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Traffico di rame e furti a Gualtieri: tre denunciati
I disoccupati rubavano, il pensionato ricettava

18/1/2017 – Da oltre un mese a Gualtieri si registravano continui furti di pluviali e grondaie di rame asportati da abitazioni private, edifici pubblici, attività commerciali e chiese. Una decina i colpi denunciati ai Carabinieri e da  ultimo, l’altra notte, l’assalto al  cimitero di Santa Vittoria dove sono spariti i pluviali di alcune cappelle e alcuni vasi di fiori in rame. Ora i non solo hanno individuati i ladri, ma sono risaliti anche al ricettatore. tre persone sono state denunciate: due disoccupati di Gualiteri e un settantenne di Gualtieri che maneggia in un deposito “estemporaneo” di metallo ferroso.

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Il deposito di metallo scoperto a Novellara

Una prima svolta i carabinieri di Gualtieri l’avevano ottenuta alla fine di dicembre  quando di notte avevano fermato un’auto con due uomini a bordo, in prossimità di obiettivi presi di mira nei giorni precedenti al controllo.

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I due identificati in un 30enne e un 26enne, entrambi disoccupati di Gualtieri, avevano attrezzi da scasso compatibili peraltro con quelli utilizzati per asportare i pluviali e le grondaie di rame. In assenza di riscontri in ordine ai furti, i 2 venivano denunciati per possesso di strumenti da scasso e lasciati andare.

Tuttavia i carabinieri di Gualtieri li hanno tenuti sotto controllo. Così, dopo l’ultimo furto al camposanto di Santa Vittoria, i carabinieri sono andati al far visita al deposito di Novellara, gestito da un signore di 70 anni, dopo aver verificato che i due tenuti d’occhio erano andati proprio là.

 

E non senza una certa meraviglia, nel deposito i Carabinieri hanno scoperto dcirca un quintale e mezzo di rame  parte del quale dalle caratteristiche (pluviali e vasi di fiori in rame) è stato ricondotto a quello trafugato nel cimitero della frazione di Gualtieri. Dopo aver sequestrato quanto rinvenuto e denunciato il 71enne per ricettazione, i carabinieri d’intesa con la Procura reggiana, titolare dell’inchiesta, andavano a visitare i due sospetti:  le perquisizioni domiciliari hanno permesso di trovare in casa del più giovane un alro mezzo quintale di fili di rame di probabile provenienza furtiva. Niente di illecito, invece,  nell’abitazione del 30enne.

Rame 9

 

I tre alla luce dei pregressi riscontri investigativi e considerati gli esiti delle perquisizioni venivano denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di concorso in ricettazione. Il 26enne di Gualtieri finiva nei guai anche per droga: aveva una quindicina di grammi di hascisc la cui detenzione ricondotta all’uso personale non terapeutico comportava la sua segnalazione quale assuntore di stupefacenti. Adesso i carabinieri di Gualtieri potrebbero riuscire a risalire, grazie a questa svolta nelle indagini, a chi gestisce, a monte, questo traffico per cercare di stroncare il fenomeno dei furti di rame, da tempo una piaga inguaribile. Il rame rubato acquistato a prezzi stracciati (massimo 2 euro al chilo) una volta “ripulito” e immesso sul mercato “regolare”, viene rivenduto a 8/10 euro al chilo.

 

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