilizzo delle riserve straordinaria e da transizione IAS che si azzerano e della riserva sovrapprezzo azioni che si riduce a circa 31 milioni di euro.

AUMENTA NUMERO CONSIGLIERI IN CDA
L’assemblea ha aumentato da otto a nove il numero dei consiglieri di amministrazione, nominando quale nono membro del consiglio Cristiano Musi già direttore generale dallo scorso dicembre 2016.

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