18/5/2016 – Prima ancora che il titolo di un incendiario pamphlet su mafie e malaffare nella terra emiliana, Fra la via Emilia e il West è il dodicesimo album di Francesco Guccini, il terzo dal vivo. Il titolo richiama da vicino quello dell’evento Dalla via Emilia al West che lo vedrà protagonista venerdì 20 maggio alle 21,30 al teatro Ariosto, in affabulazione col professor Angelo Varni, presidente dell’IBC (istituto per i Beni artistici, Culturali e naturali dell’Emilia Romagna). È appuntamento di spicco tra quelli in calendario nell’ambito di Fotografia Europea, il festival promosso dal Comune di Reggio Emilia con la Regione Emilia Romagna. L’iniziativa ha il sostegno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, main sponsor di Fotografia Europea 2016.
Evidente l’intreccio tra il tema che ha ispirato questa edizione del festival “La via Emilia. Strade, viaggi, confini” e il disco del 1984, che già nel titolo richiama la grande arteria romana che va “dal fiume al mare”: e così come la riflessione di Fotografia Europea si allarga e approda alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna, la conversazione tra i due toccherà diverse tematiche, a partire dal cambiamento della città, dalle mode e dagli amori degli anni Settanta, epoca di creatività e speranza, per arrivare alle vicende che caratterizzano l’attualità.
Oltre che a Torino e a Milano, le canzoni di Fra la via Emilia e il West sono state registrate dal vivo al Kiwi di Piumazzo, in provincia di Modena, e in piazza Maggiore a Bologna, a rimarcare ancora una volta lo stretto legame tra il cantautore, compositore e scrittore modenese e le terre dell’Emilia. L’evento, a cui il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha scelto di abbinare il proprio marchio, ha il pregio di saper unire in un’unica serata il mondo dei cantautori, la poesia e la fotografia, per una serata ricca non solo di intrattenimento ma di spunti di riflessione sulla realtà contemporanea e sul territorio emiliano, raccontato e valorizzato da questa edizione di Fotografia Europea.
Il titolo dell’album riprende verso della canzone Piccola città, in cui Guccini parla di Modena. Nel testo che accompagna l’album il cantautore scrive: “La via Emilia tagliava Modena in due; la strada dove abitavo, da una parte, si incrociava con essa. Dall’altra parte c’erano già gli ampi campi della periferia. Erano un po’ il nostro “West” domestico: bastava fare due passi, o attraversare una strada, e c’erano già indiani e cow-boys, cavalli e frecce; c’era, insomma, l’Avventura, tradotta in “padano” dai film e dai fumetti. Poi la via Emilia continuò a tagliare Modena in due, ma il West aveva volto diverso, e il “mito americano”, quello di tante generazioni oltre alla mia, parlava lingua diversa, quella del rock, delle copertine dei dischi, della faccia di James Dean in Gioventù bruciata, dei libri che altri appena prima di noi avevano scoperto e voltato in italiano. Ma i due riferimenti esistevano sempre, un piede di qua e uno di là, il sogno (meglio, l’utopia) e la realtà…”
L’ingresso è libero e limitato ai posti disponibili.