10/5/2016 -La brutale sospensione delle tariffe in abbonamento sui treni di Italo è approdata in Consiglio comunale. Ieri pomeriggio Sala del Tricolore ha approvato quasi all’unanimità un ordine del giorno urgente presentato dal consigliere Pd Lanfranco De Franco, nel quale si chiede il ripristino dell’offerta precedente di abbonamenti dell’operatore NTV-Italo sulle tratte brevi.
Il documento è stato approvato con 24 voti favorevoli (Pd, Sel, Movimento 5 Stelle, Lista civica Magenta-Alleanza civica, Grande Reggio-Alleanza civica) e un astenuto (Vinci della Lega Nord).
La questione interessa centinaia di persone, che con l’Alta Velocità possono lavorare o studiare a Milano, continuando a vivere a Reggio Emilia. A conferma che con la Tav Reggio Emilia ormai è integrata nel centro di Milano: un cambiamento epocale, che farà sentire i suoi effetti sempre più col passare del tempo.
ABBONAMENTI ITALO: IL DOCUMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE
“Pochi giorni fa i passeggeri pendolari fruitori del servizio dell’operatore Italo-NTV sono venuti a conoscenza dell’impossibilità di sottoscrivere abbonamenti da Reggio Emilia a Bologna o Milano a decorrere dal corrente mese di Maggio. L’abbonamento sarà possibile solo per l’intera tratta Milano-Bologna, con costi che passano da 270€/mese a circa 360€/mese per i passeggeri diretto a Milano (+ 30% circa). Per i pendolari diretti a Bologna l’aumento é ancora superiore, con una crescita di oltre il 100% del costo.
L’amministrazione comunale di Reggio Emilia sta operando affinchè grazie alla stazione “Mediopadana” i cittadini reggiani possano recarsi al lavoro come pendolari a Milano e Bologna, sfruttando i bassi tempi di percorrenza garantiti dall’alta velocità, cioè meno di 40 minuti per Milano e 20 per Bologna. Questo rende maggiormente competitiva la città di Reggio Emilia, tanto che iniziano ad essere numerose le aziende e le famiglie che scelgono di insediarsi a Reggio grazie alla facilità di accedere alle metropoli e il conteggio dei viaggiatori saliti/discesi dai treni ha restituito un totale di 2.365 passeggeri/giorno, corrispondente ad un incremento del 50,6% rispetto all’analogo valore del 2014; questo consente inoltre ai nostri concittadini di lavorare in/con altre città e regioni e/o di accedere ad ulteriori opportunità lavorative;
CONSIDERATO CHE
La suddetta scelta, operata solamente da NTV, sembra essere orientata a disincentivare l’utilizzo del treno nelle tratte più brevi, favorendo chi acquista il biglietto singolo su tratte più lunghe con ben altra spesa. Ciò significa rendere economicamente insostenibile il 50% dell’offerta per i pendolari reggiani.
A fronte degli importanti investimenti sostenuti e del contributo, anche attraverso servizi e infrastrutture, alla nascita e crescita di questa fermata, anche in riferimento al bacino di utenza potenziale che comprende un’area vasta che va ben oltre la Provincia di Reggio Emilia e comprende i territori vicini (Parma, Mantova, ecc.), l’azione intrapresa appare fortemente contraria ad una logica di servizio e affidabilità e contrasta pesantemente con le azioni di potenziamento intraprese dall’azienda a dicembre 2015 con il raddoppio delle frequenze da e verso Reggio Emilia e con il lancio del servizio Italo bus.
La strategia commerciale scelta potrebbe altresì essere intesa come una violazione dei principi etici dell’azienda che nel suo Codice Etico afferma:
“La Società persegue inoltre i propri obiettivi di business nel rispetto del principio di completezza, veridicità e tempestività delle comunicazioni destinate agli Stakeholder, nonché del principio di imparzialità e di riservatezza nei rapporti con questi ultimi”
Ed in particolare, nella relazione con gli Stakeholder:
“In attuazione dei principi etici della Società come sopra enunciati, i Destinatari devono:
-astenersi dal porre in essere comportamenti illegittimi o scorretti al fine di raggiungere obiettivi di business”.
RITENUTO CHE
La soppressione di carnet effettuata sia causa di notevoli disagi, inaccettabile e profondamente scorretta verso gli utenti in primo luogo e verso i cittadini tutti, orientata ad un incremento del business, ma altrettanto discriminatoria verso i pendolari che utilizzano la fermata Reggio Emilia Mediopadana AV e che essa potrebbe avere ricadute negative sull’utilizzo del servizio e della stazione.
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
Ad attivarsi per il ripristino della precedente offerta di abbonamenti, richiamando l’azienda al rapporto di proficua collaborazione fin qui svolto nell’interesse dell’utenza e della cittadinanza”.