12/11/2015 – Migliorano i conti del gruppo Iren, la multiutility del Nord quotata in Borsa e controllata dai Comuni di Torino, Genova, Piacenza, Parma e Reggio Emilia. I conti al 30 settembre, approvati oggi dal consiglio di amministrazione, mostrano nei primi nove mesi dell’anno un utile netto di circa 100 milioni di euro, in incremento di oltre l’11%.
Una nota del gruppo sottolinea “la significativa riduzione dell’indebitamento” e soprattutto “l’assegnazione alla società del rating investment-grade da parte dell’agenzia Fitch che consente un accesso continuativo ai mercati finanziari.”
L’indebitamento finanziario netto, che ammonta a 2 mila 156 milioni di euro, resta ancora molto elevato, ma è calato di 129 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014. Anche i ricavi sono in crescita a 2 mila 071 milioni, +7,1% rispetto al 30 settembre 2014.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si attesta a 498 milioni di euro (in crescita del 2,7% rispetto a 484 milioni di euro al 30/09/2014).
“Il trimestre da poco concluso conferma nella sostanza i risultati economici e finanziari molto positivi già registrati nei primi sei mesi del 2015 – ha dichiarato il presidente Francesco Profumo, a nome del Consiglio di Amministrazione – In questo anno abbiamo accelerato l’integrazione delle nostre società di provenienza e questo ha contribuito a creare condizioni economiche importanti, E’ il primo passo per avere nell’arco del piano industriale un’azienda più agile e dinamica, un fornitore di servizi ai massimi livelli di efficienza, con una strategia ispirata alla sostenibilità ambientale e all’essere protagonisti attivi dell’innovazione e delle smart city.”
“L’accelerazione ha riguardato anche il processo di ottimizzazione del profilo finanziario – ha aggiunto Massimiliano Bianco, amministratore aelegato del Gruppo – che ha raggiunto alcune tappe fondamentali. La principale è stata l’ottenimento del rating “investment-grade” da parte dell’Agenzia Fitch che ha permesso al Gruppo di affacciarsi sui mercati finanziari attraverso una recente emissione obbligazionaria. L’operazione, mirata al miglioramento strutturale del costo del capitale e all’allungamento della vita media del debito, ha avuto grande successo (la domanda ha superato di circa sette volte l’offerta) a dimostrazione della fiducia che il mercato riserva alla Società.”