da FARE! con Flavio Tosi EMILIA*
22/6/2016– “La recente tornata elettorale è stata la risultante di sconfitte annunciate scaturite da scelte errate che hanno determinato la disaffezione delle persone che si riconoscevano nel vecchio centrodestra. Come sperimentato sovente sul nostro territorio, ambizioni personali, rivalità ideologiche, ma soprattutto il costante ricorso alla paura del futuro e all’idiosincrasia verso l’ineluttabile realtà globale hanno disperso il tradizionale voto moderato, perché la gente ha bisogno di essere rassicurata. Solo un’azione politica per la gente, e tra la gente, potrà generare un’inversione di tendenza in quanto le vetrine mediatiche e le passeggiate alternative nelle città non costituiscono una strategia di lungo termine, bensì il lancio di effetti speciali che si consumano nell’immediato.
La deriva populista dei resti del centrodestra ha permesso ad un Pd in estrema difficoltà di vincere a Bologna poiché toni urlati e soluzioni improponibili hanno allontanato i potenziali suffragi. Occorre ripartire da uomini e donne che esprimano buonsenso e che rivolgano lo sguardo ai problemi concreti: dal tema sicurezza, allo sviluppo sostenibile in un ambiente compatibile, alla riduzione della pressione fiscale, all’innovazione infrastrutturale, alla razionalizzazione delle risorse, alla gestione della cosa pubblica come patrimonio della comunità.”