Poiatica, l’assessore Gazzolo assicura: discarica chiusa, niente rifiuti speciali per il ripristino , piano bonifica a una Università

10/5/2016 – Il giorno stesso dell’assemblea di bilancio, il gruppo Iren incassa un sonoro no alla richiesta di impiegare un milione di metri cubi di rifiuti speciali (più trecentomila di argille) per “bonificare” la discarica di Poiatica.

La discarica sarà definitivamente chiusa, lo studio per la bonifica ambientale verrà affidato a una università, e i rifiuti speciali non sono considerabili utilizzabili a fini del ripristino della zona:  è quanto ha affermato, viene da dire in modo definitivo, l’assessore regionale Gazzolo nel corso di una riunione ieri sera in comune a Carpineti, con i comitati locali e i sindaci.

Il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini ha rimarcato la volontà dei sindaci dell’Unione montana a non voler nessun genere di rifiuto.

Cpon queste premesse, Poiatica cesserà di essere un business e una “porta d’ingresso” per traffici e ditte in odore di mafia. a questo punto è necessaria un’operazione-verità su cosa è stato sepolto a Poiatica nel corso degli anni. C’è il dovere, prima di tutto morale, di  rispondere ai sondaggi allarmanti (contestati da Arpa) sull’inquinamento radioattivo. bisogna ricostruire la catena di responsabilitàdi ciò che è avvenuto, perchè non si ripeta altrove.

Il rischio è che la bonifica sia a spese del bilancio pubblico, cioè dei cittadini: ma in base all’antico principio che chi usa un posto e se ne va deve lasciare pulito,  a pagare dovrebbe essere chi ha gestito la discarica, peraltro guadagnando cifre colossali.

La discarica di Poiatica quando era attiva

La discarica di Poiatica quando era attiva

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