10/2/2017 -Brutto tonfo del titolo Bper a piazza Affari che, a metà della seduta di chiusura della settimana borsistica, è crollato a 4,807 euro (-8.8%) dopo diverse sospensioni per eccesso di volatilità.
E’ l’effetto della delusione degli operatori per i risultati 2016, con un utile netto contabile di soli 14,3 milioni di euro, crollato del 90% rispetto ai 220,7 milioni del 2015.
Il dividendo proposto per la capogruppo Bper è di 6 centesimi per azione contro i 10 dell’esercizio precedente.
Tuttavia, sottolinea una nota aziendale, è in crescita la redditività ordinaria del Gruppo: utile netto dell’esercizio pari a € 71,5 milioni (€ 62,1 milioni del 2015) al netto delle poste non ricorrenti ed escludendo i contributi ai Fondi di Risoluzione e di Garanzia dei depositi; ma con un utile contabile ridotto a € 14,3 milioni (€ 220,7 milioni nel 2015)
Lo stock lordi di crediti deteriorati e sofferenze in calo rispettivamente dell’1,9% e dell’1,0% da fine 2015 anche grazie ad alcune operazioni di cessione di sofferenze – per un valore lordo complessivo di circa € 700 milioni nell’anno
Gli Impieghi netti alla clientela sono in crescita del 4,1% (lordi +3,5%) rispetto allo scorso anno anche per effetto dell’ingresso nel perimetro del Gruppo della CR Saluzzo e nonostante le cessioni di sofferenze, con un forte incremento delle nuove erogazioni di mutui e prestiti personali pari al 19,1% su base annua.
La solidità patrimoniale – sottolinea Bper – è ai vertici del sistema bancario italiano con un CET1 ratio Phased In pari al 13,8 % (13,3% Fully Phased).
Inoltre “sono state avviate le attività per la predisposizione del nuovo Piano Industriale che sarà presentato al mercato entro l’estate, in anticipo rispetto alla scadenza naturale a fine 2017 dell’attuale piano in conseguenza delle mutate condizioni macroeconomiche, di mercato e dei tassi di interesse rispetto alle ipotesi di base iniziali”.