2/2/2015 – E’ il finimondo per la lettera che il costruttore Pasquale Brescia – ex titolare del ristorante Antichi Sapori e del maneggio di via Croci sequestrato dal Comune, imputato nel processo Aemilia e in carcere da oltre un anno in attesa di processo – ha indirizzato al sindaco Reggio Emilia Luca Vecchi rimproverandogli di non aver difeso la comunità cutrese di Reggio e chiedendogli per questo di dimettersi. Il sindaco è seriamente allarmato, considera la missiva una minaccia, ha presentato una denuncia e ieri sera sino a tarda ora ha valutato la situazione con i Carabinieri in un lungo colloquio in via Farini dopo la conclusione del consiglio comunale. Oggi si riunisce d’urgenza il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, e qualcuno ha lasciato trapelare l’ipotesi che al sindaco possa essere assegnata una scorta.
Si registra intanto una ondata di solidarietà nei confronti del sindaco Vecchi. E’ intrervenuto anche l’assessore regionale alla legalità Mezzetti: “Le allusioni minacciose contenute in questa lettera sono di una gravità che richiede tutta l’attenzione necessaria da parte delle autorità competenti e solidarietà da parte della comunità politica e sociale”.
Fra i primi l’assessore Mirco Tutino (“Oggi più che mai sono dalla parte del mio Sindaco”) e la presidenza di Confcooperative Reggio che tuttavia chiede che “sia forte e determinata la voce del Sindaco nell’evidenziare la sua autonomia e la sua distanza da ogni illazione e siano coese e responsabili le forze politiche nell’evitare strumentalizzazioni in questa delicata fase“.
Legacoop Emilia Ovest definisce “inauditi” gli attacchi al sindaco Vecchi e ribadisce il proprio impegno perchè il processo Aemilia si svolga a Reggio.
Va precisato che la lettera di Brescia, quattro facciate scritte a mano, non è uno scritto anonimo, è vergata di proprio pugno da un imputato in carcere e contiene informazioni, o illazioni, che possono essere interpretate in modo diverso e che appaiono anche come una minaccia, o velatamente una indebita chiamata di correità.
Ed alcuni passi della missiva a Vecchi: “…Lei dovrebbe dimettersi in segno di solidarietà da parte dei discriminati cutresi da parte del suo partito, dei partiti da lei avversi e da parte dei media locali… La criminalizzazione dei cutresi non inizia oggi con sua moglie. Inizia almeno otto anni fa. essendo lei un uomo pubblico e anche in difesa dei suoi figli, se ne ha o se ne avrà, che sono o saranno mezzi cutresi, lei dovrebbe urlare alla criminalizzazione molto tempo fa (sic). farlo oggi non è onesto e si deve dimettere…. Ma pur tuttavia, lei e sua moglie, rispetto a tutti i cutresi siete molto fortunati.Giàquello che è successo con la storia della casa, se era cutrese l’avrebbero arrestato per intestazione fittizia di beni”.
E ancora: “Le è fortunato sindaco, e non sa quanto! Ai funerali del suocero, la Buonanima delpapà di sua moglie, ilsottoscritto era presente, c’era Gianluigi Sarcone, Paolini Alfonso, Muto Antonio e tante persone oggi imputati nel processo Aemilia. Eppure ci sono cutresi che hanno perso tutto…”
LA SOLIDARIETA’ DI MEZZETTI A LUCA VECCHI
“Le allusioni minacciose contenute in questa lettera sono di una gravità che richiede tutta l’attenzione necessaria da parte delle autorità competenti e solidarietà da parte della comunità politica e sociale”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la Legalità della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, ha commentato la missiva recapitata dall`imputato nel processo Aemilia Pasquale Brescia, detenuto nel carcere di Parma, alla redazione del Resto del Carlino di Reggio Emilia e rivolta al sindaco del capoluogo Luca Vecchi. “Attenzione – ha aggiunto Mezzetti – perchè lo schema sembra essere quello tristemente conosciuto: prima si getta l’ombra del sospetto su persone, uomini di legge o amministratori che siano, impegnate a far rispettare la legalità nel proprio territorio, per isolarle, poi si passa alle minacce e infine le si colpiscono. Abbiamo già visto in passato questo film e non dobbiamo ricadere nell’insidiosa trappola”. “Le vicende poste all’attenzione dell’opinione pubblica nei giorni scorsi che riguardano il sindaco – conclude l’assessore -, che non hanno nessun risvolto penale e saranno chiarite nei modi e nelle sedi dovute, non possono e non devono nel modo più assoluto indurre ad alcuna debolezza o timidezza nel denunciare le minacce e gli avvertimenti di stampo mafioso giunti a Luca Vecchi e alla sua famiglia, cui va tutta la solidarietà e la vicinanza mia personale e a nome della Giunta regionale”.
LA SOLIDARIETA’ DI LEGACOOP
“Gli attacchi che arrivano oggi al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi sono inauditi e impongono la ferma condanna di chi si riconosce nel valore e nella rettitudine delle istituzioni. Non saranno certo le minacce e le illazioni che gettano fumo negli occhi a far indietreggiare chi oggi sta conducendo, con atti concreti ed evidentemente efficaci, una battaglia contro la malavita organizzata. In questa lotta senza quartiere il sindaco Vecchi, al quale oggi vogliamo esprimere la nostra solidarietà, e tutte le istituzioni democratiche troveranno sempre i cooperatori al loro fianco.
Anche alla luce di quanto avvenuto in queste ore rinnoviamo il nostro impegno affinché il processo Aemilia si possa celebrare a Reggio Emilia. Attraverso i dibattimenti processuali si potrà fare piena luce su cos’è accaduto in questi anni nella nostra provincia, e sapere come le organizzazioni criminali mafiose hanno tentato di mettere le mani sulla nostra terra, ledendo quei valori storici che hanno fatto di Reggio Emilia un luogo di democrazia e libertà vera, quella che tanto infastidisce le mafie”. La presidenza di Legacoop Emilia Ovest
LA SOLIDARIETA’ DI MIRCO TUTINO
“Oggi più che mai sono dalla parte del mio Sindaco. Credo che le inquietanti notizie di queste ore rendano chiaro tutto il fastidio generato dalle scelte di questa amministrazione a coloro che hanno interessi poco puliti da difendere. Avere scritto protocolli sulla legalità che non hanno precedenti e che non lasciano il minimo spazio ai malavitosi, aver superato il massimo ribasso negli appalti pubblici, aver combattuto le attività economiche usualmente abbinate al riciclaggio, aver requisito aree ed immobili: sono scelte forti, che non sono piaciute a tutti. Ma noi andiamo avanti, chi guida questa città ha la schiena dritta. Ed umanamente, un grande abbraccio a Luca Vecchi”. Mirco Tutino, assessore comune di Reggio Emilia.
LA SOLIDARIETA’ DI CONFCOOPERATIVE
“Confcooperative esprime piena solidarietà al Sindaco Vecchi e alle Autorità che in questi giorni sono impegnate nell’istruttoria del processo Aemilia così come ancora in delicate attività investigative.
E’ loro il compito di far luce sui fatti e sulle imputazioni penali che riguardano questa pagina e questi giorni della nostra vita sociale, economica e istituzionale. E’ compito di tutti e nostro, invece, reagire con fermezza ad ogni atto, come la lettera inviata dal carcere da Pasquale Brescia al nostro primo cittadino che, senza poter entrare noi nel merito di ciò che afferma, è certamente, nei modi e nei toni, di assoluta gravità e deve alzare in tutti, se già non bastasse ciò a cui abbiamo assistito finora, il livello di attenzione, reazione e cittadinanza.
Tutto ciò che emerge ci mostra sempre più vulnerabili e già pervasi da presenze assolutamente minacciose e attive. Il passaggio a lettere aperte e alle stampe non va sottovalutato perché sembra credere nella possibilità di intimorire tutti i cittadini intimorendo il loro Sindaco. Sia forte e determinata la voce del Sindaco nell’evidenziare la sua autonomia e la sua distanza da ogni illazione e siano coese e responsabili le forze politiche nell’evitare strumentalizzazioni in questa delicata fase.
La Magistratura e le Forze dell’Ordine siano messe in grado di compiere velocemente e con determinazione il loro compito ed emergano le responsabilità perché siano tempestivamente isolate, tutte le persone, qualunque carica o funzione o attività rivestano, che hanno avuto parte in fatti criminosi. Ma forte sia la reazione e la voce di Reggio Emilia contro i tentativi come questo di intimorire, screditare o minacciare in quanto tali la sua cittadinanza e le sue istituzioni”. Confcooperative Reggio Emilia
LA SOLIDARIETA’ DI ANNALISA RABITTI, PRESIDENTE FCR
“Il nostro sindaco Luca Vecchi è stato sottoposto ieri all’ennesimo attacco. Io come presidente di una istituzione cittadina mi sento in dovere di difendere il prestigio e l’onestà di chi oggi è chiamato a guidare il Comune di Reggio Emilia, qualità che non vengono messe in discussione da illazioni e minacce. Conosco Luca Vecchi e so come opera e lo stile con cui amministra, e anche a livello personale oggi gli sono vicina”. Così Annalisa Rabitti, nominata da Luca Vecchia alla presidente delle Farmacie Comunali Riunite.
Sodomizzati
03/02/2016 alle 16:46
‘A reggio sono sempre pronti a farsi sodomizzare, anche male..ovvero senza neppure goderne un poco’ (Corrado C.)