10/2/2016 – Dopo l’entrata in vigore della legge regionale sul gioco, con la quale è iniziata un’azione di contrasto dopo anni di espansione selvaggia, sono calati in Emilia-Romagna gli introiti per le slot machine. Il giro d’affari resta comunque colossale: primi dieci mesi del 2016 quasi 4 miliardi, solo in Emilia Romagna, sono passati dalle tasche dei giocatori alle casso dello Stato, ai concessionari e agli esercenti. Lo rivela Gioconews.it, che ha fatto un’elaborazione sui dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Se una somma simile venisse investita con un piccolo reddito sicuro a favore della società, i problemi economici verrebbero risolti come d’incanto.
I punti in cui sono installate slot machine in regione sono 7.037, contro i 7.523 attivi nel 2014, mentre i punti vendita di scommesse sono scesi a 593 contro i 652 del 2014.
Guardando alla raccolta a livello regionale si registra un ammontare di circa 1,89 miliardi nei primi 10 mesi del 2016 contro i 2,17 miliardi dell’anno precedente per quanto riguarda le new slot, ovvero, le slot machine ‘da bar’ che permettono puntate da un euro e vincite fino a 100 euro. Mentre per quanto riguarda le videolottery (quelle che si trovano nelle sale dedicate), la raccolta è di 1,96 miliardi, contro i circa 2,24 miliardi dell’anno precedente.