Reggio stregata dalle Italian tapas di Bottega 39
Alla scoperta del locale più cool del momento

13/7/2016 – E’ aperta da poche settimane, ed è già un successo clamoroso. La Bottega 39 di piazza XXIV Maggio – la storica Piazza della Legna di Reggio Emilia – sperimenta una formula del tutto originale: le “tapas” italiane con un drink di alta scuola. L’ispirazione iberica e in particolare catalana, quella degli stuzzichini che si mangiano a tutte le ore socializzando con gli amici di sempre oppure di una sera, e che nascono in una simbiosi fra tradizione e creatività, viene qui declinata secondo lo spirito, la cucina e la qualità italiane. Anche nel nome: il 39 è il prefisso internazionale dell’Italia.

BOTTTEGA 39 FOTO 100

In questa scommessa, destinata a crescere e a diventare internazionale nel tempo, ci sono l’impronta e la passione di alcuni professionisti reggiani di prima fila, come lo chef Marco Valli, 37 anni ; il filosofo, antropologo e bartender Francesco Menozzi, 31 anni, grandi stagioni a Formentera dove ha rimuginato e maturato l’idea delle tapas all’italiana; Federico Riccò, 45 anni, ex Sali & Tabacchi, ex Zoe Cafè e direttore della ristorazione di Casa Italia alle Olimpiadi di Londra 2012.

Una tapas italiana di Bottega 39

Una tapas italiana di Bottega 39

Niente prenotazioni alla Bottega 39, che allunga le sue vetrate fumè  in piazza della Legna e in via Ariosto: come vuole la tradizione delle tapas – nate in origine per “rompere” la fame tra un pasto e l’altro,  e oggi diventate un modo straordinario di mangiare e con-dividere, nel senso di stare bene insieme –  ci si siede, si ordina, si mangia e si beve con prezzi alla portata delle tasche dei giovani, in un ambiente di eleganza minimal, concepito dall’architetto Andrea Langhi per mettere a proprio agio le persone. Il bancone è ampio, il soffitto è graffittato con ritratti e aforismi di immortali e personaggi letterari: don Camillo e Einstein, Marilyn Monroe e Baudelaire, Hemingway, Henry Thoreau e Oscar Wilde

BOTTEGA 39 BANCONE

Il bancone di Bottega 39

Le porzioni sono contenute, come devono essere  le tapas, in modo da poter gustare più specialità senza per questo veder liquefare la carta di credito. Il menu propone fra l’altro  tagliere di culatello,  mozzarella di bufala con spinacini allo zenzero e pomodoro fresco;  insalata d’orzo, carciofi, patate, capperi e pecorino; tartare di manzo con ravanelli croccanti e maionese alla senape; polpettine di ceci con zucchine trifolate alla menta  e salsa di yogurt; e ancora una deliziosa lasagnetta di radicchio, noci e brie, o un piccolo hamburger di Fassona piemontese su pane di cereali, pomodoro, croccante di bacon e maionese all’arancia: provate a chiederne uno così in qualche celebre catena di hamburger…

Panoramica dell'interno

Panoramica dell’interno

Se volete assaggiare il Mediterraneo potete provare  i bocconcini di pescatrice su crema di porri e patate al rosmarino, un evergreen molto amato  come il polpo con patate, olive e capperi, il cous cous con vongole, cozze (ma in Liguria si chiamano muscoli) e verdurine al timo. E alla via così. Ogni tapas, dolci compresi, oscilla fra i 4 e i 6 euro. Idem una birra o un  bicchiere di vino: bollicine di Franciacorta, Soave Le Battistelle, Pecorino Bio delle Marche, Lugana Cà Lojera, Shiraz Casal del Giglio; Negramaro Tormaresca della Puglia etc.

BOTTEGA 39 TAPAS 2

Francesco Menozzi mette una cura particolare nei cocktail, e infatti Bottega 39 ha per sottotitolo “Italian tapas & cocktails“. Da provare  il mojito ai petali di viola, la rivisitazione del Moskow Mule – il più cool del momento a livello mondiale – con il basilico shackerato, un Pirata (firmato, appunto, da Menozzi)  di ispirazione caraibica a base di  cocco, maracuya e rum speziato.

“Stare a tavola insieme – declama il bartender filosofo – è il modo migliore di comunicare. Anche per  questo la nostra ristorazione è ricercata, perché oltre a soddisfare il palato deve offrire uno spunto all’anima; però non pretenziosa, perché deve favorire il mescolarsi dei sentimenti, delle parole, degli occhi”.

Un cocktail Menozzi di Bottega 39

Un cocktail Menozzi di Bottega 39

“Il prezzo certo e trasparente, il servizio smart con porzioni piccole e senza prenotazioni, il tutto coniugato col design e la creatività italiana, ci rende particolari, forse unici in Italia – sottolinea Federico Riccò – anche per l’attenzione che abbiamo voluto mettere al rapporto qualità-prezzo, con uno scontrino medio di 20-22 euro. E devo dire che la risposta del pubblico in questa prima fase è molto incoraggiante.

Penso proprio che abbiamo visto giusto, in un momento in cui nella ristorazione non si perdona più niente. Bottega 39 è un’idea che ha preso forma dopo un anno di lavoro e di progettazione, e ora è pronta per diventare un format, diffuso in Italia e anche all’estro”.  Anche in Spagna, regno delle tapas? “Perché no? anzi, mi piacerebbe andare proprio lì. La cucina italiana è vincente dappertutto”.

Sono pazzi e vincenti questi reggiani, e non smettono di stupire.

 

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