di Carlo Codazzi – La Reggiana è caduta nella partita più attesa, quella che i tifosi granata sognavano da quasi 20 anni: il derby col Parma.
I crociati hanno violato il “Città del Tricolore” con 2 reti segnate nel giro di 7’ nel 1° tempo grazie a Giorgino e Baraje. Un uno-due che ha messo al tappeto i granata vittime della tensione che ha attanagliato loro le gambe e annebbiato le idee. Un risultato che vale la prima sconfitta casalinga stagionale della Reggiana che prima del derby aveva subito 1 solo gol sul proprio campo. Lo 0-2 ha ferito gravemente l’orgoglio della tifoseria granata che aveva dato vita ad un bellissimo spettacolo sugli spalti prima del calcio d’inizio. Nella stupenda coreografia della Sud campeggiava la scritta “A sostegno dei nostri cuori, a difesa della nostra città”. Non da meno la coreografia dei distinti con un grande striscione del Gruppo Vandelli riportante il simbolo cittadino e un altro riportante il simbolo della società granata. In tutti i settori un trionfo di bandieroni, bandiere e sciape della Regia. A far festa davvero però, oltre al Parma, è stato il cassiere che ha messo in cassaforte la bellezza di 199.210 euro incassati grazie ai 17.358 spettatori presenti di cui circa 3.000 provenienti dalla vicina città ducale. Un vero record per la società e per la categoria guastato dall’esito finale del match alla cui confezione hanno contribuito i demeriti della Colucci band in eguale misura ai meriti della formazione allenata da D’Aversa. Con il Parma ben messo in campo e gli spazi intasati i granata avrebbero dovuto vincere i duelli individuali, ma così non è avvenuto. Altra nota stonata della serata, oltre al punteggio finale, che doveva essere di festa la notizia dell’assalto al pullman del Parma da parte di alcuni sostenitori reggiani che hanno lanciato pietre contro il mezzo provocando la rottura di alcuni vetri dell’abitacolo.
Le formazioni
Colucci non ha riservato particolari sorprese e ha schierato i suoi uomini col 4-3-1-2 preferendo Pedrelli, sulla corsia di sinistra, a Ghiringhelli e Nolè, nel ruolo trequartista, alle spalle di Manconi e Guidone che ha vinto il ballottaggio con Marchi. Sul fronte crociato D’Aversa ha cambiato il volto del Parma optando per un 4-4-2 con Saporetti esterno basso a destra preferito all’attaccante Mazzocchi. In avanti Calaiò e Baraje con Giorgino pronto ad inserirsi partendo da dietro.
La Reggiana ha sofferto lo schieramento compatto dei cugini che hanno intasato gli spazi sulle corsie laterali ed eretto un muro robusto davanti a Zommers con Lucarelli e Benassi ben supportati da Saporetti che si accentrava per intercettare, a turno, Manconi e Nolè. Il centrocampo crociato, molto aggressivo, ha tolto ritmo alle giocate dei dirimpettai granata. Bovo non riusciva a far partire l’azione, mentre Calvano e Angiulli non trovavano gi inserimenti. La manovra dei granata aveva un andamento lento e finiva sempre per sbattere centralmente sul muro crociato. Sull’altro fronte Mazzocchi e Giorgino rompevano il gioco e ripartivano trovando sbocchi a sinistra dove Nunzella e Scavone creavano molte difficoltà a Mogos. Gli ospiti hanno praticato un gioco duro e hanno commesso 3 falli nei primi 5’ di partita. I granata sono parsi quasi intimiditi dagli avversari che sono passati al primo tiro in porta al 22’: break sulla sinistra di Nunzella che ha crossato, senza trovare opposizione, per la testa di Calaiò che ha anticipato Pedrelli e costretto l’incerto Perilli ad una affannosa respinta sfruttata da Giorgino che ha appoggiato in rete di testa anticipando, a sua volta, l’immobile Rozzio. Un autentico patatrac della difesa granata andata tutta in tilt. La Regia ha accusato il colpo e non è riuscita a d abbozzare una reazione degna finendo col subire il colpo del ko al 29’: Calaiò si è impossessato del pallone nella metà campo parmense e ha lanciato sulla destra Baraje, in posizione regolare, con Rozzio spiazzato e Mogos troppo alto per intervenire, l’attaccante crociato è entrato in area, ha evitato Rozzio con una sterzata e ha sorpreso Perilli infilandolo sul primo palo. Due tiri, due black out della difesa granata, due gol. Nel 1° tempo non è accaduto altro a parte una brutta inzuccata di Rozzio con Baraje. Rozzio ha poi proseguito la gara con una vistosa fasciatura alla testa. Per vedere il primo tiro in porta della Reggiana si è dovuto attendere il minuto 39 quando Nolè, servito da Manconi, ha calciato debole, da buona posizione, tra le braccia di Zommers.
Rozzio ha terminato il derby con una vistosa fasciatura alla testa per lo scontro avuto con Baraje nel finale del 1° tempo.
Colucci ha provato il doppio cambio all’intervallo per cercare la remuntada: fuori Nolè e Guidone, dentro Cesarini e Marchi. La Reggiana ha costretto il Parma a difesa della propria area e al 48’ ha avuto l’opportunità di riaprire il match con Cesarini che ha incornato il pallone, ricevuto da una punizione di Pedrelli, mandandolo alto da pochi passi. Un minuto più tardi, Trevisan si è caparbiamente aperto un varco sulla destra e ha servito l’accorrente Calvano che ha scagliato un bolide di destro intercettato da un braccio largo di Benassi. Un rigore a noi parso solare, ma che il sig. Piscopo ha negato.
Al 52’ ancora in affanno Perilli nel bloccare in due tempi la sfera deviata di testa da Baraje, in anticipo su Trevisan, servito da un cross di Mazzocchi. Dopo 1’ fuga in ripartenza di Baraje che si è visto fermare la prima conclusione dal recupero di Rozzio, poi ha mancato di un soffio il bersaglio con un destro a giro. La Reggiana si è fatta più determinata, ha alzato il baricentro e il pressing sui portatori di palla del Parma ed è riuscita a creare un paio di occasioni. Ancora Pedrelli a pennellare una punizione dalla destra con Rozzio a sfiorare l’incrocio con una spizzicata di testa al 56’, poi la “magia” sfumata di Cesarini al 59’: azione di Bovo sulla destra, palla a Mogos che ha centrato per il “Mago” che si è avvitato colpendo la palla con una mezza rovesciata di destro indirizzandola nell’angolino, ma Zommers è riuscito miracolosamente a respingere in tuffo, per poi rintuzzare anche il tentativo di tap in di Marchi evitando pure l’angolo. Il derby della Regia è finito qui. I granata hanno reclamato un altro rigore al 61’ con Trevisan strattonato e atterrato da Scavone su azione seguente a un corner. Nonostante l’uscita per infortunio di Lucarelli, rilevato da Messina, il bunker crociato ha retto bene e a sfiorare la rete è stato il Parma che ha colpito la traversa (66’) con una punizione velenosa di Corapi che ha sorpreso Perilli dopo un rimbalzo a centro area. Da annotare il forfait di Trevisan al 70’(guaio muscolare), sostituito da Sabotic, e il gol sfiorato da Rozzio (90’) che ha schiacciato la palla di testa, ricevuta da un corner, mandandola a lato di un nulla. Dopo i 4’ di recupero il tripudio dei cugini d’oltre Enza. Una brutta botta da assorbire per la formazione di Colucci e per la tifoseria granata, ma che deve essere smaltita in fretta perché venerdì arriva al “Città del Tricolore” il Bassano. Una gara da vincere per dimenticare il derby e per non perdere troppo terreno dal Venezia capolista (39 p.) che vanta 3 punti in più della Reggiana (terza con 36 p.).
TABELLINO
REGGIANA – PARMA 0-2 (pt 0-2)
Marcatori: 22’ pt Giorgino, 29’ pt Baraje.
REGGIANA: (4-3-1-2) Perilli; Mogos, Rozzio, Trevisan (70’ Sabotic), Pedrelli; Calvano, Bovo, Angiulli; Nolè (46′ Cesarini); Manconi,Guidone (46’ Marchi). A disp.: Narduzzo, Ghiringhelli, Spanò, Giron, Lombardo, Bonetto, Lafuente, Falcone. Allenatore: Leonardo Colucci.
PARMA: (4-4-2) Zommers; Saporetti, Benassi (86’Ricci), Lucarelli (63’ Messina), Nunzella; Mazzocchi, Corapi, Giorgino (52’Simonetti), Scavone; Calaiò, Baraje. A disp.: Coric, Fall, Melandri , Dodi, Miglietta, Cissè, Guazzo, Mastaj, Evacuo. Allenatore: Roberto D’Aversa.
Arbitro: Fabio Piscopo d’ Imperia
Assistenti: Sigg.ri: Imperiale di Genova – Capaldo di Napoli.
Note: ammoniti Benassi (PR), Giorgino (PR), Bovo (R.). Angoli: Reggiana 5 – Parma 0. Spettatori 17.358 di cui 2.889 ospiti. Incasso 199210,53 euro.