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Corradini-choc “Mesiano non agì da solo, contro di me si mosse un intero sistema”
Clamorosa intervista dell’ex assessore
“Sulla casa grave superficialità di Vecchi”

“Più passa il tempo più è evidente che il poliziotto Mesiano, che telefonò per sconsigliare di votarmi, non agì isolatamente. E’ chiaro che il sistema – dalle cooperative al fallimento al Pd al lumicino sino al sindaco uscente Delrio –  fece scelte precise”.

25/1/2015 – Si è tolto un macigno dalla scarpa l’ex assessore alla Legalità e all’immigrazione del comune di Reggio Emilia, Franco Corradini, in un’intervista rilasciata a Sabrina Pignedoli del Resto del Carlino e pubblicata oggi.

Le sue parole, clamorose, hanno fornito l’estro al gruppo dei Cinque Stelle alla Camera per chiedere al ministro Alfano una commissione di accesso antimafia al Comune di Reggio.

A proposito della vicenda della casa comprata da Maria Sergio dal costruttore Francesco Macrì, Corradini parla di  “fatto preoccupante” che “mostra il grado di presenza della ‘ndrangheta in città: come a dire che la malavita organizzata è in grado di vendere o acquistare immobili a chiunque. Bisogna reagire, è un brutto colpo non solo per il sindaco e il Pd, per la città”.

E aggiunge: “Chi ha responsabilità politiche o amministrative dovrebbere essere più attento al fine di evitare di esporre la città a pericoli. A Reggio già nel 2012 c’era consapevolezza grazie a studi molto dettagliati sul rischio ‘ndrangheta”.

E a proposito del silenzio del sindaco Vecchi, “l’elenco degli indagati i Aemilia comunque  è noto econsunsultabile, dunque ognugno è in grado di valutare e trarre conseguenze. Oracomunque è chiaro: a trasparenza paga sempre e non bisogna aver paura del giudizio dei cittadini anche se in ballo vi sono carriere o interessi familiari. Per me si tratta di un errore, una superficialità grave”.

“Premesso che l’errore c’è stato (e per un sindaco questa è un’aggravante) – continua Corradini –  noto che da parte del Pd vi è una forte levata di scudi che rende più difficile ragionare; parimenti la richiesta di dimissioni non fa altro che alimentare le opposte tifoserie”. Però “è chiaro che occorre rispondere a chi chiede se tutto ciò non impichi condizionamenti dell’amministrazione comunale e su questo non servono proclami, ma azioni. Il messaggio di legalità e trasparenza dovrebbe coinvolgere il mondo economico e delle professioni, non possiamo accontentarci della constatazione che probabilmente in molti a Reggio hanno acquistato casa da imprese discusse o sospette”.

Infine la vicenda Mesiano: “Più passa il tempo e più vi è la consapevolezza che Mesiano che telefona per sconsigliare di votarmi non agiva isolatamente. Al netto dell’onestà personale di Vecchi è chiaro che tutto il sistema di poptere – dalle cooperative in procinto di fallire a una Cgil in difficoltà, alPd ridotto allumicino, al sindaco uscente Delrio e in questo contesto anche il sistema illegale che esiste e si manifesta con la trelefonata del poliziotto – fa scelte precise”

“Bisognerebbe scavare in questo senso: c’è gente personalmente onesta che per insipienza, per opportunismo, convive con un sistema illegale convinta di dominarlo. Il problema è che il domatore in questi casi è sempre perdente”.

 

 

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Una risposta a 1

  1. Ciao Franco Rispondi

    26/01/2016 alle 12:10

    Ciao Franco.
    Tieni duro.
    gg

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