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“Difendere i nostri prodotti tipici sino alla morte”. Forza Italia torna in campo

La cartolina della campagna "Dillo a Forza Italia"

La cartolina della campagna “Dillo a Forza Italia”

23/11/2015Parmigiano, salame e Lambrusco: una merenda tradizionalissima, il simbolo stesso del buon mangiare reggiano rinomato tutto il mondo. Una piatto “identitario”, che arriva dal profondo dei millenni, ma che presto potrebbe scomparire, o almeno subire una perversione genetica tale da renderlo irriconoscibile.

Questa volta il pericolo non arriva dall’Isis o dal fondamentalismo islamico (che pure ha in orrore il maiale) bensì dell’Europa e dal mercato globale.

Il Parmigiano è attaccato in tutto il mondo dalle imitazioni, mentre i produttori sono strangolati dai prezzi in picchiata da troppo tempo; il salame sta subendo conseguenze devastanti dall’allarme lanciato dall’Oms sulle carni rossi; e in quanto al Lambrusco, la Commissione europea sta per pronunciare una sentenza di morte, con il tentativo di liberalizzare la denominazione di un vino che è tipicamente reggiano e modenese, con propaggini a Parma e Mantova.

Giuseppe Pagliani e, seduti, Fabio Callori e Gianluca Nicolini

Giuseppe Pagliani e, seduti, Fabio Callori e Gianluca Nicolini

Oggi la difesa delle tipicità reggiane è diventata un imperativo che deve unire politica, forze economiche e società. E un appello in questo senso è stato lanciato sabato da Forza Italia, nel corso di una conferenza stampa allargata a militanti e consiglieri comunali, con la partecipazione del vice coordinatore regionale Fabio Callori, già sindaco di Caorso, del coordinatore provinciale Gianluca Nicolini e di Giuseppe Pagliani: la prima iniziativa dopo un “annus horribilis” caratterizzato da immobilismo, problemi e divisioni interne che si fanno ancora sentire.

Fabio Callori, vicecoordinatore regionale di Forza Italia

Fabio Callori, vicecoordinatore regionale di Forza Italia

 

 

 

 

Per gli azzurri la difesa dei prodotti Dop da cui dipendono decine di migliaia di posti di lavoro e tanta parte della ricchezza reggiana, diventa uno degli impegni principali su ui centrare l’azione del partito: “Chiameremo a un impegno stringente i nostri  parlamentari europei e nazionali: dobbiamo difendere sino alla morte i nostri prodotti agroaliomentari – ha detto nell’incontro Giuseppe Pagliani, capogruppo in comune a Reggio e in provincia, che ha trasferito nella politica la sua competenza in materia  – Temi su cui la sinistra, fatta eccezione per alcune iniziative della senatrice Pignedoli, è complessivamente debole. Il consiglio comunale ha approvato il nostro documento sulla tutela delle carni rosse: per noi è una vittoria senza precedenti, il Pd ha votato favorevolmente ma nessuno del gruppo ha saputo pronunciare una parola. Eppure – ha aggiunto – tutti dobbiamo es

sere in allarme: le nostre carni rosse sono sane, non contengono estrogeni come quelle americane, eppure l’effetto dei dati dell’Oms – riferiti essenzialmente ad altri Paesi dove si consumano carni gonfiate e affumicate – sono devastanti: i produttori segnalano un crollo degli ordini per il periodo  delle feste natalizie, che assorbe il 37% delle vendite di tutto l’anno. Di fronte a un tracollo del  genere, la politica italiana deve mettere in campo ogni strumento utile a riportare la situazione nei binari giusti. Lo stesso dicasi per il Lambrusco, sottoposto a un attacco senza precedenti: quest’assurdità a Bruxelles non può e non deve passare”.

 

L’IMPERATIVO: TORNARE IN CAMPO

L’agenda di Forza Italia, dunque, è stata al centro dell’incontro di sabato: fra i temi di portata nazionale, l’approssimarsi della tornata elettorale ( nel reggiano si vota a Castellarano, San Martino in Rio, Casina e per il nuovo comune del Ventasso, nato dalla fusione dei quatro comuni del crinale Collagna, Ligonchio, Ramiseto e Busana), l’alleanza con la Lega (“senza di noi, che rappresentiamo l’elettorato moderato, Salvini non vincerà mai”) e soprattutto il referendum contro quella che Nicolini ha definito “la legge elettorale truffa che permetterebbe a Renzi di governare per i prossimi venti anni”.

Callori ha insistito sul patto di alleanza con Lega Nord e Fratelli d’Italia per andare uniti alle elezioni, patto già formalizzato a Parma, che ha preso slancio dopo la partecipazione di Berlusconi alla manifestazione di Bologna e che va estesa a tutte le province.

 

PARTE LA CAMPAGNA “DILLO A FORZA ITALIA”

Ma il leit motiv dell’incontro è stato il “tornare in campo” con azioni concrete per riconquistare la fiducia dei cittadini e convincere la massa degli astenuti a tornare a votare azzurro. Il blocco che sembra gravare come una maledizione su Forza Italia deve essere rimosso al più presto, anche se il partito-movimento è in bolletta dura (da qui l’appello di Nicolini ai militanti a mettere mano al portafoglio).

Gianluca Nicolini

Gianluca Nicolini

 

Di qui il lancio di un paio di iniziative come la rete intranet lanciata sul web per collegare gli eletti e i militanti attivi del partito, per scambiare informazioni, chiedere parere, lanciare proposte, sollecitare glòi organi dirigenti etc. E la campagna “Dillo a Forza Italia”: in pratica una cartolina standard da mettere a disposizione dei cittadini nei banchetti e nelle iniziative pubbliche, con un codice qr che permette di collegarsi istantaneamente alla pagina dedicata del sito di Forza Italia Emilia-Romagna.

L’imperativo ora è rimboccarsi le maniche per tornare fra la gente perchè, come ha commentato un militante, di “tempo ne abbiamo perso anche troppo”.

 

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