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La Grissin Bon ritrova grinta e orgoglio e batte 69-65 la Dolimiti Trento al Pala Bigi.

 

I giocatori della Grissin Bon si danno il "five" dopo un libero di Veremeenko

I giocatori della Grissin Bon si danno il “five” dopo un libero di Veremeenko

22/11/2015 – (Carlo Codazzi) – La Grissin Bon torna a respirare aria di vittoria e di alta classifica battendo 69-65 la Dolomiti Trento al PalaBigi. Un successo importantissimo ottenuto con grinta e determinazione che hanno permesso ai biancorossi di attuare una buona fase difensiva sulla quale hanno costruito la partita poi vinta non senza qualche patema. I grissini hanno agganciato l’Aquila Trento e la Reyer Venezia a quota 10 p., 2 lunghezze sotto la capolista Pistoia raggiunta dall’EA7 a 12 p.Mvp del match Achille Polonara che è stato anche il top scorer con 19 punti messi a referto in cui ha marcato un brillante 6/6 dal campo e il 50% da 3 (3/6). In doppia cifra anche Aradori (10 p.) e Kaukenas (11 p., protagonista di un avvio sprint). Sul fronte ospite buone prove del play Poeta autore di 15 p. e Baldi Rossi che di punti ne ha segnati 12, gli stessi di Pascolo.

Al via la Grissin Bon è partita a mò di Bolt dai blocchi mettendo giù un break shock: 17-0 con 8 punti consecutivi di Rimas Kaukenas che ha trascinato la squadra di cui, per ora, è il leader indiscusso. Travolta dall’agonismo di Reggio e inceppata in attacco l’Aquila ha poi spiccato il volo piazzando, a sua volta, un contro break 13-0 chiudendo sotto di 4 il 1° quarto (17-13). Reggio sulle montagne russe, come da copione delle ultime, sfortunate, gare nell’avvio di partita.

Un time out di Grissin Bon-Dolimiti

Un time out di Grissin Bon-Dolimiti

La Reggiana non ha mollato di testa e ha mantenuto sempre un piccolo vantaggio nei confronti degli ospiti anche nel 2° quarto in cui la partita si è fatta ancora più intensa come ha mostrato lo scontro Sutton-Kaukenas avvenuto a metà della frazione: sportellate tra i due e fallo sanzionato a Rimas applaudito ironicamente dal colored di Trento. E’ nato un diverbio che portato al “tecnico” sanzionato ad entrambi i giocatori. In un attimo Kuakenas si è preso 2 falli e ha toccato quota 3 obbligando Menetti a richiamarlo in panchina frenando, suo malgrado, il buon momento del lituano. Una tripla di Della Valle, ancora non al top della forma, ha riportato un po’ di serenità in casa biancorossa col vantaggio che saliva a +6 (27-21). Il piccolo margine di vantaggio della Grissin Bon ha resistito e il quarto si è concluso con 1/2 di Aradori dalla lunetta dopo che quest’ultimo aveva subito un fallo di Baldi nel tentativo di penetrazione. Alla pausa lunga il tabellone riportava 31-27 per la Reggiana.

Una rimessa in attacco di Gentile

Una rimessa in attacco di Gentile

Nella terza frazione la Grissin Bon ha costruito la sua preziosa vittoria. Partenza in stile 1° quarto con 2 belle “bombe” di Gentile che hanno spinto i grissini al +10 (37-27). Reazione dell’Aquila che ha realizzato un parziale 7-0 con Sanders e Wright. A questo punto Reggio ha aumentato l’intensità difensiva, con la zona 2-3, e ha alzato la circolazione della palla trovando dei tiri da 3 che l’hanno spinta al +11 (50-39) suggellato da un gioco da 3 di Lavrinovic (causato dal 4° fallo del “nervoso” Sutton, fischiatissimo dal pubblico). Time out chiamato da coach Buscaglia, a 1’ dalla fine quarto, per stoppare la frana e ridare la sveglia a Poeta e soci. Il possesso successivo è stato poi sciupato da Trento per infrazione dei 24” e sulla sirena Silins ha preso il ferro. Allo sprint finale, dunque, Reggio ancora avanti 50-39.

Un libero segnato da Della Valle nel 3° quarto

Un libero segnato da Della Valle nel 3° quarto

Di nuovo sulle montagne russe la Reggiana nella frazione conclusiva. E’ salito in cattedra Achille Polonara che ha segnato 7 p. consecutivi facendo volare la Grissin Bon al +15 (61-46) a metà del quarto. Gara in ghiaccio? Macchè!. Come spesso accaduto negli ultimi tempi, nei 5’ terminali i biancorossi si sono un po’ inceppati perdendo fluidità in attacco, oltre a qualche pallone di troppo, e concedendo canestri dalla distanza a Poeta e dalla media a Lockett. Il vantaggio reggiano si è pericolosamente assottigliato fino al 66-61. Fortunatamente per coach Menetti, ha ripreso la scena Rimas Kaukenas che ha infilato una bellissima e preziosissima tripla su assist di Gentile scrivendo praticamente la parola fine al match: a 56” dalla sirena finale tabellone che segnava 69-61 per la Reggiana. Buscaglia ha scelto di non ricorrere al fallo sistematico e Sanders e Poeta hanno accorciato al 69-65, dopo 0/2 dalla lunetta di Aradori per il 4° fallo di Pascolo, punteggio con cui è terminata la combattuta contesa.

Tanta gioia al termine per Menetti e i suoi ragazzi festeggiati dal pubblico. Due punti importantissimi per la classifica e per il morale dei biancorossi chiamati già mercoledì a confermare l’imbattibilità casalinga in Eurocup contro l’Alba Berlino. Un match che si annuncia molto intenso e incerto che ha il sapore della gara chiave per la qualificazione della Reggiana al turno successivo della competizione europea.

TABELLINO

GRISSIN BON REGGIO EMILIA –  DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 69-65

Parziali          17-13;  14-14;  19-12;  22-26

Progressivi       17-13;  31-27;  50-39;  69-65

GRISSIN BON: Aradori 10, Polonara 19, Vereemenko 7,  Kaukenas 11, Gentile 8, Della Valle 4, Lavrinovic 5, De Nicolao 3, Silins 2, N.E.: Bonacini, Lever, Pechacek. Allenatore: Massimiliano Menetti.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Sanders  6, Pascolo 12, Forray, Lockett 8, Wrihght 7 , Poeta  15, Baldi Rossi 12,  Fiaccadori 5, Sutton. N.E.: Lofberg, Lechthaler. Allenatore:  Maurizio Buscaglia.

Arbitri: Paolo Taurino, Carmelo Lo Buzzo, Evangelista Caiazza.

DICHIARAZIONI POST MATCH

Maurizio Buscaglia coach dell'Aquila trento

Maurizio Buscaglia coach dell’Aquila trento

Coach Maurizio Buscaglia ha dato un’occhiata al referto e ha osservato: “ I numeri che leggo valgono poco, la differenza sul campo tra le due squadre è stata ampia e lo si è notato vedendo il modo di stare sul parquet  delle due squadre. Mi interessa notare che la Grissin Bon ha messo a referto molti assist e conquistato 40 rimbalzi dimostrando di avere convogliato al meglio la sua energia costringendoci sempre ad inseguire.  Il punteggio ed i numeri – ha proseguito – fanno apparire la gara più equilibrata di quello che in realtà è stata sul campo. Non ci siamo preoccupati quando siamo partiti sotto 17-0,  ma siamo stati meno sereni  quando abbiamo subito il contro break senza creare, come avremmo potuto, la condizione per ribaltare la partita. Quando si affronta Reggio Emilia – ha aggiunto – non si possono buttare via dei contropiedi e non bisogna nemmeno abusare del palleggio come abbiamo fatto noi che abbiamo anche “giocato poco insieme”.  Comunque, noi cerchiamo sempre di fare il nostro gioco anche se oggi non l’abbiamo fatto bene. Dopo la brutta partenza abbiamo cercato lentamente di ritrovarci pensando a quello che potevamo e dovevamo fare, ma senza riuscirci. Abbiamo avuto la capacità di rientrare in partita ? Sì – ha risposto – perché non molliamo mai, ma per vincere partite come questa bisogna avere la capacità di cambiare il ritmo e non è stato possibile per la nostra scarsa aggressività assolutamente necessaria per giocare ad alti livelli. Il nostro basket non si può mettere in atto senza applicare certe cose indispensabili anche per esaltare le qualità dei singoli. Il litigio Sutton – Kaukenas  ha fatto scoccare la scintilla per la nostra reazione?  No – ha replicato secco –  gli episodi che innescano la reazione sono di altro tipo , ovvero uno sfondamento o un’uscita su pick & roll, non certo due che si mandano a quel paese”.

Gli si è fatto notare che il primo canestro della Dolomiti è giunto dopo ben 5’, per merito di Baldi Rossi, sul 17-0 per la Grissin Bon: “ Si, ma in partite di questo genere se una squadra parte bene l’altra arriva dopo ed infatti il match è terminato 69-65. La verità è che noi non abbiamo messo in pratica il piano partita commettendo errori sciocchi  sulle azioni  che hanno portato ai canestri fondamentali di Kaukenas e Aradori.  Quando ci siamo avvicinati è successo perché abbiamo fatto le scelte in campo che avevamo preparato per questa gara.  L’errore più grosso l’abbiamo commesso in occasione della tripla di Kaukenas che ha praticamente deciso la sfida nel finale. Nei  50” conclusivi – ha rimarcato amaro – dovevamo giocarci meglio due possessi . Avremmo potuto incrinare la sicurezza della Grissin Bon  che era in un momento difficile, ma non l’abbiamo fatto. Nei secondi finali abbiamo scelto di non interrompere con falli le azioni reggiane per impedire loro di prendere più sicurezza mettendo a segno i tiri liberi, però abbiamo commesso dei piccoli errori perdendo il focus difensivo”. La conclusione del coach ospite ha ripetuto il leit motif iniziale: “ La partita andava aggredita, si dovrebbe giocare  in modo diverso da quello fatto oggi nell’uscire dai blocchi e nel tenere le mani sulla palla. Ciò che si è visto in questa partita dimostra che sia Reggio che Trento devono crescere ancora”. Domanda finale sull’esonero di Romeo Sacchetti da parte della Dinamo Sassari nonostante il “triplete” della scorsa stagione (Sassari con Sacchetti in panca ha vinto Supercoppa Italiana, Coppa Italia e scudetto ndr): “ Non voglio entrare nei dettagli – ha risposto Buscaglia –. Parlando a livello personale posso dire che per 10”, subito dopo aver appreso la notizia, ho pensato che si trattasse di uno scherzo”.

Coach Max Menetti soddisfatto dopo l'importante vittoria

Coach Max Menetti soddisfatto dopo l’importante vittoria

Dopo Buscaglia ha fatto capolino coach Max Menetti, finalmente chiamato a commentare una vittoria giunta dopo quattro sconfitte consecutive. “ La vittoria di oggi ci ha permesso di cogliere due obiettivi – ha esordito -. Il primo è che ci siamo riportati in una posizione di classifica che vogliamo mantenere  fino alla fine del girone di andata per accedere alla final eight di Coppa Italia.  Il secondo obiettivo raggiunto era quello di interrompere la striscia negativa in cui siamo incappati nelle ultime 4 partite tutte giocate in trasferta. Venendo alla parte tecnica abbiamo dimostrato di giocare con alti e bassi, quindi, è necessario sistemare al più presto determinate situazioni di gioco, il che lo dovremo fare in partita perché giochiamo ogni tre giorni e non c’è il tempo per studiare i correttivi in allenamento. Sul 17-0 ci siamo bloccati, nel finale abbiamo subito 3 canestri incredibili di Poeta, una cosa simile era successa anche a Cremona . Questi particolari dimostrano che dobbiamo giocare sempre al 100%. Il cammino che dobbiamo fare è molto lungo e difficile per poterci proiettare ad alto livello. Indubbiamente, – ha continuato l’analisi il coach- l’approccio al match è migliorato e oggi abbiamo vissuto meglio i momenti di difficoltà mettendo più coraggio e un pizzico d’incoscienza sul parquet.  Ho notato che dei 65 punti segnati da Trento una trentina li abbiamo presi in 8’ e questo non va bene.  Facciamo cose bellissime in attacco e ci blocchiamo improvvisamente. Dobbiamo davvero lavorare tantissimo”.

Menetti  si è soffermato sulla fase difensiva messa in atto contro la Dolomiti: “ Abbiamo attuato una difesa più in equilibrio rispetto alle gare precedenti ed era necessario farlo per contrastare Trento che sa far circolare molto bene la palla. Se loro avessero aggredito di più il ferro potevano scappare via ugualmente, ma noi siamo rimasti in equilibrio e siamo riusciti a riempire di più l’area reggendo bene nell’uno contro uno. Reggere nell’uno contro uno dà il tempo per attuare gli aiuti e riempire l’area, cosa che siamo riusciti a fare. Siamo una squadra che si sta attrezzando e sta cercando la sua solidità in campo e dal punto di vista emotivo. Se sono contento delle risposte date dai singoli? Le risposte dei giocatori non me le aspettavo oggi e non me le aspetto nel breve periodo, bensì a lungo termine. Mercoledì dobbiamo affrontare l’Alba Berlino e se i ragazzi non giocheranno tutti al massimo non vinceremo. Devo sottolineare che non c’è un filo conduttore tra la squadra attuale e quella dell’anno scorso. E’ giusto rimarcare che abbiamo svolto un solo allenamento al completo prima della Supercoppa.  E’ logico, quindi, far fatica a trovare lo spirito giusto anche perché le aspettative nei nostri riguardi, in questa stagione, sono altissime e, conseguentemente, ai ragazzi dobbiamo chiedere grande abnegazione. I raddoppi sono stati l’arma vincente? Si è vero, abbiamo attuato una difesa contenitiva nel pick&roll e  i raddoppi erano indispensabili perché a Berlino, ad esempio, nell’uno contro uno ci hanno fatto molto male. Ci basiamo su due tipi di difese in particolare e dobbiamo farle bene entrambe perché quella attuata oggi, per esempio, contro Sassari che va al tiro velocemente e trova spesso la tripla non funzionerebbe”.

Dopo la vittoria su Trento Max Menetti esce salutando il pubblico

Dopo la vittoria su Trento Max Menetti esce salutando il pubblico

Anche a Max è toccato dire la sua sull’esonero di Romeo Sacchetti: “ Mi è dispiaciuto molto e non solo per il noto legame di amicizia che c’è fra noi. Mi dispiace di non poterlo affrontare in questo campionato per prendermi la rivincita della finale scudetto. L’unico match di questa stagione rimarrà quello che abbiamo vinto in Supercoppa. Credo che Sacchetti mancherà molto al campionato italiano, oltre che per la sua capacità anche per la sua simpatia e le sue battute. Avrei voluto telefonargli, ma avrei trovato sicuramente il cellulare spento perché immagino che avrà preferito isolarsi in mezzo ai suoi ulivi. Lo chiamerò presto. L’unica cosa positiva in questo fatto è che adesso Romeo avrà il tempo per venire qui a Reggio, ma non per rubarmi la panchina – ha concluso scherzando – bensì per mangiare un piatto di cappelletti a casa mia”.

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