1/2/2016 – L’inceneritore Iren di Uguzzolo brucerà 125 mila tonnellate/anno di rifiuti urbani di Parma e Reggio Emilia, oltre a 7 mila 500 tonnellate di rifuti speciali.
Lo prevede un accordo stipulato oggi tra le Regione Emilia-Romagna e Iren, con le firme dell’assessore Paola Gazzolo e l’a.d. Iren Ambiente Roberto Paterlini, che fissa a un massimo di 132.500 tonnellate annue la quantità di rifiuti destinati al termovalorizzatore di Parma.
L’accordo prende inoltre atto della chiusura della discarica di Poiatica e dà il via “a uno studio per valutare la fattibilità tecnica ed economica di un progetto che preveda la migliore riqualificazione ambientale complessiva del sito, anche attraverso l’attivazione di qualificate competenze di livello universitario”.
A proposito del termovalorizzatore di Uguzzolo, una nota della Regione precisa che “Iren autolimiterà la quantità di rifiuti destinati al termovalorizzatore di Ugozzolo (Pr) a 132.500 tonnellate, di cui 125.000 di rifiuti urbani di Parma e Reggio Emilia e 7.500 di rifiuti speciali (fanghi e ospedalieri di Parma), così come prevede il Piano regionale dei rifiuti. Iren Ambiente è titolare dell’impianto di trattamento rifiuti “Polo Ambientale Integrato” di Parma (PAIP) per il quale è in corso il procedimento per il riconoscimento della capacità termica e qualifica di impianto di recupero energetico R1”.
“L’atto conferma gli indirizzi della delibera di Giunta regionale dell’agosto dello scorso anno relativa a tutto il territorio regionale e li traduce per le esigenze dell’area vasta emiliana – sottolinea Gazzolo nell’esprimere soddisfazione per l’intesa raggiunta – Si tratta di un accordo che riveste particolare importanza per le risposte che dà al territorio, in coerenza con gli obiettivi che come Giunta ci siamo dati con il Piano regionale dei rifiuti e con la legge sull’economia circolare. Vogliamo assicurare un’elevata protezione dell’ambiente in un’ottica di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso l’aumento progressivo del riciclo, del riuso e del contrasto allo spreco, garantendo nel contempo l’autosufficienza del nostro territorio regionale in materia di rifiuti”.