11/12/2016 – Un anno e dieci mesi a Donato Fontanesi, il presidente storico che aveva fatto grande Coopsette, un anno e sei mesi all’ultimo presidente Fabrizio Davoli, un anno e 8 mesi per l’ex dirigente Rubens Burani e un anno e 10 mesi a Fabrizio Vezzani, già ai vertici di Castelnovo Sotto e presidente della società Campione del Garda. Sono le condanne chieste dal pm di Brescia Silvia Bonardi per quattro reggiani coinvolti nel processo sul resort con porticciolo turistico di Tremosine, nel lago di Garda, un intervento avviato da Coopsette quasi dieci anni fa, con un investimento sulla carta di 200 milioni di euro. Ma sul colossale investimento si è abbattuta una maxi inchiesta per la presunta violazione di una gran quantità di vincoli paesaggistici e ambientali, che ha portato davanti al giudice non solo i dirigenti della cooperativa reggiana oggi in liquidazione, ma anche il consiglio comunale di Tremosine.
Il villaggio di Campione del Garda
Il pm Bonardi ha chiesto condanne comprese tra i tre mesi e i due anni e tre mesi di carcere anche per i dodici consiglieri comunali, l’ex sindaco di Tremosine sulGarda Diego Ardigò, e il redattore del piano urbanistico, l’architetto Mauro Salvadori: per questi ultimi sono state chieste lecondanne più pesanti a due anni e tre mesi. Le condanne comprendono anche ammende per 350 mila euro: per i quattro reggiani chiesti 45 mila euro a testa.