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La Reggiana crolla al “Città del Tricolore” perdendo 1-4 col Pordenone. Contestazione dei tifosi.

L'arbitro ha fischiato la fine. I giocatori del Pordenone esultano

L’arbitro ha fischiato la fine. I giocatori del Pordenone esultano

22/11/2015 – (Carlo Codazzi) – E’ finita con la Curva Sud che urlava ai giocatori granata di “tirare fuori le palle”. Il cappotto (arrivato proprio col primo gelo invernale) subito dalla Reggiana col Pordenone ha lasciato il segno nella tifoseria più calda che già a metà del 2° tempo aveva intonato il coro “meritiamo di più”. Effettivamente, i tifosi meritavano molto di più dalla Reggiana che è crollata senza attenuanti prendendo 4 pere dal Pordenone, al Città del Tricolore”, infilandosi nel tunnel della crisi dal quale adesso non le sarà facile uscire.

Il crollo di Parola e compagni potrebbe autorizzare, da parte dei supporter, il nascere dell’idea che si siano formate delle crepe nello spogliatoio con tanto di traballamenti della panchina di Colombo, ma nel dopo gara il presidente Stefano Compagni è stato nettissimo: “ Di qua Alberto Colombo non si muove! Il nostro progetto è basato su di lui! – ha detto con forza il presidente che ha incolpato i media di aver creato l’accerchiamento nei confronti del tecnico e della squadra -. I giocatori non sono sereni e i giornalisti hanno contribuito a togliere loro serenità. Ci facciamo del male da soli così. Sono molto arrabbiato, ma decido soltanto io e di qua Colombo non si muove”. Una presa di posizione netta, importante, che spazza via voci e polemiche riguardo la guida tecnica e protesa a fare chiarezza. Una presa di posizione che condividiamo in pieno.

Il Presidente granata Stefano Compagni

Il Presidente granata Stefano Compagni

La Reggiana è partita col 4-3-1-2 con Nolè alle spalle delle punte Arma e Siega, Bartolomei in mezzo al campo in cabina di regia al posto di Maltese. Nella linea difensiva a 4 Colombo ha piazzato Rampi a destra mandando Mogos ancora in panchina. Identico 4-3-1-2 anche per mister Tedino sul versante Pordenone.

Cronaca – Dopo 5’ match subito in salita per la truppa di Colombo. Cross in area della Reggiana con Perilli a smanacciare la palla, mischia, è partito un tiro verso la porta granata, Parola ha respinto  sulla linea, cross di ritorno di Berardi e capocciata vincente di De Cenco.  Dopo 10’ la partita in salita è diventata un Everest per i granata: De Cenco si è involato per via centrale, è salito Parola a triplicare sulla punta ospite che ha servito subito Filippini, controllo di petto di quest’ultimo che, solo davanti a Perilli, ha scaricato in rete il raddoppio del Pordenone. Pareva già notte fonda per la Regia, ma 5’ dopo i giochi si sono riaperti: lancio dalla trequarti di Nolè per Arma, stop a seguire del centravanti granata scattato sul filo dell’offside e facile conclusione nel sacco alle spalle dell’incolpevole Tomei.

Al 19’ è arrivata, inaspettata, un’enorme opportunità per la Reggiana di riprendere il match. Cross di Frascatore dalla sinistra e mani di De Agostini che l’arbitro subito non ha rilevato, ma su segnalazione del suo assistente ha successivamente concesso il penalty. Sul dischetto è andato Bruccini che ha spedito sulla traversa il pallone del pareggio. Ancora una volta Reggiana preda della maledizione del dischetto.

La partita è finita. I granata si uniscono a centrocampo simbolicamente per mostrare il gruppo unito

La partita è finita. I granata si uniscono a centrocampo simbolicamente per mostrare il gruppo unito

Gol sbagliato, gol preso. Puntuale come un orologio svizzero si è confermato, dopo la maledizione granata dei rigori a favore, anche questo vecchio detto. Al minuto 30, infatti, Pederzoli ha battuto una punizione dalla fascia sinistra, Perilli si è trovato mal piazzato a centro area, probabilmente convinto del cross, si è accorto in ritardo che la parabola della palla era diretta nella sua porta e ha cercato un disperato quanto vano recupero finendo in rete col pallone. “Frittatona” dell’estremo difensore granata e dal possibile 2-2 la Regia si è trovata sotto 1-3. Partita di fatto finita qui. Granata a tentare di accorciare le distanze nel finale di 1° tempo con un’occasione da gol che si è materializzata al 39’ grazie a Nolè che ha scambiato in area con Arma e si è trovato solo davanti a Tomei, tutto spostato a destra, ma la sua conclusione è finita addosso al portiere ospite. Col senno di poi Nolè avrebbe potuto mettere in mezzo per Arma che sarebbe stato in condizione di battere a porta vuota. Un minuto dopo De Agostini ha calciato da 40 metri con la porta della Reggiana sguarnita senza riuscire a centrare i pali. Porta sguarnita perchè Perilli era appena uscito dall’area per chiudere in tackle su Strizzolo in fuga sulla sinistra. Il rinvio di Perilli era poi finito proprio sui piedi di de Agostini. Non è successo più nulla e la Reggiana si è infilata nel tunnel degli spogliatoi (oltre che in quello della crisi) fischiata e con il coro della Sud “tirate fuori i co….ni”.

I giocatori granata si scusano con la Curva Sud applaudendola

I giocatori granata si scusano con la Curva Sud applaudendola

Alla ripresa Colombo ha tentato la carta Pesenti facendo uscire Rampi e arretrando Siega. Sull’altro fronte Cattaneo ha rilavato il capitano Stefani (ex di turno, capitano della Reggiana per 6 anni). Ci si aspettava la Reggiana con la bava alla bocca, invece è partito forte, come nel 1° tempo, il Pordenone. Bella azione dei friulani che arrivati al limite dell’area granata hanno servito all’indietro Buratto che, col sinistro, ha mirato all’incrocio mancandolo di poco. Il tempo di annotare un tiro alto di De Cenco, al 56’, e un rigore (inesistente) reclamato da Pesenti, finito a terra in area friulana, 1’ dopo ed è arrivato il poker del Pordenone: Cattaneo ha scaricato un destro rasoterra da una ventina di metri che Perilli ha respinto in mezzo all’area, palla a Filippini per il più facile dei gol. Era il 61’ ed  è calato il “the end” sul film dell’orrore granata. La Reggiana ha alzato bandiera bianca irritando il pubblico con un possesso palla tanto improduttivo quanto privo di convinzione. Colombo ha mandato sul rettangolo verde Maltese per lo spento Bartolomei senza riuscire a dare una sterzata ad una gara ampiamente compromessa. A concludere in porta ci ha provato soltanto Angiulli con un paio di conclusioni che sono sibilate vicino ai pali della porta difesa da Tomei. Quando si avvicinavano all’area ospite i granata sbagliavano sempre l’ultimo tocco evitando accuratamente di concludere verso la porta avversaria. Inspiegabile l’ultimo cambio di Colombo che ha fatto entrare Mogos per Siega al 90’. L’arbitro ha prolungato di 2’ l’agonia della Reggiana che dopo il triplice fischio si è raggruppata in mezzo al campo ed è poi andata sotto la Sud  per scusarsi applaudendo gli ultras. La Curva non si è impietosita e ha invitato, come riportato all’inizio, Parola e soci a tirare fuori i “cosidetti”.

Colombo ha ammesso nel dopo match di aver fatto alcuni errori, ha preso atto della difesa del presidente nei suoi confronti e ha confessato che questo è il primo, vero, momento di crisi nell’anno e mezzo trascorso sulla panchina della Regia. In settimana lui e la squadra dovranno lavorare sodo per mettere le pezze necessarie a tamponare le crepe. Sabato sera (h. 20.30) i granata sono attesi sul terreno della capolista Cittadella. Una gara sulla carta difficilissima, quasi da togliere il sonno agli elefanti considerata l’attuale situazione in casa granata, che gli uomini di Colombo non possono e non devono fallire.

I giocatori del Pordenone festeggiano il terzo gol segnato da Pederzoli

I giocatori del Pordenone festeggiano il terzo gol segnato da Pederzoli

TABELLINO

Reggiana-Pordenone 1-4 (p.t. 1-3) 

Marcatori : De Cenco (P) 8’, Filippini (P) 10’, Arma (R) 16’, Pederzoli (P) 30’, Filippini (P) 61’.

Reggiana: Perilli, Rampi, Frascatore  Angiulli, Parola, Spano’, Bartolomei ( dal 60’ Maltese,) Bruccini (dal 45’Pesenti), Arma, Nole’, Siega (dal 89’ Mogos).  A disp.: Rossini, De Biasi, Di Nicola, Ceccarelli, Castellana, Loi. Allenatore Alberto Colombo.

Pordenone: Tomei,  Boniotti, De Agostini, Stefani (dal 45’ Cattaneo), Pasa, Berardi, Filippini (dal 76’ Valente), Pederzoli, De Cenco, Buratto (dal 83’ Cosner), Strizzolo. A disp. : D’Arsiè, Ingegneri, Talin, Burazzini, Gulin,  Savio. Allenatore:Bruno Tedino.

Arbitro: Riccardo Panarese di Lecce

Assistenti:  Antonello Mangino di Roma, Alberto D’Alberto di Teramo.

Note: ammoniti Rampi (R) al 29’, De Cenco (P) al 74’. Recuperi 2’ 1° t., 2’ 2° t. Spettatori 4.134 di cui 2.615 abbonati e 30 ospiti. Incasso 6.749 euro.

DICHIARAZIONI POST MATCH (a cura di Stefano Bassi e Carlo Codazzi)

Imbufalito il Presidente Stefano Compagni che ha esordito in sala stampa bacchettando l’ambiente e i giornalisti: “Colombo non è mai stato messo in discussione – ha tuonato perentorio -. Alberto Colombo è l’allenatore della Reggiana e questa sconfitta è stata determinata dal clima che si è venuto a creare anche per colpa dei giornalisti. Colombo è parte integrante del progetto – ha proseguito più nero che mai – e non è in discussione! Decido io e Colombo resta al suo posto. La squadra ha subito un momento di sbandamento che cercheremo di superare. Purtroppo manca serenità attorno alla squadra e chiedo a tutti, stampa, tifosi e dirigenti di contribuire per ridargliela”.

Il tecnico della Reggiana Alberto Colombo

Il tecnico della Reggiana Alberto Colombo

Mister Alberto Colombo non ha nascosto la delusione: “La cosa migliore in questi casi è rimanere zitti e lavorare – ha affermato senza mezzi termini -. Dobbiamo rimanere uniti e rialzare subito la testa, se no rischiamo di lasciarci andare”. Proseguendo nella disamina il mister ha aggiunto: “Chiedere scusa in questi casi non è sufficiente. Abbiamo perso per colpa mia ed è indubbio che anch’io devo mettermi in discussione al di là delle parole del Presidente”. Colombo ha tentato di dare spiegazione alla debacle:Oggi abbiamo creato qualcosa di più in attacco rispetto alle ultime gare, ma per farlo abbiamo messo in difficoltà alcuni giocatori. L’inserimento di una punta in più non ha prodotto molti risultati e dimostra che non si segna in proporzione agli attaccanti che si schierano in campo. Ogni palla persa oggi si trasformava in una ripartenza pericolosa degli avversari”. Alla domanda finale in cui gli si è chiesto se i giocatori sono ancora dalla sua parte Colombo ha replicato: “Sono convinto di sì anche perché non vedo motivi per pensare il contrario. Da quando sono qua, circa un anno e mezzo, questo rappresenta il primo, vero, momento di difficoltà. Forse è dovuto, in parte, anche alle alte aspettative da parte dell’ambiente verso la squadra”.

Mister  Bruno Tedino si è presentato in sala stampa, ovviamente, di ottimo umore: “Abbiamo disputato una buona partita giocando con grande intensità – ha dichiarato – contro una Reggiana che muoveva molto bene la palla. La nostra è stata una vittoria meritata”. Il mister ha poi posto l’accento sulla situazione granata: “Penso che la Reggiana si trovi in un momento di difficoltà – ha spiegato – che saprà presto superare. Per quanto ci riguarda si tratta di una vittoria importante per la classifica e per i quattro goal segnati, fatto che non ci capita così spesso”.

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