14/2/2017 – Riprende a tempo record l’attività della struttura di endoscopia a Villa Verde. A soli sei giorni del saccheggio, in cui una banda di ladri specializzati nella notte dell’8 febbraio ha letteramente svuotato l’ambulatorio, portando via undici apparecchi scelti con accuratezza e senza lasciare tracce, questa mattina torna in funzione il reparto diretto dal dottor Giuliano Bedogni, luminare di endoscopia conosciuto in tutta Italia.
La direzione della casa di cura Villa Verde ha investito a tambur battente oltre quarantamila euro per due strumenti Olympus di ultima generazione: un colonscopio e un esofago-gastroscopio (esami allo stomaco) che permettono di riattivare subito il reparto, e di rispondere ai numerosi pazienti che hanno confermato la loro prenotazione – e sono la maggioranza – anche dopo il colpo ladresco.
Intanto sono in corso colloqui tra le direzioni di Villa Verde e del Santa Maria Nuova per il prestito di alcune apparecchiature, in attesa che la “batteria” a disposizione di Bedogni e della sua equipe venga completata dalla clinica, con un investimento che si annuncia cospicuo: il valore degli strumenti rubati una settimana fa supera i 250 mila euro.
Si sa che il primario di Gastroenterologia-endoscopia dell’Arcispedale Romano Sassatelli ha dato la disponibilità al prestito, come aveva fatto nei mesi scorsi col Maggiore di Parma, quando un furto analogo aveva messo in ginocchio l’ospedale universitario.
Giuliano Bedogni è ovviamente soddisfatto: aveva espresso tutta la sua amarezza anche su Facebook, perché il furto di strumenti medici «è un furto contro la salute dei cittadini».
«Mi sento di fare i complimenti a tutti, perché tutti hanno fatto la loro parte: il direttore sanitario Sergio Roti, la direzione generale, la famiglia Franzini. E’ la dimostrazione della volontà di tornare operativi in tempo reale. E siamo orgogliosi del fatto anche anche in questo frangente i pazienti abbiano confermato le prenotazioni, dimostrando la loro fiducia in Villa Verde».
Prossimamente il cda affronterà il nodo, non facile, ricostituzione piena del parco apparecchiature di Villa Verde. Anche perché le prenotazioni sono in crescita, e si pone un problema di liste d’attesa legato al budget messo a disposizione dal sistema sanitario pubblico.
Le richieste che affluiscono a Villa Verde sono largamente superiori al tetto di prestazioni deciso dall’Ausl, e una soluzione va trovata. Fra l’altro si è creata una situazione spiacevole, perché i pazienti che affluiscono da fuori regione ( o anche da parma) possono fare gli esami a carico del sistema sanitario, perché le loro Asl rimborsano gli esami, mentre i reggiani per prenotare dovranno attendere aprile. «Ormai – sottolinea Bedogni – le patologie dell’apparato digerente hanno superato in quantità anche quelle cardiovascolari, e anche per questo una struttura come Villa Verde è chiamata a fronteggiare una richiesta in costante aumento, come se fosse un vero ospedaledi zona».