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Palazzo Magnani futuro assessorato alla Cultura
Nuovo cda di burocrati pubblici: dovrà preparare il nuovo statuto

11/3/2016 – Palazzo Magnani cambia pelle.  Oggi il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, ha firmato il decreto di nomina del nuovo CdA, destinatro a restare in carica per pochi mesi,  che sarà composto dalla presidente uscente Avde Iris Giglioli,  ex sindaco di Montecchio,  dai dirigenti del Comune di Reggio Emilia Giordano Gasparini (Cultura, direttore della biblioteca Panizzi) e Lorenza Benedetti (Partecipate), dal commercialista Alberto Peroni  (liquidatore della Matilde di Canossa e membro del cda di Rei) e dal segretario  generale della Provincia, Alfredo Luigi Tirabassi. E’ un cda interamente di tecnici, privo di esperti del settore artistico, nominato appositamente per garantire sulla struttura il controllo totale degli enti locali e al tempo stesso mettere a punto le modifiche statutarie in base alle quali Palazzo Magnani cambierà pelle, trasformandosi in una  “fondazione di scopo” che assorbirà le iniziative culturali, come Fotografia Europea, oggi in capo al Comune di Reggio Emilia.

 

Questa trasformazione, fra l’altro, spiega perchè Reggio Emilia non ha più l’assessore alla Cultura, un tempo irrinunciabile per qualsiasi amministrazione, specialmente di sinistra, e il sindaco vecchi ha riservato la delega per sè sin dal suo insediamento.

Palazzo Magnani, loggia al primo piano

Palazzo Magnani, loggia al primo piano

Le nomine, si legge nel decreto presidenziale, tengono conto della necessità da un lato “di garantire alla Fondazione il pieno perseguimento delle proprie finalità statutarie nel mutato contesto normativo determinato dal riordino delle Province e dalla Legge regionale 13/2015”, dall’altro  della conseguente decisione di Provincia e Comune di Reggio Emilia di attuare una “rinnovata strategia nella gestione delle manifestazioni culturali della città e del territorio, prevedendo un maggior coinvolgimento per la Fondazione”.

Il nuovo “corso” di Palazzo Magnani, sottolinea una nota della Provincia, è stato  oggetto “anche di un proficuo confronto, oltre che con il Comune, con gli altri soci fondatori (Iren, Cna, gli Studi legali Barbieri-Sutich e Rovacchi, Intagliata & Associati e il Centro Palmer) e con i partner istituzionali (le Università di Modena-Reggio Emilia e Parma , l’Accademia delle Belle arti di Bologna e l’Istituto superiore di Studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti)”. Esso ” prevede necessariamente un periodo di transizione per le modifiche statutarie indispensabili alla trasformazione di PM in una fondazione di partecipazione a tutti gli effetti, al fine di prevedere una più significativa presenza del Comune di Reggio al suo interno e un più ampio e articolato ruolo della Fondazione nel contesto culturale reggiano“.

“La nomina di questo nuovo CdA, che deve disporre delle competenze tecniche specifiche necessarie a supportare questa fase transitoria e, al contempo, garantire elementi di continuità con la precedente gestione, si inserisce a pieno titolo nel percorso di ridisegno complessivo della Fondazione, che ora prende finalmente le mosse anche da un punto di vista formale e concreto – spiega il presidente Giammaria Manghi –  Un CdA tecnico, con elementi interni ai due enti pubblici, il cui compito primario è produrre nel minor tempo possibile le modifiche statutarie  per il nuovo corso: i suoi membri rimarranno in carica per il tempo necessario ad apportare tali modifiche e lasciando poi spazio, entro pochi mesi, ad un consiglio che verrà nominato secondo i nuovi canoni statutari e che opererà nell’ambito della nuova mission”.

“Ai consiglieri uscenti, che hanno costituito il primo CdA della Fondazione, va il mio ringraziamento per la passione e la competenza con cui hanno accompagnato Palazzo Magnani in questi anni, confermando il suo importante ruolo nel contesto espositivo nazionale”, conclude il presidente della Provincia.

“La nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione è ulteriore atto della nuova fase di Palazzo Magnani – dichiara il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Dopo la decisione del 2015 di diventare soci della Fondazione ora con il nuovo CdA si procederà rapidamente a scrivere lo statuto per poi ufficializzare pubblicamente l’avvio del nuovo corso. Palazzo Magnani da Fondazione orientata a sviluppare attività espositive evolve divenendo sempre più una grande fondazione culturale della città mantenendo una spiccata propensione sulle arti visive, ma diventando formalmente il punto di riferimento dell’organizzazione di altre importanti attività culturali a partire da Fotografia Europea.  Il CdA tecnico avrà una missione precisa, adeguare rapidamente lo statuto per allinearlo alle esigenze del nuovo corso e consentire in pochi mesi di giungere ad una nuova governance per dare gambe ad un importante progetto culturale”.

 

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