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Credem: nel 2016 utile netto di 131,9 milioni, in calo del 20%
E’ tra le banche più solide del sistema: Cet1 13,5%

9/2/2017 – Il Consiglio di Amministrazione del  Credem, sotto la presidenza di Giorgio Ferrari, ha approvato ieri i risultati individuali e consolidati preliminari del 2016. L’utile netto di 131,9 milioni di euro è in calo di oltre il20% sul 2015, in compenso i ratio assegnano alla banca di via Emilia San Pietro una delle posizioni migliori nel sistema in termini di solidità.

La banca sottolinea:

“Solidità ai massimi livelli del sistema con un coefficiente ampiamente superiore al minimo assegnato da BCE (CET1 Ratio(2 a 13,15% rispetto a 6,75%(3)minimo assegnato), prestiti(  ai clienti in crescita del 4,6% rispetto al 205 nonostante le difficoltà dell’economia nazionale con una qualità dell’attivo tra le più elevate tra le banche italiane (rapporto sofferenze nette/impieghi netti pari a 1,46%), continui investimenti sulle persone con 280 assunzioni(, crescita costante dei clienti (112 mila nuovi clienti nel 2016) e della raccolta (4,4 miliardi di euro in più nel 2016), circa 40 milioni di euro di investimenti in innovazione e tecnologia”

“In un contesto economico generale ancora molto incerto -rileva la direzione – l’istituto  ha continuato a generare una consistente redditività con 131,9 milioni di euro di utile netto consolidato dopo aver accantonato oltre 37 milioni di euro al lordo dell’effetto fiscale al Fondo Nazionale per la Risoluzione ed al Fondo di Garanzia dei Depositi (-20,6% rispetto all’utile del 2015 pari a 166,2 milioni di euro che presentava però un’importante componente straordinaria derivante dal riposizionamento del portafoglio titoli di proprietà). Significativa la redditività del capitale proprio con il ROE a 5,4%.

Nazzareno Gregori

Nazzareno Gregori

 

“Sono molto orgoglioso di poter guidare una squadra che ha dimostrato ancora una volta di sapersi muovere in modo coeso verso sfidanti obiettivi comuni”, ha dichiarato Nazzareno Gregori, direttore generale Credem.”Risultati eccellenti come quelli approvati oggi confermano il valore delle persone che hanno saputo fare propria la strategia di crescita del Gruppo e tradurla in azioni concrete e risultati di rilievo”, ha continuato Gregori. “Siamo tra gli istituti più solidi e sani del Paese e per il futuro continueremo ad accrescere le quote di mercato mantenendo la nostra consueta attenzione alla qualità dell’attivo, alla sostenibilità della strategia sotto il profilo reddituale ed alla necessaria evoluzione del modello di banca commerciale richiesta dal contesto competitivo. Essere sani e patrimonializzati ci consente di seguire la migliore strategia di crescita anticipando le tendenze e non inseguendole. In questo ambito”, ha aggiunto Gregori, “anche la tecnologia avrà un ruolo sempre più determinante. Dovremo però essere capaci di guidare l’innovazione tecnologica e non farci trascinare da essa avendo sempre presente i bisogni dei nostri clienti e il modello di servizio più coerente con le nostre capacità ed eccellenze”, ha concluso Gregori.

 

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