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Legalità: il prefetto Antonella De Miro cittadina onoraria di Reggio Emilia. Voto unanime del consiglio comunale

26/5/2015 – Il prefetto Antonella De Miro sarà cittadina onoraria di Reggio Emilia. Lo ha deliberato il consiglio comunale all’unanimità, con 32 voti favorevoli: il voto è avvenuto, significativamente, alla vigilia dell’udienza preliminare del processo Aemilia, contro la ndrangheta nel reggiano, che si aprirà mercoledì 28 ottobre a Bologna.

Tutti i gruppi e il sindaco Vecchi hanno esaltato il ruolo della De Miro nella difesa della legalità e nella lotta alla penetrazione delle mafie nel tessuto economico e sociale reggiano. La sua strategia delle interdittive antimafia ha contribuito in modo decisivo a creare una nuova consapevolezza sul livello di pericolosità raggiunto dalla ndrangheta nel reggiano. Nei cinque anni in cui è stata prefetto di Reggio Emilia, dal settembre 2009 al settembre2014, Antonella De Miro – oggi prefetto di Perugia – ha lasciato un’impronta indelebile sul piano istituzionale e culturale.
E non solo a Reggio: il suo esempio, di lotta alle infiltrazione con un uso massiccio dei provvedimenti di tipo amministrativo, ora è seguito da molti.

 

Il prefetto Antonella De Miro

Il prefetto Antonella De Miro

In un momento in cui la distanza tra i cittadini e le Istituzioni si fa sempre più alta – si legge nelle motivazioni  della cittadinanza onoraria – il prefetto De Miro ha saputo interpretare il proprio ruolo in modo attivo e aperto, creando fortissime sinergie e solide relazioni con il territorio, i cittadini e le Istituzioni. In questo ambito si è distinta, con le proprie azioni, nella prevenzione e nell’assiduo contrasto alle infiltrazioni mafiose, divenendo per tutta la collettività, un esempio”.
Durante la sua permanenza a Reggio, infatti, il prefetto De Miro si è distinta per “l’assidua e puntuale lotta” alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio, in particolare negli appalti di forniture e servizi, instaurando sinergie e intese con gli enti locali che hanno poi permesso di mettere a punto nuove strategie di lotta.
“L’azione del prefetto ha inoltre permesso la stipula di 36 protocolli di legalità volti ad estendere i controlli sugli appalti e subappalti sotto soglia nonché su tutte le attività di filiera, arrivando ad emettere numerose interdittive antimafia. E’ stata inoltre fondamentale nel quadro di importanti indagini tuttora in corso sul territorio reggiano, che hanno anche portato all’arresto di personaggi e imprenditori legati alla criminalità organizzata”.

LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO LUCA VECCHI

Sono particolarmente felice di poter invitare a Reggio Emilia il Prefetto Antonella De Miro, nuova cittadina onoraria dopo il voto favorevole e – soprattutto – unanime del Consiglio Comunale, come avevo auspicato alcuni mesi or sono quando avanzai la proposta a tutte le forze politiche che siedono in Sala del Tricolore.

 Questo è il giusto e doveroso riconoscimento a una donna dello Stato, delle istituzioni, che col suo operato ha contribuito in modo determinante a lasciare un segno, ad aprire una fase nuova nella lotta alla criminalità organizzata a Reggio. Credo che al Prefetto De Miro vada riconosciuto un rapporto molto stretto con la città, che l’ha ascoltata e seguita, un rapporto fecondo che ha portato a grandi risultati. Il suo modo di lavorare intervenendo in modo preventivo contro le mafie ha accresciuto il livello di consapevolezza della sfida che Reggio aveva davanti a sé; una sfida che le istituzioni tutte e gli enti locali hanno colto coi fatti, avviando un’intensa azione interistituzionale che prosegue quotidianamente nel presente, strumento prezioso attraverso il quale si ha l’occasione di fare sempre di più la propria parte.

Quella contro i clan è una battaglia che non è mai vinta una volta per sempre e ancora oggi col Prefetto dott. Raffaele Ruberto lo sforzo e la collaborazione sono massimi, in questa direzione.

Le azioni che questa Amministrazione comunale ha concretizzato soltanto negli ultimi dieci mesi, da quando l’inchiesta Aemilia è decollata, sono state molte e ritengo doveroso citarne almeno alcune, con l’esplicito scopo di testimoniare la necessità che ognuno di noi, per la propria parte di competenza, mantenga la guardia alta.

 Come è noto il Comune di Reggio Emilia ha deciso ufficialmente di costituirsi parte civile nel processo Aemilia, mentre nelle stesse settimane in cui emergevano i fatti contestati qui si procedeva al sequestro di un maneggio abusivo a un sospettato di mafia.

Sul fonte della lotta alle Vlt siamo impegnati in una battaglia che, sapete, ci vede opposti in tribunale a controparti che presentano richieste di risarcimento da decine di milioni di euro. Nonostante ciò proseguiamo nell’opera di fortissima limitazione all’insediamento delle videolottery e abbiamo sequestrato un immobile che ospitava una sala scommesse abusiva.

Sul fronte urbanistico abbiamo puntato a verifiche antimafia subito, prima della convenzione urbanistica, su tutti i permessi a costruire, ed è stato siglato un patto coi professionisti del settore immobiliare contro gli abusi edilizi.  Con l’assessore Maramotti abbiamo firmato la carta di Avviso Pubblico e alcuni fra i loro migliori esperti hanno tenuto una serie di corsi a dipendenti e dirigenti dell’Amministrazione. Molto altro ci sarebbe da dire, dal lavoro nelle scuole a quello culturale realizzato tramite un cartellone di iniziative pubbliche, aperte a tutta la cittadinanza. Attendiamo dal Ministero il via libera a formalizzare, assieme alla Prefettura, un nuovo protocollo antimafia ancora più severo e rigido.

A giorni il processo Aemilia partirà: ritengo importante che gli sforzi messi in campo proseguano anche in futuro, in tutte le direzioni utili a riconfermare con fermezza il nostro sostegno alla legalità e alla giustizia, contro ogni tentativo della criminalità organizzata”. Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia

  MANGHI: “RICONOSCIMENTO IMPORTANTE E OPPORTUNO”

“Il conferimento della cittadinanza onoraria al prefetto Antonella De Miro è un riconoscimento importante e opportuno; al Consiglio comunale e al sindaco Luca Vecchi rivolgo convinto il mio plauso. Parliamo di una donna coraggiosa e servitrice dello Stato che tanti reggiani, e tanti primi cittadini, hanno avuto modo di apprezzare nei cinque anni trascorsi al vertice dell’Ufficio territoriale del Governo di Reggio Emilia.

Anni particolarmente difficili, non solo per la pesante crisi economica che ha colpito anche la nostra provincia con inevitabili conseguenze di ordine sociale, ma anche per le tante dure prove che la nostra comunità è stata chiamata ad affrontare. Dal terremoto del 2012 ai tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata, la nostra comunità ha sempre trovato nel prefetto De Miro un aiuto concreto, competente ed instancabile. In particolare, il contrasto alla criminalità organizzata qualifica De Miro come precorritrice delle sfide odierne e la sua forza e la sua determinazione valgono sicuramente la gratitudine e il riconoscimento oggi sancito”. Giammaria Manghi, Presidente della Provincia di Reggio Emilia

 

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