20/5/2016 – Una Messa in suffragio di Marco Pannella, il grande leader radicale morto ieri a 86 anni: sarà celebrata domenica 22 maggio alle 11,30 nella chiesa di San Nicolò a Reggio Emilia, dal parroco don Franco Ranza.
Forse non sarà l’unica, certamente una delle poche messe per l’anima di Marco Pannella, che notoriamente era un anticlericale sfegatato e avrà funerali senza poreti in piazza Navona. Nondimeno il paladino dei diritti civili aveva molti ammiratori nel mondo cattolico, che – distante da lui per le battaglie su divorzio e aborto – ha condiviso le mobilitazioni per i detenuti e la condizione carcerari, l’amnistia, la fame nel mondo e la remissione del debito dei Paesi poveri.
Un’immagine storica: Marco Pannella con i radicali di Reggio Emilia. Da sinistra Gilda Sassi, Giuseppe Caleffi, Devid Poli, Marco Scarpati, Carduccio Parizzi, Nellì Pagliani, Stella Borghi (foto gentilmente concessa da Rossella Ognibene)
“Ho incontrato Pannella molti anni fa, in treno: dormiva disteso nel corridoio. Anche quella era una protesta creativa – afferma don Franco Ranza – Di lui bisogna apprezzare soprattutto la coerenza con cui ha vissuto le sue idee. Ma più di ogni altra cosa mi sono rimaste impresse le mani di Pannella e di papa Giovanni Paolo II quando si sono strette”.
Don Ranza, che non è nuovo a iniziative “non allineate”, in questo frangente appare in sintonia con il Vaticano. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dichiarato: “Marco Pannella è una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per nobili cause, ad esempio quella a cui si è molto dedicato negli anni recenti, in favore dei carcerati”.
A questo proposito – ha aggiunto Lombardi – “Pannella diverse volte ha voluto incontrarmi proprio per testimoniare personalmente con molto entusiasmo la sua grandissima ammirazione per il Papa Francesco, per la sua attenzione ai carcerati e l’impegno per il rispetto della loro dignità, come pure più generalmente per tutte le persone i cui diritti sono violati o conculcati. Lo ricordo quindi con stima e simpatia – ha concluso – pensando che ci lascia una eredità umana e spirituale importante, di rapporti franchi, di espressione libera e di impegno civile e politico generoso, per gli altri e in particolare per i deboli e i bisognosi di solidarietà”.
Ci saranno alla Messa in San Nicolò i suoi amici e collaboratori storici reggiani, come Stella Borghi e Marco Scarpati? Comunque sia, hanno molto da raccontare di Giacinto Pannella detto Marco.
COMPIANTO MARCO
21/05/2016 alle 11:16
Molto delusa dalla deriva cattolica, specie verso questo papa-Re, degli ultimi periodi di Marco.
Fausto Poli
23/05/2016 alle 13:47
Pannella sa lassu’ proteggici tu !
Proteggici dai questi politicanti analfabeti !!!!