29/11/2016 – Accordo la cassa integrazione in deroga a Coopsette sino al mese di marzo. L’intesa che offre un paracadute provvisorio ai 210 lavoratori (senza lavoro) dell’ex colosso cooperativo è stato sottoscritta dal commissario liquidatore Giorgio Pellacini, Legacoop, la Fillea e la Fiom Cgil, e riguarda 168 lavoratori delle cotruzioni e 51 di Teleya. Un accordo parallelo riguarda la Cig stgraordinaria per laconrollata Methis (mobili per ufficio). “Methis – ha spiegato il sindacalista della Cgil Rudi Zaniboni – si trova ancora in esercizio provvisorio per chiedere la cassa integrazione stroardinaria a partire dal 1° dicembre con termine il 28 febbraio. Perglialtri due comparti, invece, si applica la deroga in base alla delibera regionale del 21 novembre”.
A questo punto, se nei prossimi quattro mesi non saranno trovate soluzioni per la ripresa produttiva, ai soci Coopsette non resterà che l’indennità di disoccupazione.
Il futuro è cupo. Intanto, il commissario liquidatore si appresta a depositare lo stato passivo in tribunale, ricalcolato rispetto a quello del 31 agosto, che contemplava una massa debitoria di 800 milioni a fronte di un attivo di oltre 770 milioni.
Pensionato42
30/11/2016 alle 10:39
La situazione di queste persone non è bella, ma comunque ottengono altri 4 mesi di cassa integrazione.
Poi magari altri 3-4 mesi , poi ci sono 2 anni di sussidio di disoccupazione e mobilità con sgravi fiscali se vengono assunti.
Va molto peggio ai lavoratori interinali, ai Job Act, ai tempo determinato , alle partite iva e a tutti quelli che hanno subito forzatamente la riforma del lavoro voluta da Renzi con l’abrogazione dell’articolo 18 e l’entrata in vigore del Job Act.
In futuro i lavoratori italiani si scorderanno 2 anni di cassaintegrazione e 2 anni di sussidio di disoccupazione, ma riceveranno un indenizzo e saranno licenziati e a spasso nel giro di un mese.
Un grigio futuro per tutti i lavoratori soprattutto i giovani che inizieranno a lavorare con i nuovi contratti a Job Act o partite Iva volute dal Governo Renzi.
Buona Fortuna