6/5/2016 – Coopservice ha presentato alla società Aeroporto spa di Reggio Emilia un progetto per l’arena spettacoli al Campovolo, con il sistema del project financing, procedura che prevede l’investimento a carico del privato in cambio di una concessione pluridecennale. La notizia diffusa oggi è stata confermata in serata dal presidente di Coopservice Roberto Olivi, secondo il quale l’area è strategica e, per la sua vicinanza alla fermata Mediopadana, assume una valenza interregionale.
“E’ vero – ha dichiarato Olivi – Coopservice ha elaborato e sottoposto alla Società Aeroporto di Reggio Emilia un progetto nel rispetto della procedura di project financing prevista dal Nuovo Codice dei Contratti per proporre la realizzazione di un’arena per spettacoli all’interno dell’area non operativa dell’aeroporto di Reggio”.
Olivi sottolinea che si tratta di “un’area strategica che si trova a poche centinaia di metri dalla nostra sede centrale”. Argomento abbastanza singolare, questo della vicinanza alla sede, per un colosso abituato a dimensioni sovranazionali e che anni addietro tentò persino un aumento di capitale della controllata Sistemi Italia (in occasione della quotazione in Borsa) attraverso una società lussemburghese. Ma “business is business”, e ogni giustificazione è buona quando si tratta di affari, specialmente quando riguardano la casa madre politica.
“ Siamo un’azienda cooperativa che opera nel campo dei servizi – aggiunge – e che è interessata a questa possibile iniziativa imprenditoriale che, in questo caso, si coniuga con un progetto strategico per un’area che si è già qualificata, con la stazione Mediopadana di Santiago Calatrava, come un polo di attrazione di livello interregionale.
Con questa proposta – conclude Olivi – ci siamo impegnati e le regole che presiedono queste procedure ad evidenza pubblica faranno sì che siano garantite la massima trasparenza e l’apertura competitiva. In questo contesto ci è sembrato imprenditorialmente opportuno partecipare al bando pubblico per l’assegnazione della “sub concessione in uso a tempo determinato” dell’area aeroportuale non operativa e naturale farlo con chi quell’area ha curato per decenni”.
A questo punto si dovrà chiarire se il progetto arena si integra automaticamente nella sub-concessione dell’area assegnata alla cordata Pd (società Aliante) e Coopservice, e quindi non dovrà neppure passare in consiglio comunale, o se invece sarà necessaria non solo l’approvazione in aula, ma anche l’adozione di una variante urbanistica.
Certo che l’intero ingranaggio è stato congegnato perbenino, e sicuramente con la complicità del caso: dalla gara d’appalto che – secondo l’esposto presentato alla Procura dai consiglieri di Alleanza Civica – sembrava fatta apposta per scoraggiare altri concorrenti, alla scelta del sindaco Vecchi di annunciare la fine dei concerti allo stadio Mirabello solo due giorni dopo la chiusura della gara per la concessione; sino alla presentazione del progetto della mega arena, per il quale il sindaco Vecchi spinge da oltre un anno, dopo l’assegnazione dell’area Campovolo alla cordata Aliante-Coopservice, unica concorrente che si è aggiudicata la gara con il rialzo ridicolo di un euro rispetto alla base d’asta di 80 mila euro di canone anno.
Ci sono o no conflitti d’interesse? La domanda è stata posta al sindaco dai consiglierei Cinzia Rubertelli e Cesare Bellentani, di alleanza Civica, e fa da sfondo all’esposto depositato a fine marzo, e a seguito del quale la procura ha avviato indagini affidati ai Carabinieri di Reggio Emilia.
Del caso si è occupato oggi anche Libero quotidiano, con un articolo a tutta pagina (“La fortuna della società Pd: vince il bando per un euro”) di Antonio Amorosi, l’autore del libro “Coop Connection”, uscito da pochi giorni.