12/2/2016 – Sono Anna Tondelli e Federico Ferrari i vincitori delle due selezioni sprint – rispettivamente per l’accoglienza di delegazioni (con obbligo del portoghese) e per la comunicazione – indette sotto le feste di Natale dalla Fondazione E 35 per i progetti internazionali, controllata dal Comune di Reggio e guidata da Paolo Bonaretti. Un bando che suscità non poco sconcerto per il periodo molto ristretto per la presentazione delle candidature, praticamente il periodo delle feste natalizie, e anche per le descrizione minuziosa delle caratteristiche professionali richieste.
I risultati sono stati pubblicati sulla pagina web della fondazione collegata al sito del Comune. Ecco il testo e le graduatorie.
“Con riferimento alla selezione in oggetto si comunicano di seguito le graduatorie relative ai due profili richiesti:
n. 1 figura junior di supporto alle attività di relazione e progettazione internazionale e all’accoglienza di delegazioni
1. Anna Tondelli | punteggio: 17 |
2. Francesca Correggi | punteggio: 13 |
3. Alessandra Ligabue | punteggio: 12 |
4. Claudia Andrea Basso | punteggio: 5 |
Si aggiudica quindi la selezione la Candidata Anna Tondelli.
n. 1 figura junior di supporto alle attività di comunicazione, sensibilizzazione e promozione in ambito internazionale tramite piattaforme web e social networks
1. Federico Ferrari | punteggio: 21 |
2. Alberto Sabatini | punteggio: 18 |
3. Annachiara Rea | punteggio: 15 |
4. Stefano Rodighiero | punteggio: 13 |
5. Roberta De Michele | punteggio: 12 |
Si aggiudica quindi la selezione il Candidato Federico Ferrari.
Candidati non ammissibili: Lanza Irene Strada Enrico
Si specifica che entrambe le collaborazioni si configureranno con un contratto di collaborazione occasionale (ex artt. dal 2222 al 2228 del codice civile) della durata di 4 mesi.”
Proprio oggi l’annuncio di finanziamenti per 2,1 milioni di euro ottenuti dal Comune di Reggio Emilia e dalla Fondazione E-35, su due progetti, uno per lo Sviluppo economico e l’altro per la Mobilità sostenibile, vincitori di un Bando europeo nell’ambito del Programma Interreg Europe.
La selezione svolta in ambito europeo è stata particolarmente stringente: dei molti progetti presentati, oltre 200 sono stati quelli ammessi alla selezione e di questi solo 60 quelli alla fine selezionati. E’ il primo risultato di un certo rilievo ottenuto dalla fondazione costituita in estate, sotto la spinta dell’assessore Serena Foracchia, e che sino ad oggi si è sostanzialmente guardata l’ombelico.
“Il Comune di Reggio Emilia – specifica una nota si è presentato quale capofila di un progetto sulla linea dello Sviluppo economico proponendo una azione innovativa, che mette in valore le relazioni istituzionali storiche dell’ente nel processo di internazionalizzazione del tessuto economico e quindi dello sviluppo delle imprese. In questo ambito tematico, sono state solo 18 le proposte selezionate in tutta Europa.
Il progetto reggiano, che ha un valore complessivo di 1,8 milioni di euro, ha per titolo Compete In – Internazionalizzazione dei territori: Pmi competitive in regioni globalizzate.
Il Comune di Reggio Emilia guida un partenariato composto da sette enti provenienti da cinque Paesi diversi: oltre allo stesso Comune, ci sono Ervet Emilia-Romagna, le regioni Wielkopolska e Upper Silesia (Polonia), la provincia di Wakefield (Regno Unito) in collaborazione con il suo Centro per l’innovazione, Ivace – Agenzia per la competitività della regione di Valencia (Spagna) e la città di Gӓvle (Svezia). Queste regioni e città hanno già avviato riflessioni analoghe a quelle proposte dal territorio reggiano sul tema dell’Internazionalizzazione dei territori”.
“Le ricadute Reggio Emilia consistono nel sostenere politiche di Internazionalizzazione del territorio e delle sue Competenze distintive, a sostegno dello sviluppo economico locale attraverso la collaborazione tra diversi soggetti: Comune di Reggio Emilia, Fondazione E-35, Associazioni di categoria, Centri di ricerca, Camera di Commercio. Il progetto, della durata di cinque anni, prevede in dettaglio la definizione del Piano di azione locale per l’accrescimento della competitività internazionale delle imprese e l’attuazione dello stesso Piano, con monitoraggio dei risultati”.
La partecipazione al progetto di Ervet ( società in house della Regione Emilia-Romagna di cui bonaretti è stato a lungo direttore, ndr.) “permette una forte collaborazione tra il livello locale e il livello regionale, favorendo inoltre l’attuazione sui territori delle priorità delineate nel Por Fesr (Programma operativo regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale) per la competitività delle Piccole e medie imprese”.
MOBILITÀ SOSTENIBILE – “Sullo stesso Bando del Programma Interreg Europe, Reggio Emilia ha ottenuto inoltre l’approvazione di un’altra proposta, a cui aderisce in qualità di partner, sul tema della Mobilità sostenibile. Si tratta del progetto Resolve, della durata complessiva di cinque anni, finalizzato a uno scambio di buone pratiche su politiche ed azioni volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica e di altri fattori inquinanti generate dalla mobilità legata al commercio al dettaglio.
Le azioni previste porteranno alla creazione o revisione dei Piani urbani della Mobilità sostenibile (Sump) delle città coinvolte e allo sviluppo di un Piano di azione locale, in stretta collaborazione, anche in questo caso, con tutti gli attori coinvolti in questo tema. Il progetto Resolve è guidato dalla città di Roermond (Olanda) quale capofila e vede la partecipazione, oltre che di Reggio Emilia, di altri sette partner di sette Paesi europei. Reggio Emilia coordinerà tutte le attività di Comunicazione e diffusione a livello europeo del progetto. Questo secondo progetto vinto porterà al territorio reggiano finanziamenti per circa 300.000 euro”.
“Da una parte – conclude l’assessore Foracchia – si consolidano le relazioni sulla mobilità sostenibile che Reggio Emilia ha costruito su questa tematica a livello comunitario, dall’altra parte comincia un lavoro fortemente innovativo sullo sviluppo economico locale che permetterà al Comune e a tutti i soggetti economici del territorio di entrare a contatto con le migliori esperienze a livello europeo su un settore strategico per la crescita, quello dell’internazionalizzazione del proprio tessuto produttivo”.