2/12/2015 – Ancora una volta Reggio Emilia conquista il non invidiabile primato dell’inquinamento da polveri sottili (pm 10) in Emilia Romagna. La città ha raggiunto i 54 giorni di sforamento dei limiti massimi previsti a livello Ue (50 microgrammi per metro cubo d’aria) ben oltre il limite dei 35 giorni di sforamento consentiti quest’anno. Con il bel tempo e l’inversione tecnica, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente.
Reggio condivide la maglia nera con Parma (52 sforamenti: è come un rincorrersi tra Don Camillo e Peppone…) e con Carpi che ha raggiunto quota 51. Seguono Piacenza con 45, Modena con 41, Ferrara 40 Ferrara e 42 Rimini. Dentro i limiti di legge, invece, il capoluogo Bologna, Ravenna, Forlì e Cesena.
Luca Torreggiani, responsabile dei rilevamenti per la sezione reggiana dell’agenzia ambientale regionale (Arpa),in una dichiarazione alla Gazzetta di Reggio che “il valore dei giorni di sforamento è abbastanza simile per tutte le città della nostra zona, e il fatto di rimanere aldi sotto delle soglie d’allarme non è sempre indice di una buona qualità dell’aria”.
Resta il fatto che nel 2014 Reggio Emilia si era fermata a 33 giornate di sforamento, contro le 35 di Parma. La situazione è notevolmente peggiorata, a conferma del fatto i provvedimenti antismog assunti sinora (compreso i blocchi della circolazione) non portano grandi risultati.
Comunque è una gran brutta notizia soprattutto rispetto all’allarme per le morti premature a causa dell’inquinamento: in Italia sono 84 mila 400, record negativo a livello europeo. Le micropolveri sono la causa principale dei decessi, e la Pianura Padana è l’area più colpita. Questo scenario può far immaginare la situazione drammatica di Reggio Emilia.
Dure le reazioni del Movimento 5 Stelle, tradizionalmente sensibile al tema. In particolare , la consigliera comunale Alessandra Guatteri accusa la Giunta Vecchi di “immobilismo in materia di politiche ambientali”: “Ma davvero pensano di risolvere il problema con i giovedì di stop alle auto? Non si può più aspettare bisogna attivare politiche coraggiose e urgenti- afferma Guatteri -La giustificazione che siamo in Pianura Padana e che quindi o si attuano misure in tutte le città o non si riusciranno ad ottenere dei risultati, ha certamente un fondo di verità, ma sarebbe bello se Reggio si facesse promotrice di buone pratiche e buone politiche da esportare”.
GUATTERI (M5S): LA GIUNTA VECCHI CAMPIONE DI IMMOBILISMO
“A pagina 18 del documento “Stato di avanzamento degli indirizzi e obiettivi del DUP” approvato dal PD lunedì scorso , è indicato un obiettivo frutto di un emendamento che avevo presentato per il Movimento 5 Stelle e che prevede di mantenere al di sotto di 50 il numero di sforamenti di tutte le centraline di rilevazione delle PM10.
– un anno fa, esattamente il 12 novembre 2014 avevo presentato per il Movimento 5 Stelle una mozione per la qualità dell’aria che prevedeva che la Giunta si attivasse urgentemente per mettere in atto tutte le misure adeguate per riportare Reggio Emilia a un indice di qualità dell’aria (IQA) buono secondo quanto definito da ARPA ER e all’interno dei parametri stabiliti dall’Unione Europea;
La giustificazione che siamo in Pianura Padana e che quindi o si attuano misure in tutte le città o non si riusciranno ad ottenere dei risultati ha certamente un fondo di verità, ma sarebbe bello se Reggio si facesse promotrice di buone pratiche e buone politiche da esportare. Se no mi chiedo a cosa serva la politica.
I cittadini se coinvolti nella maniera giusta sono pronti a scelte coraggiose. E lo hanno dimostrato quando in 276 hanno messo a dimora 1.300 alberi raccogliendo 4.000 euro in autofinanziamento che serviranno anche alla manutenzione e innaffiatura per i prossimi due anni”. Alessandra Guatteri, consigliere comunale
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