19/5/2016 – L’ex consigliere comunale del Ds-Pd Antonio Olivo, noto costruttore cutrese, esponente di primo piano della comunità calabrese di Reggio Emilia e grande sostenitore di Graziano Delrio, continua a far parlare di sè non soltanto per il processo che lo vede imputato insieme al figlio e all’ingegner Trizzino per gli abusi edilizi compiuti in via Bari e la vendita di appartamenti privi del certificato di abitabilità, ma anche per i suoi rapporti con personaggi finiti rovinosamente nel processo Aemilia.
Dalle intercettazioni agli atti dell’inchiesta della Dda di Bologna – riferisce oggi la Gazzetta di Reggio – emergono stretti rapporti tra Antonio Olivo (che non è indagato nè tanto meno imputato in Aemilia) e Romolo Villirillo, condannato a 12 anni e due mesi nel rito abbreviato davanti al Gup di Bologna e ritenuto “collettore e personaggio chiave” nei rapporti tra il clan ndranghestistico Grande Aracri, l’imprenditoria dell’edilizia e la “società civile”.
Ma evidentemente i rapporti sconfinavano nella politica, se è vero il 19 giugno 2011 lo stesso Villirillo chiama il consigliere Olivo, con il quale è in confidenza, e lo invita agli Antichi Sapori, il ristorante di Pasquale Brescia – anche lui impresario cutrese, attualmente detenuto per l’ipotesi di associazione mafiosa in attesa di giudizio – che nel marzo del 2012 ospitò la famosa cena-assemblea di impresari e artigiani calabresi alla quale in mezzo a persone oneste e poliziotti parteciparono anche personaggi “poco raccomandabili” come Nicolino Sarcone, già condannato per mafia.
Non è quello il solo incontro agli Antichi Sapori: Villirillo invita ancora Olivo per la sera del 26 giugno, e a tavola vi sono altri imprenditori fra cui Antonio Gualtieri (già vicepresidente Aier che in trasmissione a Telereggio gridò “Dimissioni, dimissioni, dimissioni!” contro lo scomodo Enrico Bini) condannato a 12 anni sempre nel processo Aemilia.
Di cosa parlarono Villirillo, Gualtieri e gli altri a Olivo? Forse delle interdittive antimafia del prefetto De Miro? Certamente Olivo e gli altri consiglieri cutresi Salvatore Scarpino e Rocco Gualtieri andarono successivamente dal prefetto antimafia ad esternare le loro preoccupazioni accompagnati dall’allora sindaco e oggi ministro Graziano Delrio.
Dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Brescello, dunque una nuova bomba (per la verità non inattesa) esplode all’interno del Pd: quando si deciderà il partito a fare pulizia, politicamente parlando, sempre che ci riesca?
I 5 STELLE:” IL PD NON HA NIENTE DA DIRE? ORA BASTA, LA COMMKISSIONE ANTIMAFIA AFFRONTI IL CASO REGGIO EMILIA”
“Ora Graziano “non so” Delrio cosa racconterà sulle frequentazioni mafiose del suo consigliere comunale Olivo (Pd) dopo l’ennesimo caso di sottovalutazione non confacente al ruolo ricoperto quando era sindaco? ” Lo affermano il capogruppo in antimafia M5S Francesco D’Uva, insieme alle parlamentari di antimafia Giulia Sarti e la parlamentare reggiana M5S Maria Edera Spadoni.