28/6/2016 – Erano in grado di offrire ogni tipo di sostanza stupefacente, dalla cocaina all’eroina, passando per hascisc, marijuana, anfetamina, Mdma e Ketamina nelle piazze di Parma e Reggio Emilia. Una quantità incredibile di dosi (decine, forse centinaia di migliaia) vendute tramite una rete che era in grado di coprire oltre che la provincia parmense e il reggiano, anche una “area vasta” estesa sino al cremonese e al mantovano. Un concetto che dalla programmazione e dalla politica è transitato nel crimine.
Il singolo spacciatore riusciva anche a smerciare sino ad un chilo di droga al giorno, tanto che a carico di uno degli arrestati, negli otto mesi di indagine, sono stati verificati addirittura sedicimila contatti.
Sono solo alcuni dei numeri dell’operazione ‘Bassa Siberia’, blitz antidroga dei Carabinieri di Parma e Fidenza che ha coinvolto 33 persone. Dieci di loro sono in carcere, sette ai domiciliari ed altre sette sono state raggiunte dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tra gli arrestati il marocchino di 28 anni Hafdi Abdessamad che vive a Cadelbosco Sopra: è ai domiciliari.
Per la maggior parte si tratta di italiani anche se nell’elenco dei fermati ci sono tre albanesi, due marocchini, due serbi e tre nigeriani; quattro sono donne. Il gruppo aveva dato vita a una rete di spaccio che aveva creato un vero e proprio monopolio sulla piazza di Parma, in particolare nella Bassa fra Colorno e San Secondo Parmense.
(font: ansa.it)