Insulto al vescovo, Pagliani torna alla carica vs De Lucia: “E’ moralmente incompatibile con Sala del Tricolore”

6/10/2015 – Non si placa la polemica nei confronti del consigliere comunale del Pd di Reggio Emilia, Dario De Lucia, per la sua sparata su Facebook secondo cui, a proposito di teoria “gender” e unioni gay,  il vescovo Camisasca sarebbe un “propagatore di odio” al pari del Forum delle Famiglie e delle Sentinelle in Piedi. Il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Pagliani è tornato la carica chiedendo di fattole dimissioni di De Lucia: la permanenza del consigliere sarebbe “moralmente incompatibile” con un consesso democratico come Sala del Tricolore.

Giuseppe Pagliani

Giuseppe Pagliani

Forza Italia ha presentato mercoledì una mozione di censura in consiglio comunale nei confronti di De Lucia, e questi ha replicato in modo sprezzante: “E’ fantastico che forza Italia di Reggio Emilia, quelli che stanno nel partito con a capo Silvio Berlusconi e sono capeggiati da un indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in Sala del Tricolore, vengano a darmi lezioni di moralità”.

Da qui la reazioni di Pagliani, che definisce “penosa” la risposta di Dario De Lucia: “Sfruttare un caso di palese malagiustizia per colpire un avversario politico – afferma in una nota diffusa alla stampa – delinea la miseria degli argomenti del consigliere De Lucia”. L’esponente azzurro ricorda come “la decisione del Tribunale della Libertà di Bologna, che forse il consigliere De Lucia nemmeno ha letto, ha stabilito la completa estraneità del sottoscritto agli eventi oggetto dell’indagine (l’inchiesta Aemilia, ndr) ; peraltro tale ordinanza è definitivamente passata in giudicato in quanto nessuno ha presentato ricorso contro di essa, confermando in pieno la grave ingiustizia da me subita.

Rimane da censurare- aggiunge Pagliani –  l’offesa protratta e priva di scuse che ha raggiunto il suo apice nella definizione di “propagatori di odio” nei confronti della maggiore autorità religiosa della nostra Provincia; condizione questa incompatibile moralmente con la permanenza dello stesso De Lucia in un consesso rispettoso e democratico quale è quello di Sala del Tricolore”. 

Mimmo Spadoni e Dario De Lucia (a destra)

Dario De Lucia (a destra col pugno chiuso) insieme al cattolico adulto Mimmo Spadoni

Andrea Capelli

Andrea Capelli

Ieri il segretario politico dell’Unione comunale del Pd reggiano, Mauro Vicini, ha stigmatizzato a nome del partito  le affermazioni di De Lucia nei confronti del vescovo di Reggio: “E inaccettabile che il confronto e la polemica scadano in argomentazioni offensive verso sua Eccellenza il Vescovo di Reggio e Guastalla Monsignor Massimo Camisasca – ha scritto Vicini –  Il Partito Democratico della città di Reggio stigmatizza le dichiarazioni che il consigliere Dario De Lucia ha rivolto al Vescovo Massimo Camisasca e comunica che le stesse non sono rappresentative del gruppo Pd in consiglio comunale”. Ma anche dopo questa presa di distanza, il consigliere non è tornato sui suoi passi, come molti si aspettavano: niente scuse al vescovo. La rottura col Pd è evidente, ora la parola al gruppo di Sala del Tricolore, e in particolare al capogruppo Andrea Capelli, che non può più stare zitto.

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Una risposta a 1

  1. stefano Rispondi

    16/10/2015 alle 09:26

    noi stavamo stiamo e sempre staremo QUI di casa………

    Bruceremo le chiese e gli altari
    bruceremo i palazzi e le regge
    con le budella dell’ultimo prete
    impiccheremo il papa re

    Rivoluzione sia,
    guerra alla società
    piuttosto che vivere così
    meglio morire per la libertà.

    E il Vaticano brucerà
    e il Vaticano brucera
    e il Vaticano brucerà
    con dentro il papa!

    E se il governo si opporrà
    e se il governo si opporrà
    e se il governo si opporrà
    rivoluzione!

    Rivoluzione sia
    guerra alla società – la società
    piuttosto che vivere così
    meglio morire per la libertà

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