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Il Cai ospita le “Cutin”: week end nei sentieri matildici per le escursioniste di Chivasso

7/6/2016 – Nei giorni scorsi un nutrito gruppo di socie del Cai Chivasso, le “Cutin”, ha potuto camminare sui sentieri dell’Appennino Reggiano, grazie ad una iniziativa del Comitato Scientifico del Cai di Reggio Emilia e del suo coordinatore Giuliano Cervi, che si sono resi disponibili ad accompagnare le Sezioni italiane del Cai sulle montagne reggiane, e in particolare nei territori matildici.

Le Cutin sono il gruppo femminile del Cai di Chivasso,  gonne in dialetto piemontese. A Chivasso c’è una sezione Cai di 1300 soci dove due terzi sono donne e questa caratteristica continua dalla loro fondazione nel 1922. Le “Cutin” hanno letto sulla stampa del Cai l’invito del Comitato Scientifico e si sono incuriosite. Carla Nicola, presidente del Cai Chivasso, ha contattato Giuliano Cervi che ha organizzato per loro uno splendido week- end nell’Appennino Reggiano, con pernottamento al Castello di Rossena.

Le socie del Cai di Chivasso con Paolo Pelli e Giuliano Cervi

Le socie del Cai di Chivasso con Paolo Pelli e Giuliano Cervi

Il primo giorno, con la collaborazione del Cai Castelnuovo Monti, è stata effettuata una escursione alla Pietra di Bismantova. Le “Cutin” hanno potuto  ammirare, in una giornata stupenda, le cime innevate dell’Appennino da un punto di osservazione unico ed emozionante. Non è mancata una visita ad una Latteria Sociale dove le escursioniste piemontesi hanno potuto assaggiare ed acquistare l’ottimo Parmigiano Reggiano.

Il giorno successivo è iniziato con l’escursione alla Riserva Rupe di Campotrera, nei pressi di Rossena, e con la visita alle sue pareti di lava basaltica, una vera “perla” nel panorama della collina reggiana. Questi ammassi di rocce laviche ofiolitiche del periodo cretaceo, hanno “galleggiato” su mari di argilla nel profondo degli oceani, approdando, dopo milioni di anni, dove li troviamo ora. Su queste protuberanze rocciose  sono stati costruiti castelli come quello di Rossena e di Minozzo, o torri di avvistamento come Rossenella, ancora integra.

L’esperienza delle “Cutin “ di Chivasso in terra reggiana – spiega il vicepresidente del Cai reggiano, Elio Pelli, anche lui tra gli accompagnatori dell’escursione – ha lasciato loro un segno indelebile; le socie del Cai Chivasso si sono ripromesse di tornare, ma hanno anche invitato il Cai reggiano ad una escursione sulle loro montagne, sull’altopiano del Nivolet. Questi contatti con altre Sezioni del Cai, organizzate da Giuliano Cervi e dal Comitato Scientifico consentono ad escursionisti di zone anche lontane di conoscere in maniera approfondita il nostro bellissimo territorio, ora area Mab Unesco. Ultimamente ha fatto visita alla Riserva Rupe di Campotrera il Cai di Lucca con la sua Commissione Scientifica e prossimamente arriverà anche un numeroso gruppo del Cai Padova. Tutto questo – conclude il vicepresidente del Cai – si inserisce nelle attività previste dalle convenzione tra Cai reggiano e Comuni per la manutenzione della rete sentieristica e la valorizzazione dei loro territori”.

 

 

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