di Carlo Codazzi – Il post Varese della Grissin Bon è stato improntato al mea culpa: “La nostra prestazione è stata molto peggiore di quella offerta con Brescia – ha affermato capitan Pietro Aradori . Quando pareva che Varese ci volesse regalare la gara non siamo stati capaci di fare lo sforzo in più per sorpassarla. Abbiamo perso per demeriti nostri “. Il capitano è stato il migliore dei suoi senza mollare di un centimetro. “Le belle prestazioni personali non le gusto quando perdiamo, conta solo il risultato della squadra. Tutti diamo il massimo in campo, ma non è sufficiente – ha punzecchiato –. Bisogna portare qualcosa sul parquet perché così non ci siamo”.
Nell’analizzare il ko Achille Polonara ha concordato con Menetti: “Dobbiamo prendere ritmo in attacco, se non riusciamo a farlo anche in difesa soffriamo – ha commentato -. Siamo stati poco aggressivi, in difesa si poteva fare meglio e abbiamo mosso poco la palla – l’analisi impietosa -. Inoltre, non siamo riusciti ad attaccare la loro zona. Su quest’ultimo aspetto – ha aggiunto – lo staff tecnico dovrà lavorare perché l’abbiamo sofferto tantissimo. Non dobbiamo sentirci arrivati e a Torino troveremo una buona squadra che ha battuto Caserta”.
Non ha nascosto l’amarezza per l’inopinata sconfitta varesina il diesse Alessandro Frosini. “Troppi giocatori non c’erano proprio – la sua amara constatazione -. Non possiamo pensare di vincere con almeno 6 giocatori non mentalmente preparati . Evidentemente, vedendo la nostra gara con Brescia che ci ha tolto il ritmo con la zona, coach Moretti ha ricalcato lo stesso piano partita di Diana limitando così la nostra facilità di fare canestro da fuori mettendoci in difficoltà. A noi piace correre e giocare in campo aperto, se gli avversari ci rallentano tendiamo a spegnerci”. Anche Frosini ha rilevato problemi arbitrali. “Needham è stato penalizzato perché gli hanno fischiato i contatti col petto che sono regolari, ma è difficile vincere fuori giocando con poca voglia di applicarsi a livello difensivo”.