1/12/2016 -Ieri Romano Prodi ha sciolto l’enigma e, con una nota all’Ansa, ha fatto sapere che voterà Sì al referendum di domenica «anche se le riforme proposte non hanno certo la profondità e la chiarezza necessarie». Ma se il Professore reggiano, fondatore dell’Ulivo e unico leader ad aver battuto Berlusconi, voterà Sì, sua nipote Silvia Prodi, consigliera comunale Pd, non solo voterà No, ma si è messa alla testa della sinistra reggiana del No, contro Renzi.
E questa sera proprio Silvia Prodi sarà al fianco del leader della Fiom Maurizio Landini, di Alfiero Grandi, Paolo Ferrero, della deputata Maria Edera Spadoni e del vicesindaco di Reggio Matteo Sassi alla festa-maratona di chiusura della campagna referendaria organizzata dalla Cgil e dal comitato del No, in programma al Palasport di via Guasco a Reggio Emilia, dalle 19 alle 23,30. E’ la manifestazione del lato sinistro della «mirabile accozzaglia» che si schiera contro la riforma proposta dal governo Renzi.
Dopo il comizio finale di Landini, concerto di Cisco e de Lassociazione.
La manifestazione è stata presentata ieri mattina dal segretario della Camera del Lavoro Guido Mora e da Rina Zardetto del comitato del No.
Mora ha sottolineato le ragione del No, di fronte a una riforma costituzionale che «riduce i diritti e degli spazi di democrazia, che riduce il peso delle Regione e vorrebbe eliminare l’elezione diretta del Senato».
Per il segretario camerale «è in gioco il futuro di questo Paese, un paese che oggi ha 1 milione e mezzo di disoccupati in più, 11 milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà, che vede la riduzione dei diritti a mani basse – un fenomeno non solo italiano – e che con questa riforma sarebbe condannato al governo di pochi, secondo alcuni al governo di uno solo». Per spiegare il senso delle sue affermazioni, Mora ha citato ciò che disse Monti quando fu modificato l’articolo 81 della Costituzione, con l’introduzione dell’obbligo di pareggio del bilancio dello Stato.
«Monti disse: Capisco che il governo debba tener conto del Parlamento. Ma il governo ha il dovere anche di educare le Camere. Se non lo avessi fatto, non avrei potuto ottenere le decisioni su Bruxelles
Avete capito bene? Monti disse educare le Camere. Ciò chesi vorrebbe portare a compimento con questa riforma non è la semplificazione e neppure la velocizzazione delle leggi, ma proprio il disegno di far prevalere il governo sugli eletti dal popolo».
Mora e Zardetto, rispondendo ai giornalisti, hanno sottolineato che «non è certo uno scandalo la partecipazione dei 5 Stelle alla manifestazione di stasera. Durante la campagna abbiamo collaborato anche con loro, e del resto nella battaglia per il No ci sia concentrati sui contenuti, non sugli schieramenti».
A proposito dell’appello per No del giudice Francesco Maria Caruso, che Pierluigi Castagnetti ha bollato come un “delirio”, Mora ha sottolineato che Caruso, già presidente del tribunale di Reggio e oggi a Bologna «è pienamente legittimato a esprimere le proprie opinioni come cittadino. E a noi non può che fare piacere la convergenza su una questione di grande rilevanza come la riforma costituzionale».
Alla manifestazione «Insieme per la Costituzione» di stasera, giovedì 1° dicembre al Palasport, sono in programma contributi dello scrittore Patrick Fogli. di Giovanni Paglia (Sinistra Italiana) dell’assessore Pd di Reggio Mirko Tutino, di Maria Edera Spadoni deputata 5 Stelle, Silvia Prodi consigliera regionale Pd, Piergiovanni Alleva (l’Altra Emilia-Romagna), del vicesindaco di Reggio Matteo Sassi, Elly Schlein di Possibile, Paolo Ferrero (Prc) e Marco Vicini del circolo Tunnel.
Seguiranno gli interventi di Silvia Manderino (coordinamento di Democrazia costituzionale), Alfiero Grandi (già leader sindacale e sottosegretario nei governi Prodi e D’Alema) e Alessandro Pollio Salimbeni vicepresidente nazionale dell’Anpi. Conclude Maurizio Landini.
IL SI CHIUDE LA CAMPAGNA ALPIGAL CON BEPPE CARLETTI E SANDRA ZAMPA
Diverse le iniziative in programma in vista della chiusura della campagna referendaria a favore del Si. Oggi giovedì 1 alle 21, tre giorni prima del voto, al Circolo Arci PiGal di via Petrella, in città a sostenere le ragioni del Sì – in una iniziativa promossa dal Comitato Re Levante in collaborazione con i Circoli Pd Reggio 6 e Reggio 7 – ci saranno la parlamentare Sandra Zampa, vicepresidente Pd, il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, Claudia Tubertini, docente associato di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e il leader dei Nomadi, Beppe Carletti. Il dibattito sarà coordinato dal giornalista Adriano Arati.
Sempre oggi il segretario provinciale Pd Andrea Costa alle 21 sarà alla sala polivalente del Parco della Pace di Campegine per sostenere le ragioni del Si e illustrare come la riforma referendaria sarà utile per l’ammodernamento del Paese. Alle 20.45 al centro sociale Quaresimo di Codemondo, in via Pigoni, ci sarà l’evento “Hai ancora dei dubbi?”. All’incontro parteciperanno Pierluigi Castagnetti e la consigliera regionale Pd e vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Ottavia Soncini. Alla sala polivalente di Vetto alle 21 interverrà Gian Luca Marconi.
Al teatro De Andrè di Casalgrande alle 21 il sottosegretario alla presidenza della giunta dell’Emilia Romagna Andrea Rossi e Alberto Vaccari risponderanno ai cittadini che vorranno fugare gli ultimi dubbi sul voto di domenica 4.
Domani venerdi 2 a Scandiano il viceministro dell’Economia Enrico Morando interverrà al centro Giovani di Scandiano (ore 20,45) con la deputata PD Vanna Iori. Lo stesso giorno alle 20,30 Maino Marchi chiuderà la campagna referendaria a palazzo Bentivoglio Gualtieri mentre alla Casa Cantoniera di Casina parleranno Carlo Fornili e Giada Rabotti in un incontro promosso dal locale comitato per il Si.
Ale
02/12/2016 alle 10:24
Grande Landini! Detto da una che pensa da destra è tutto dire…
Cavour
02/12/2016 alle 20:44
Landini mi piace perché spiega semplicemente che il Governo Renzi.Boschi e’ stato fallimentare. Avra’ pure Landini gli scheletri nell’armadio, pero’ in 2 parole spiega che i cittadini han bisogno di certezze e non di banche prosciugate.
Landini vuole il cambiamento: vuole che le aziende assumano come dio comanda, Niente Voucher. Son d’accordo con Lui.
Landini propone un’idea di governo vicina ai cittadini dalla middel class in giu’. Renzi vuol solo lobbysti, e anche lobbyste scosciate.
Landini quando parla e’ sempre un fiume in piena, Renzi e’ solo in tv a parare gli attacchi. Stasera ho visto la nuova proposta di Bonaccini che viene a Reggio a presentarla in Provincia. Sara’ la solita bugia pre elettorale.
Renzi, che spesso e’ manovrato, se cade dopo il certo NO di domenica, lo rivedremo di nuovo magari dentro al PD quando fanno il bindellberger (come cavolo si scrive).
Renzi amante della Merkel ?