E’ finale scudetto! Per il secondo anno consecutivo la Grissin Bon si gioca il titolo di campione d’Italia. I biancorossi, trascinati dall’immensa classe di Rimas Kaukenas, hanno piegato la resistenza della Sidigas Avellino battuta 85-80 dopo aver sempre condotto nel punteggio gara 7.
Gli uomini di coach Menetti sfideranno per il titolo nazionale la corazzata Armani Milano. Venerdì sera gara 1 al Forum, replica domenica sempre sul parquet milanese. Gara 3 si disputerà martedì prossimo, probabilmente, a Bologna. La decisione definitiva riguardo la rinuncia a giocare la finale nel “fortino” PalaBigi verrà presa in mattinata dalla società biancorossa di concerto con il prefetto e le autorità preposte. Se prevarrà la scelta di trasferirsi a Bologna, Pala Dozza favorito sull’Unipol Arena.
La serie di semifinale con la Scandone Sidigas Avellino è stata appassionante, intensa agonisticamente, sempre in equilibrio, non bella tecnicamente e col fattore campo a farla da padrone. Kaukenas e compagni hanno vinto con merito contro un’avversaria che ha vinto oltre 20 partite nel 2016 mantenendo l’imbattibilità casalinga. A complicare la semifinale dei grissini l’infortunio in gara 1 di Vladimir Veremeenko giocatore fondamentale nel roster di Menetti soprattutto nelle rotazioni difensive. La buona notizia è che Vladimir, ormai guarito dall’infortunio alla caviglia, dovrebbe essere della partita venerdì contro l’Olimpia Milano, la brutta è che De Nicolao e Kaukeans sono usciti da gara 7 di semifinale a loro volta con una caviglia acciaccata. Fortunatamente, per i due piccoli” biancorossi non dovrebbe trattarsi di nulla di serio.
Nella sfida decisiva che ha scritto la parola fine al duello con la Scandone ha prevalso la coralità della Reggiana che ha messo 5 uomini in doppia cifra a referto. Nel coro, però, è emerso l’acuto di un fuoriclasse senza età che risponde al nome di Rimantas Kaukenas: 17 punti, 5 assist con 19 di valutazione. Un bottino niente male per un “vecchietto” di 39 anni suonati nel match che decideva l’accesso ad una finale scudetto. Sull’altro versante se gara 7 è rimasta in bilico fino agli ultimi secondi il merito va ascritto ad una coppia d’assi che ha permesso ad Avellino di uscire a testa altissima da questa semifinale: l’ala James Nunnally (23 punti, 23 di valutazione) e il centro Ivan Buva (22 punti, 16 di valutazione) non pervenuto negli ultimi 2 confronti.
La gara
Grissin Bon alla palla a due con la cronica assenza di Veremeenko cui si è aggiunta anche quella di Stefano Gentile che ha chiuso la stagione causa uno strappo muscolare a un polpaccio. Gas aperto per i biancorossi che hanno impresso subito il proprio ritmo alla partita poggiando su Lacrinovic autore di 8 p. nel 1° quarto. Dall’altra parte della barricata Ragland e Nunnally a fare la voce grossa, ma Reggio è riuscita ugualmente a prendersi un vantaggio di 7 lunghezze (24-17) alla fine della frazione.
Menetti ha scelto di difendere sul perimetro puntando sulla rapidità e la fantasia dei “piccoli” Needham e Della Valle concedendo qualcosa in area dove Avellino cercava la palla dentro per Buva incontenibile anche per Lavrinovic. Per “Ivan il terribile” 8 punti e tanta sostanza nel 2° quarto, ma a tenere in rotta il veliero biancorosso che ha toccato anche una punta di 12 p. di vantaggio (29-17 dopo 40” dall’avvio del parziale) ci ha pensato Della Valle con 9 punti segnati con tanto di tripla. Il folletto nero Derek Needham si sacrificava con efficacia nel limitare Joe Ragland che aveva deciso gara 6 due giorni prima. Alla pausa lunga Grissin Bon avanti 42-36.
Nel 3° quarto solitamente l’inerzia del match decide da che parte stare, così l’intensità difensiva e la bagarre si è alzata a livelli vertiginosi con le due contendenti a sfidarsi a colpi di difesa individuale. Tensione alle stelle e Ragland è caduto in un eccesso di proteste verso gli arbitri incappando in un “tecnico” sul 46-42 per i grissini. Una bomba di Aradori e un paio di bellissime penetrazioni vincenti di Kaukenas parevano lanciare la fuga biancorossa frenata, però, dal solito Ragland che ha tenuto i suoi aggrappati al punteggio (54-50 a 2’ da fine quarto) e al match. Si faceva a “sportellate” e salivano a 3 i falli di Buva, Lavrinovic e De Nicolao (anche lui impegnato a limitare Ragland e a pressare Marques Green che liberava lo stesso Ragland dai compiti di regia come in gara 6). Due preziose conclusioni in area di Polonara e Aradori hanno consentito alla Reggiana di mantenere una forbice di 6 lunghezze sulla Sidigas (61-55) alla sirena fine 3^ frazione.
Si è giunti, così, ai 10’ finali che dovevano decidere la finalista e Menetti ha deciso di lasciare ancora in panchina Golubovic (alla fine 10’ per lui sul parquet con 4 p. e 4 rimbalzi a referto) per puntare sulla coppia Silins-Polonara. O.J. ad agire da 4 e Polonara da 5. Sacripanti, a sua volta, puntava sul doppio centro Buva-Cervi (alternato con Leunen) a cercare la palla dentro e il pick&pop. Pur concedendo qualcosa in area la tattica di Menetti ha dato i suoi frutti e Reggio è scappata sul +10 (68-57 dopo 3’10” dall’avvio di quarto) mettendo giù un parziale di 7-0. Inerzia reggiana, ma Avellino ha dimostrato una volta di più il suo valore riuscendo a riemergere sospinta dal talento di Nunnally e dalla potenza di Buva. Alla tripla di Silins ha fatto eco quella di Nunnally che ha pericolosamente riportato sotto la Sidigas a -5 (74-69) a 3’ dalla sirena finale. Menetti ha insistito con la difesa individuale peccando negli accoppiamenti, Kaukenas ha piazzato un gioco da 3, ma una bomba di Leunen dall’angolo ha aperto il thrilling finale con Avellino solo a -3 (77-74) con 2’18” da giocare. Nel rovente finale la classe di Kaukenas ha fatto la differenza. Rimas ha azzeccato una tripla “pesantissima” che ha riportato Reggio al +6 (80-74) imprimendo al match la svolta decisiva. Buva ha accorciato, ma Aradori ha infilato il canestro con uno step back da favola seguito ancora da un cesto di Buva. A 1’51” punteggio di 82-78. La partita si è risolta con l’instant replay che ha assegnato alla Reggiana un possesso fondamentale dopo una forzatura di Ragland che aveva fatto scivolare il pallone a fondo campo. Nell’azione seguente, 4° fallo per Nunnally che ha mandato in lunetta Aradori che ha segnato 1 solo punto, ma pesantissimo per il +5 (83-78) a 9” dalla sirena di fine ostilità. Time out di Sacripanti e canestro di Buva alla ripresa. Lo stesso pivot di Avellino ha commesso fallo (il 4° personale) su Kaukenas che è andato in lunetta a confezionare un 2/2 che ha firmato il punteggio di 85-80 che ha scritto “the end” all’estenuante serie: 4-3 per la Grissin Bon che ha staccato il pass per la sua seconda finale scudetto consecutiva che fa già storia. Per scriverne un’altra più bella occorrono altri 4 passi, 4 step per l’apoteosi.
(Disponibili sulla pagina facebook di Reggio Report i video delle conferenze stampa post match di Menetti e Sacripanti oltre a quello dell’intervista esclusiva al diesse biancorosso Alessandro Frosini).
TABELLINO
GRISSIN BON REGGIO EMILIA-SIDIGAS AVELLINO 85-80
Singoli quarti (24-17; 18-19; 19-19 24-25 )
Progressivi (24-17, 42-36 61-55 85-80 )
Arbitri: LAMONICA Luigi, SABETTA Enrico, BEGNIS Roberto.
GRISSIN BON: Aradori 10, Della Valle 14, De Nicolao 2, Silins 8, Kaukenas 17, Polonara 13, Gentile 13, Golubovic 4, Lavrinovic 13, Needham 4 . N.E. Parillo. Allenatore Massimiliano Menetti.
SIDIGAS AVELLINO: Veikalas , Ragland 14, Pini , Buva 22, Acker 2, Green 3, Nunnally 23, Severini, Leunen 10, Cervi 6 . N.E. Norcino, Parlato. Allenatore: Pino Sacripanti.
Note: Tiri da due Reggio E. 23/35 (66%) – Avellino 23/44 (52%) tiri da tre: Reggio E. 8/26 (31%) Avellino 5/14 (36%) Tot. Tiri Reggio E. 31/61 (51%) Avellino 19/21 (90%). Tiri liberi: Reggio E. 15/17 (88%) Avellino 19/21 (90%) rimbalzi: Reggio E. Dif. 18 Off. 10 Avellino Dif. 21 Off.10. P.R. Reggio E. 4, Avellino 0, P.P. Reggio E. 14 , Avellino 15 . Assist: Reggio E. 20 ,Avellino 16 ; Stoppate: Reggio E. 4, Avellino 5. Valutazione complessiva Reggio E. 93, Avellino 82 . Punti in area Reggio E. 38 , Avellino 40 Tiri 2^ opportunità: Reggio E. 11 Avellino 12 Punti quintetto: Reggio E. 50 (58,8%), Avellino 55 (68,8%) . Punti Panchina Reggio E. 35 (41,2%) Avellino 25 (31,3%).
giovanna
31/05/2016 alle 10:25
MI SPIACE MOLTO, IO TIFAVO PER L’AVELLINO, LA MIA CITTA’ DI PROVENIENZA!!!!PECCATO, PECCATO….!!! COMUNQUE E’ STATA UNA GRANDE SQUADRA!