Decine di migliaia a Bologna col centro destra
Berlusconi: Renzi duce, Grillo parla come Hitler
8/11/2015 – Alta tensione a Bologna per la manifestazione del centrodestra promossa dalla Lega di Matteo Salvini e alla quale hanno aderito Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti dei contro-cortei degli antagonisti in particolare nella zona del ponte di via Stalingrado. Nei tafferugli è rimasto anche ferito un agente. Nessun problema invece in piazza Maggiore,dove decine di migliaia di persone da tutto il Nord hanno voluto partecipare alla giornata che segna l’inizio di una nuova unità dello schieramento dei moderati e dei riformisti.
Tensione al ponte di via Stalingrado – Tafferugli con cariche da parte delle forze dell’ordine a Bologna, sul ponte di via Stalingrado. Una giornata in cui gli estremisti hanno tentato di trasformare Bologna in un campo di battaglia, fallendo l’obiettivo, e preannunciata dal sabotaggio ai cavi trasmissione dati delle ferovie, che hanno provocato forti rallentamenti sulla linea ad alta velocità.
Le cariche sono partite quando uno dei cortei che protesta contro la manifestazione della Lega ha tentato di forzare il blocco prima dei viali di circonvallazione. Sul ponte ferroviario si erano ritrovati attivisti, circa 500, appartenenti a collettivi e centri sociali di Crash, Cua, Xm24 e Social Log. Dopo la prima carica che ha respinto sul ponte il corteo, ne è seguita una seconda. Nel frattempo dalla parte opposta sono arrivati altri manifestanti e c’è stato un lancio di uova contro le forze dell’ordine.
Ferito un agente – Un agente, non ancora chiaro se un poliziotto o un carabiniere, è stato condotto all’ospedale Maggiore di Bologna in codice 2, media gravità. L’agente è stato colpito da un oggetto al torace nella manifestazione contro l’adunata leghista, che vede sul ponte di Via Stalingrado.
Parapiglia in piazza Maggiore in corso d’intervento di Silvio Berlusconi. Una decina di persone, pare studenti, è venuto a contatto vicino a un portico con militanti presenti all’iniziativa di Matteo Salvini. C’è stata una zuffa con spintoni, poi il gruppetto è stato allontanato dal servizio d’ordine andando dietro al cordone di Polizia.
Salvini dal palco va all’attacco di Alfano definendolo addirittura “inutile e cretino”. Non si fa attendere la replica del ministro dell’Interno: “Salvini è solo un incolto quaquaraquà”. Intanto interviene anche il ministro Maria Elena Boschi: “Il Paese vuol correre, non essere bloccato”.
Le parole di Salvini – “Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te”. Così Matteo Salvini si è rivolto dal palco di Bologna al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Salvini ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai membri delle “Forze dell’ordine feriti dai centri sociali che sgombereremo col sorriso uno per uno. Dopo i campi rom, i centri sociali”.
La replica di Alfano – Matteo Salvini “non è un piccolo uomo o un ominicchio, ma un quaquaraquà incolto e ignorante cui nessun paese al mondo affiderebbe neanche la delega alle zanzare”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervistato a ‘L’Arena’ su Rai 1. Il ministro va anche all’attacco dell’ex Cav: “Andare a 80 anni a farsi fischiare da questa gente è una cosa molto triste. Salvini è diventato il suo diretto superiore”. Berlusconi, che “ha fatto malissimo ad andare lì” alla manifestazione di Bologna. “La macchina – aggiunge – la guida Salvini”.
La manifestazione di Bologna, ha sottolineato Salvini, “non è un ritorno al passato, al ’94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica”. “La leadership – ha aggiunto Salvini – la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata”.
BERLUSCONI: INSIEME VINCEREMO COL 40%. GRILLO? E’ COME HITLER
“Questo è un giorno importante per il futuro dell’Italia”, ha detto Berlusconi dal palco in piazza Maggiore. Sono felice di essere qui con gli amici degli ultimi 20 anni. Con Matteo, Giorgia e Silvio non ce ne sarà per nessuno. Vedete, oggi i sondaggi dicono che Renzi dai primi giorni di gennaio è sceso di 10 punti dal 41 al 30,5 come apprezzamento personale. Salvini è salito al 26,7. Giorgia Meloni è addirittura al 16% e miracolosamente Silvio Berlusconi dopo tre anni di assenza da piazze e tv è ancora al 25%. Sommati questi nostri tre numeri e paragonateli a quelli dei Renzi e del suo Pd. Con noi in campo non hanno nessuna possibilità“.

Un gruppo di militanti reggiani di Forza Italia a Bologna
“Sono commosso, perché torno davanti alla nostra gente, in questa bella piazza, dopo tre lunghi anni di assenza dove sono stato impedito nel comunicare, consegnato ai servizi sociali, tre anni in cui hanno tolto di mezzo uno dei leader dell’Italia moderata e del centrodestra“, ha aggiunto Berlusconi, ricordando la condanna nel processo Ruby, “Sono qui perché ha vinto il mio senso di responsabilità, amici e assistenti mi hanno suggerito di fare un passo fuori dalla politica ma io non me la sento perché il mio senso dello Stato mi impone di restare in campo per salvare l’italia da un destino confuso e negativo. Siamo al terzo governo non eletto dal popolo“.
Nuovo attacco, quindi, alla riforma della legge elettorale: “Renzi che non è stato mai eletto, cambia in suo favore la legge elettorale ed ha l’ardire di cambiare la Costituzione, costruendo un sistema con un’unica camera che fa le leggi, un solo partito con il 55% dei deputati, un partito che avrà un solo duce e sarà questo signore mai eletto. Un pericolo grave perchè già non siamo più una vera democrazia, ma quello sarebbe un regime“.
L’ex premier non ha risparmiato nemmeno Beppe Grillo: “Consegnare l’Italia a Grillo e alla sua banda di balordi sarebbe una tragedia: per questo il centrodestra deve tornare unito. Sarebbe una tragedia consegnare l’Italia ad un signore nei cui discorsi ho individuato molti passaggi identici a quelli di Hitler nel ’32 e nel ’33”
.Meloni al governo, si dimetta sia coerente – “Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c’è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa”. Così Giorgia Meloni, dal palco della Lega Nord a Bologna.
8/11/2015 – E’ una grande manifestazione quella di Bologna con Salvini, Berlusconi e Giorgia Meloni: come nelle previsioni, sono decine di migliaia di persone accorse da tutto il Nord nonostante i sabotaggi alla rete ferroviaria. Si è scatenata l’anima violenta dei centri sociali, che hanno occupato via Stalingradoe hanno sfondato il cordone della polizia: scontri e tafferugli proprio mentre è cominciato il comizio in piazza Maggiore.

8/11/2015 – Gli estremisti di sinistra hanno deciso di creare un clima incandescente intorno alla manifestazione nazionale del centro destra indetta dalla Lega Nord (“LIBERIAMOCI E RIPARTIAMO”) oggi a Bologna -piazza Maggiore ore 12 – alla quale partecipano insieme Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni per ricompattare i moderati dopo intorno un lungo periodo di divisioni. Non solo con le tre manifestazioni antagoniste nella città capoluogo dell’Emilia cosiddetta “rossa”, ma ora anche con veri e propri attentati.
Nella notte è stato dato fuoco ad alcuni cavi della trasmissione dati per la gestione del traffico ferroviario del capoluogo emiliano. Lasciate anche scritte anti-razziste: “8/10, sabotare un mondo di razzisti e di frontiere“. Il commenbtio a caldo di Matteo Salvini, che su twitter ha augurato una “buona , anzi splendida domenica” ai suoi militanti: “Delinquenti in galera”.
Il risultato del sabotaggio è che A PARTIRE dalle quattro di questa notte si sono verificati forti rallentamenti sulle linee, in particolare nei collegamenti con Milano, da cui è previsto il maggior afflusso di partecipanti. La Lega Nord annuncia una manifestazione con decine di migliaia di persone (c’è chi azzarda i centomila) e negli ultimi giorni – quando vi è stata la certezza definitiva della presenza dei tre leader sul parco di piazza Maggiore – tutta l’area del centro destra si è mobilitata nella regione e nel Nord Italia.
Verso Bologna affluiscono centinaia di pullman e anche alcuni treni speciali, Sono previste intere carovane di macchine, mentre migliaia di partecipanti hanno scelto di partire di buon’ora con i treni di linea.
Piazza maggiore è blindata. Imponente lo spiegamento di forze di polizia, con la piazza e gli accessi principali presidiati fin da ieri. Intorno alla manifestazione è stato istituito un cordone di sicurezza di 700 metri.
Dalle ore 8.30 sono cominciati ad arrivare i primi militanti, sul lato opposto al palco, montato di fronte al palazzo comunale, gli stand della Lega con bandiere e gadget, compresi degli occhiali di plastica con la scritta ‘I love ruspa’.

(fonte: ansa.it)
Con la piazza di oggi “finisce una stagione per un percorso comune che non sia solo di vertice”, spiega Giovanni Toti, tra i mediatori più assidui, assieme Roberto Maroni, per permettere la partecipazione di Berlusconi. L’ex premier parlerà dopo Meloni e prima di Salvini. Terrà un discorso breve, in cui toccherà, attaccando, la manovra e le politiche migratorie, oltre alla necessità di risaldare i rapporti con Vladimir Putin che dell’ex premier è storico alleato.
Ad ascoltare, una platea in gran parte leghista ma con una forte partecipazione azzurra e che, prima dei big, vedrà passare sul palco diversi esponenti delle categorie, dai medici ai poliziotti, dagli esodati agli studenti.
Mobilitati 600 poliziotti per per tenere a bada chi vorrebbe assaltare la piazza . Salvini appare tutt’altro che preoccupato. “Finalmente l’opposizione si compatta e qualcuno sta preparando il dopo Renzi, e non sono i grillini”, ha detto a Cinisello Balsamo, dove ha distribuito benzina scontata protestando “contro lo Stato ladro” , tra le contestazioni dei centri sociali.
LA PARTECIPAZIONE DA REGGIO EMILIA
7/11/2015 . Da Reggio Emilia partono tre pullman dalla sede della Lega Nord, appuntamento alle 9,30, ma molte persone – compresi il gruppo di Frateli d’Italia – hanno scelto i treni. Forza Italia ha dovuto aggiungere pulmini Transit e auto da tutta la provincia al pullman organizzato da Reggio Emilia, con appuntamento per la partenza alle 9,15 di domenica mattina nel parcheggio di via Cecati. rientro previsto intorno alle 16. anche in questo modo, gli azzurri reggiani vogliono far sapere che sono per l’unione delle forze moderate.
“Saremo in piazza Maggiore a Bologna con i leader del centrodestra per manifestare la nostra opposizione unita al governo Renzi del centrosinistra – dichiarano il capogruppo Giuseppe Pagliani e Gianluca Nicolini, coordinatore di Forza Italia – ormai appeso al voto di qualche decina di parlamentari transfughi eletti con il centrodestra e finiti a fare da stampella ad un Governo che nessuno ha eletto. Nella piazza “rossa” simbolo del malgoverno della sinistra italiana potremo far sentire la nostra voce e dimostrare che l’unica strada per scalzare chi ci governa attualmente è unire tutte le forze moderate del centrodestra italiano”.