Reggio 1945: il crepuscolo della Rsi e il “mare di sangue” della guerra civile nell’ultimo libro di Luca Tadolini. Presentazione a Castelnovo Monti
6/10/2015 – Gli ultimi mesi della guerra e il tragico crepuscolo della Repubblica di Mussolini a Reggio Emilia. E’ il tema del libro “La Repubblica Sociale Italiana a Reggio Emilia – 1945 “, volume che conclude la quadrilogia di Luca Tadolini sulla storia della Rsi in quella che fu la provincia più fascista dell’Emilia, e dopo la Liberazione diventò la terra più rossa dell’Emilia rossa.
Il libro sarà presentato Sabato 10 OTTOBRE, alle ore 11, a Castelnovo Monti (Hotel Bismantova, via Roma 73.
Insieme all’autore Luca Tadolini interverrà Gianluca Marconi, già Sindaco del comune della Pietra. Modera l ‘incontro il giornalista Pierpaolo Cattozzi. Sarà possibile trattenersi a pranzo. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale Pietro e Marianna Azzolini e dal Centro Studi Italia.
L’ultima fatica di Tadolini è una ricostruzione “dall’altra parte”, e per questo particolarmente interessante, della fase terminale del conflitto e della guerra civile del reggiano, sempre comunque basata su una quantità impressionante di documentazioni. Il primo capitolo è dedicato all’eccidio compiuto il giorno di Capodanno dai partigiani a cà de Caroli e si conclude, l’ultimo ricostruisce “missione impossibile” dei fascisti: il tentativo fallito di raggiungere il “ridotto della Valtellina”, a guerra perduta.
Nel mezz, i capitoli dedicati all’eccidio della famiglia Cigarini a Codemondo, la battaglia di Fabbrico, la nuova rappresaglia tedesca a villa Bagno (“Un mare di sangue”) e il martirio di Mariaemma Ghidini e della famiglia Parmeggiani. Inoltre i rapporti col vescovo Brettoni, la controversa vicenda della difesa della centrale di Ligonchio, il martirio di Rolando Rivi, la visione del fascista Dante Torelli dell’emancipazione del proletariato, Romualdi a Reggio Emilia con l’ordine della ritirata, la battaglia del presidio Gnr di Montecchio (che si concluderà con l’eccidio di Cernaieto), l’esecuzione di massa a Castelnovo Sotto ,l’arrivo degli Alleati e le stragi partigiane in città.
Di particolare rilievo le petizioni (sinora inedite) delle famiglie di Civago e Cervarolo, i paesi martirizzati dalla divisione Goering, che denunciano “terrore, soprusi, minacce” da partigiani, e i documenti sull’ impronta socialistica del programma economico della Rsi.