di Pierluigi Ghiggini
12/1/2016 I giorni di Reggio Emilia, in questo primo e gelido scorcio del 2017, continuano a dipanarsi in una sequela di sforamenti dei limiti di Pm10 (polveri sottili) che sembra non finire mai. Nei primi dieci giorni la città ne ha registrati otto: se dovesse continuare così, in febbraio Reggio avrebbe già esaurito il “bonus” dei 35 giorni di sforamento all’anno consentiti dalle norme in vigore.
Le preoccupazioni naturalmente riguardano gli effetti sulla salute di centinaia di migliaia di cittadini e soprattutto bambini, anziani, donne incinte, malati.
Infatti sono i medici i primi ad essere allarmati: tutti raccomandano di proteggersi il più possibile dalle polveri sottili, restando oltre i 50 metri dalle strade più trafficate.
Del resto è quanto raccomandano gli studiosi che in Canada hanno dimostrato l’esistenza di una relazione tra polveri sottili (si è scoperto che superano la barriera encefalica) e l’incremento della demenza senile (Alzheimer).
Ma secondo alcuni si tratta di cose già note nell’ambiente medico e scientifico, che per varie ragioni non vengono divulgate.
Ancora più preoccupante è la scoperta dell’aumento delle patologie cardiovascolari a causa delle polveri sottili. Studi di non più di due anni fa, compiuti anche in Lombardia, ipotizzano che molte morti improvvise, ritenute inspiegabili, sarebbero legate a questo fattore di inquinamento.
Ne parla con la Voce di Reggio il dottor Rodolfo Tangari, oncologo senologo (specializzato nei tumori alla mammella) dell’Ausl di Reggio Emilia, che si dichiara seriamente preoccupato per il livello delle polveri sottili in città, per i giorni di sforamento e per i picchi di inquinamento,
«Il problema è gravissimo, e naturalmente le amministrazioni fanno chiaramente fatica ad affrontarlo, anche perchè sono necessari provvedimenti strutturali molto più incisivi che in passato, e certamente impopolari»
Quali malattie provocano le polveri sottili?
Certamente un aumento delle malattie broncopolmonari, ed è noto. Alla lunga incidono anche sui tumori, anche se determinarne la genesi è molto più complesso. Ciò che non si sapeva, ed è stato scoperto di recente, è l’influsso sulle malattie cardiovascolari. Le ricerche sono state condotte anche in Lombardia, quindi vicino a noi. Si è accertato che in presenza di picchi elevati di inquinamento da polveri, aumentano gli aggravamenti e i decessi improvvisi.
Qual è il meccanismo?
Le polveri sottili, è noto, sono una congerie di particelle che entrano nel sangue e quindi in circolo nell’organismo.
Si è scoperto che possono bloccare la costituzione di vie di circolazione secondaria, che si formano in presenza di determinate patologie. In questo mondo vengono a mancare le “vie di fuga” quando si acutizzano i problemi cardiovascolari, e ciò può determinare la morte improvvisa. Naturalmente la spiegazione medico-scientifica è più complicata e rigorosa, ma in parole povere le cose vanno così.
Ecco perché è urgente ridurre il livello di polveri sottili.
Ma oggi cosa si può fare per difendersi? Esistono dei farmaci?
Nessun farmaco. Può essere utile l’uso delle mascherina, ma è una protezione molto relativa. L’unica vera soluzione è non inalare polveri sottili, e tenersi il più possibile a distanza dalle strade trafficate.
(dalla Voce di Reggio Emilia)