18/1/2017 – Il segretario della Cgil Guido Mora aveva appena finito di dire che «sul processo Aemilia é necessaria una maggiore attenzione da parte di tutti», quando la notizia sulla richiesta dei detenuti di tenere a porte chiuse il processo, per protesta contro i media, è piovuta come una bomba sulla conferenza stampa dedicata, ieri mattina, al Viaggio Legale della Mehari di Giancarlo Siani.
La macchina del giovane giornalista ammazzato dalla camorra nel 1985 (e conservata come una reliquia dalla famiglia) dopo aver fatto tappa a Correggio e a Rubiera da domani giovedì 20 a sabato 21 gennaio sarà esposta per tre giorni nel cortile della Camera del Lavoro di via Roma a Reggio Emilia: il motore potente che lega tre giorni di manifestazioni, incontri e seminari. alla mostra sui beni confiscati alle mafie in Emilia-Romagna e realizzata dall’università di Bologna.
E dunque il documento letto da Sergio Bolognino durante l’udienza di ieri del processo Aemilia (proprio come facevano i brigatisti irriducibili, ma chi se ne ricorda più?) è stato visto, non senza ragioni, come una reazione degli imputati alla mobilitazione sociale e politica che il processo Aemilia genera intorno a sè.
La risposta di Mora è stata immediata: «E’ la conferma di quanto sia giusto e necessario impegnarsi per tenere viva l’attenzione intorno al processo, e soprattutto parlarne con i giovani. Come Cgil ci sentiamo onorati di ospitare la Mehari di Giancarlo Siani: è il segno di quanto questo sindacato si senta coinvolto rispetto al processo Aemilia, in una zona come Reggio che ormai è da bollino rosso.
E per noi – ha aggiunto – ha parlato la sentenza del rito abbreviato: il ruolo del sindacato è determinante come baluardo robusto e strutturato contro le infiltrazioni mafiose nel mondo produttivo e di servizi».
Ed ecco il programma della tre giorni del Viaggio Legale.
Giovedì 19 alle ore 9 arrivo dell’auto di Giancarlo Siani davanti al Tribunale di Reggio Emilia, dove si svolge l’udienza del processo Aemilia. La vecchia auto viene trasportata su un mezzo della Geotrans, azienda di Messina confiscata alla mafia.
Alle 10 la Mehari sarà davanti al Palahockey Fanticini dove è in programma un incontro con gli studenti reggiani con Paolo Siani, che racconterà la vita del fratello Giancarlo. Intervengono il presidente della Provincia Manghi e il sindaco di Reggio Luca Vecchi.
Quindi spostamento alla Camera del Lavoro dove alle 12,15 sarà inaugurata la mostra sui beni confiscati. Sino a sabato visite alla mostra e atelier creativi per gli studenti a cura di Officina Educative e Caracò.
Venerdì 20 al Cinema Cristallo di via Ferrari Bonini proiezione del film “Fortapasc” sulla vita di Siani (alle 9,30 per gli studenti e alle 16 proiezione aperta al pubblico).
Sempre venerdi, alla Camera del Lavoro convegno pubblico sui processi Aemilia, Pesci e Kyterion. Coordina Paolo Bonacini, introduce Guido Mora. Interventi di Luca Ponzi (Tg 3), Rossella Canadè (Gazzetta di Mantova) e Claudio Cordova direttore del giornale on line Il Dispaccio.
A seguire tavola rotonda con Luca Vecchi, lo scrittore ed ex deputato Enzo Ciconte (che darà anticipazioni sul suo ultimo saggio sulle mafie), Enza Rando dell’ufficio legale di Libera e Gianna Fracassi della segreteria nazionale Cgil.
Sabato mattina conclusioni sempre alla Camera del Lavoro con la presentazione del Testo Unico Legalità della Regione Emilia-Romagna con Antonio Mumolo, Natalia Maramotti, Daniele Borghi e Michele De Rose. Coordina Ramona Campari.
In via Roma si incontreranno per un seminario interno anche i sindacalisti di tutta Italia referenti del settore legalità.
Da segnalare la cena “Facciamo il pacco alla camorra” in programma Venerdì 20 alle 21 al Ristorante Villa Montecchio, l’ex Millefiori sulla strada per Calerno sequestrato alla famiglia Vertinelli nell’ambito di Aemilia. E’ allestita dalla dalla Nuova Cooperativa Organizzata di Napoli con prodotti delle terre confiscate e delle coop sociali italiane.
Al costo di 30 euro oltre alla cena si porta a casa un ricco pacco di prodotti delle aziende sotto sequestro.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre a Guido Mora, Matteo Alberini della segreteria camerale, Loretta Viani della segreteria Filt Cgil Emilia Romagna, Manuel Masini coordinatore di Libera Reggio Emilia e Rosa Frammartino, organizzatrice del festival della Legalità e rappresentante dell’associazione Caracò che partecipa alla realizzazione della tre giorni reggiana intorno alla Mehari verde di Siani.
«In dieci anni di lavoro – ha sottolineato Frammartino – abbiamo coinvolto circa quarantamila studenti. E’ il nostro contributo al far crescere la cultura della legalità fra i più giovani. Perché tutti abbiamo la nostra parte di responsabilità e tutti dobbiamo dare il nostro contributo».