6/8/2016 -Con la visita alla scuola comunale dell’infanzia Diana, che durante l’estate è stata interessata da lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria con miglioramento sismico, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha aperto oggi l’anno 2016-17 delle Scuole dell’infanzia e dei Nidi reggiani. Con il sindaco sono intervenuti l’assessore all’Educazione Raffaella Curioni, il nuovo presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia Nando Rinaldi e il direttore Paola Cagliari, l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino, la presidente della Fondazione Reggio Children Carla Rinaldi e la presidente di Reggio Children srl Claudia Giudici.
Nell’occasione Rinaldi ha fornito alcune cifre sulle scuole comunali dell’infanzia e le liste d’attesa. In totale sono 483 bambini esclusi da nidi e scuole dell’infanzia – comunali e privati – per mancanza di posti.
“Nonostante il calo demografico – nel 2012 erano 9.360 i bambini residenti in città di età compresa fra gli 1 e i 5 anni, mentre nel 2015 erano 8.322 – le domande per il Nido arrivate quest’anno nei termini previsti e ammesse, sono in aumento, limitato a una ventina di unità (da 766 a 786), ma in grado di evidenziare una controtendenza rispetto al passato”, ha detto Rinaldi.
Il sindaco Vecchi, Rinaldi e Tutino alla scuola Diana
I Nidi della città offrono 1.603 posti nel sistema pubblico integrato di cui 1.317 nei nidi comunali a gestione diretta e indiretta, con una percentuale di scolarizzazione oltre il 40%, di cui l’82% nella gestione comunale.
“Dopo le tre graduatorie di assegnazione – ha proseguito il presidente Rinaldi – sono 106 bambini in lista d’attesa e 108 le domande fuori termine e provenienti da fuori comune”. In totale dunque sono 214 i bambini esclusi dal sistema dei nidi.
” Nel Nido c’è disponibilità di alcuni posti nella rete del sistema integrato, che verranno offerti a chi è in lista d’attesa. Negli ultimi anni, la lista d’attesa delle domande nei termini è stata esaurita entro dicembre e sono stati offerti posti anche a domande fuori termine. Prevediamo avvenga anche quest’anno”.
Le Scuole del sistema integrato in città – pubbliche e private – offrono complessivamente 4.750 posti, di cui 2.070 nelle scuole a gestione comunale diretta e indiretta, con una scolarizzazione di circa 90%, di cui il 43% nelle strutture comunali.
Scuola Diana
“Nella Scuola dell’infanzia comunale – ha concluso Rinaldi – si registra ad ora un leggero calo di domande ammesse. Dopo le tre graduatorie di assegnazione sono 98 i bambini in lista d’attesa e 171 le domande fuori termine e fuori comune”. In totale 269 bambini esclusi.
“C’è disponibilità anche in questo caso di alcuni posti e l’Ufficio iscrizioni sta lavorando per offrire i posti disponibili, favorendo l’incontro tra domanda e offerta”.
RIQUALIFICAZIONE DELLA SCUOLA DIANA – Alla scuola Diana, il progetto ha previsto l’irrigidimento del piano di copertura, che ha compreso anche il rifacimento completo del manto con inserimento di isolante per l’efficientamento energetico. In tema di miglioramento energetico, tutti i corpi illuminanti sono stati sostituiti con lampade a led. Altri interventi strutturali hanno riguardato la legatura tra le pareti perimetrali e l’inserimento dei ‘setti di controventatura’. Sono state effettuate anche alcune modifiche agli spazi interni relativi alle sezioni e all’atelier, ai servizi per gli adulti, ai servizi igienici.
Grazie al contributo (in materiale) della ditta Casalgrande Padana, è stato possibile rifare i pavimenti dell’intero edificio, e non solo delle sezioni come previsto in un primo tempo. La progettazione e la direzione dei lavori sono state affidate a Ccdp – Centro cooperativo di progettazione, all’architetto Tomaso Prodi il coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. Responsabile unico del procedimento (Rup) è stata l’architetto Ilaria Martini dell’Ufficio tecnico dell’Istituzione. I lavori sono stati eseguiti dalla società Cattolica di costruzioni, vincitrice dell’appalto, e il collaudo è stato svolto dallo studio Serri-Guidetti.
Politici alla scuola Diana
La scuola d’infanzia Diana, inaugurata il 7 marzo 1970, prima scuola del centro storico, fu progettata dall’ufficio tecnico del Comune di Reggio Emilia, con il contributo prezioso scaturito dalle pratiche di democrazia partecipativa. Un valore che incise anche sulla progettazione e realizzazione di arredi e mobili, sulla base dei disegni innovativi dell’architetto Tullio Zini, che contribuì in seguito anche a progettare l’ampliamento della scuola dopo l’incendio del 1978. ndei primi annio ’90 stava pèer essere demolita (l’amministrazione dell’epoca aveva progettato un moderno edificio in cemento armato) quando la copertina di Newsweek nel 1992, che proclamo il Diana come l’asilo più bello del mondo”, arrivò in tempo a impedirne la distruzione in nome di una malintesa innovazione. Da lì e dalla pedagogia di Loris Malaguzzi si ripartì per realizzare la bella favola di Reggio Children ormai divenuta, è il caso di dirlo, un patrimonio immateriale dell’umanità.
INVESTIMENTI NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA – Un intervento, quello della scuola Diana, svolto con un investimento di circa 424.000 euro, finanziato della Regione Emilia-Romagna per 409.387 euro e dal Comune di Reggio Emilia per 14.453 euro.
Un intervento non isolato, ha spiegato l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Tutino: con finanziamenti regionali, si realizzano o sono programmate opere di miglioramento sismico e riqualificazione anche nella scuola comunale dell’infanzia 25 Aprile a Cella (circa 515.000 euro) e nella scuola comunale dell’infanzia La Villetta (circa 660.000) a Ospizio, per un importo complessivo di circa 1,6 milioni di euro.
Ulteriori interventi di manutenzione, di minore entità, e migliorie sono stati svolti al nido Alice, alla scuola dell’infanzia statale Pascoli, al nido-scuola Faber, al nido Sole.