27/5/2016 – Schiarita nella vertenza Coopbox l’azienda controllata dal Ccpl di Reggio Emilia, con stabilimenti a Bibbiano e a Ferrandina in Basilicata. Ieri al ministero dello Sviluppo economico è stata raggiunta un’intesa preliminare che prevede da parte del Ccpl il ritiro della lettera con cui ha revocato il contratto aziendale e da parte sindacale la sospensione delle agitazioni. Con l’impegno per entrambe le parti a reincontrarsi presto in modo da concludere un accordo entro il 30 giugno.
All’incontro in sede ministeriale hanno partecipato vertici aziendali di Coopbox e di CCPL – che ne detiene il 100 per cento – le organizzazioni sindacali e le RSU degli stabilimenti di Bibbiano e di Ferrandina (Matera), insieme ai rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna e Basilicata e del Comune di Bibbiano: sul tavolo, appunto, la vertenza aperta dopo la comunicazione da parte dell’azienda di revoca del contratto di secondo livello a partire dal prossimo primo luglio. La vertenza coinvolge circa 250 lavoratori, di cui quasi 200 occupati nello stabilimento di Bibbiano.
Dopo aver sottolineato che le preoccupazioni derivano dalla delicata situazione finanziaria di CCPL e dall’incognita della sanzione comunitaria che grava su Coopbox, tutte le parti presenti all’incontro hanno ribadito la necessità di trovare una soluzione che garantisca la continuità produttiva ed occupazionale in entrambi i siti produttivi.
Il prossimo appuntamento fra azienda e sindacati è stato fissato per il 7 giugno nella sede di CCPLa Reggio Emilia . La Regione Emilia-Romagna – si legge in una nota – “ha preso atto con soddisfazione che le parti intendono percorrere ogni necessario approfondimento per trovare un accordo per garantire la competitività dell’azienda, la tutela dell’occupazione e una sostenibilità che garantisca gli investimenti necessari”.