Granata molli e privi di idee nel primo tempo in cui il Giana ha controllato chiudendo i varchi e ripartendo in contropiede sfruttando la verve di Gasbarroni. Reggiana migliore nella ripresa con una manovra più veloce e verticale vivacizzata, nel finale, dall’ingresso di Giannone che non è servito, però, a sbloccare il match. Nolè e Frascatore k.o. in dubbio per la trasferta di Mantova.
di Carlo Codazzi
La Reggiana non riesce più a vincere e coglie 1 misero punticino pareggiando 0-0 nel match casalingo contro l’Erminio Giana, squadra con un nome che è tutto un programma. In realtà, l’Erminio non ha un nome ridondante come il Real Madrid , ma è una formazione che in Lega Pro sa il fatto suo e va presa con le molle onde evitare brutti scivoloni.
I granata hanno giocato, si fa per dire, un pessimo primo tempo in cui hanno sofferto il pressing alto degli avversari abili a coprire bene il campo, ad intasare gli spazi e a ripartire in contropiede guidati dalla verve e dall’estro dell’esperto Gasbarroni. Le cose sono andate meglio per Angiulli e compagni nella ripresa quando la Regia ha alzato il ritmo e velocizzato la manovra ravvivata, negli ultimi 20’ dall’ingresso di Giannone.
Colombo ha schierato i suoi con il consueto 4-3-3 con Maltese regista affiancato, nella terra di mezzo, da Angiulli a sinistra e Bruccini a destra. In attacco Arma al centro con Nolè sul lato destro e Siega su quello sinistro. Sull’altro versante Giana disposta sul terreno di gioco da mister Albè con un prudente, ma solido 4-4-1-1 con Gasbarroni a svariare su tutto il fronte dell’attacco e Bruno davanti come punto di riferimento avanzato. Reggiana subito avanti con un tentativo di Maltese che ha calciato, dopo 1’30” di gioco, in diagonale con sfera a lato. Al 5’ Arma è stato atterrato poco fuori dall’area ospite quando stava involandosi verso la porta. Sugli sviluppi della conseguente punizione Bruccini ha imbeccato Nolè che, in area, in spaccata ha mandato la sfera tra le accoglienti braccia di Paleari. Dopo 2’ Angiulli ha sfiorato il palo con un diagonale, poi al 9’ è stato Nolè a mancare la deviazione in sforbiciata da buona posizione. Nel maldestro tentativo il 10 granata ha sentito tirare il quadricipite e lì è praticamente terminata la sua partita. Nolè è, infatti, stato sostituito da Colombo con il giovane Loi al 20’. Il primo tempo della Reggiana è sostanzialmente finito dopo 10’ perché il Giana si è svegliato ed ha iniziato ad osare mettendo in apprensione la retroguardia granata. Spanò ha avuto il suo daffare per sbrogliare un paio di pericolose situazione in area reggiana propiziate da Augello e Gasbarroni finchè, al 17’, la truppa di Colombo ha creato l’unica sua vera palla-goal della prima frazione grazie ad una combinazione Bruccini-Nolè-Mogos che ha messo il terzino granata davanti alla porta ospite, ma la perfetta uscita bassa di Paleari ha mandato in fumo l’occasione. Gli ospiti hanno chiuso alla perfezione gli spazi approfittando del ritmo basso di Bruccini e soci che mostravano imbarazzi evidenti in fase di impostazione con idee scarse e confuse. Sulle fasce Frascatore e Mogos hanno sì mostrato tempi di inserimento, ma zero attitudine a crossare palloni alti utili ad innescare Arma di nome, ma di fatto arma scarica perché di munizioni per poter sparare verso la porta avversaria non gliene arrivavano proprio. L’uscita di Nolè, rilevato da un Loi volitivo ma “fumoso”, ha peggiorato la sterilità offensiva della Regia. Sul fronte lombardo sempre pericoloso il “folletto” Gasbarroni ben assistito da Biraghi, Augello e Pinto. La Reggiana si è fatta vedere in avanti con un diagonale sporco finito out di Arma e una punizione a giro di poco alta di Frascatore.
Niente di che. Al 44’ Perilli ha parato in due tempi una botta dalla distanza di Bruno. 0-0 e tutti a prendere il thè.
Ci si aspettava una Reggiana più determinata in avvio di ripresa, ma è stato Gasbarroni a spaventare in due occasioni la difesa locale: al 46’ la conclusione a botta sicura, dopo un bello slalom, di destro del fantasista ospite è stata ribattuta da Sabotic, mentre al 53’ il 10 del Giana ha messo i brividi ai tifosi reggiani deviando in tuffo di testa, sotto misura, il pallone messo in mezzo da Augello spedendolo out di poco. A quel punto, finalmente, la reazione d’orgoglio dei granata che hanno creato l’occasione più importante del match: al minuto 59 Maltese (il migliore della Regia insieme ad Arma) ha lanciato lungo per Arma che ha controllato e, da circa 25 metri, ha calciato di collo destro colpendo l’incrocio dei pali. Mentre il 9 granata imprecava alla malasorte la sfera si è impennata per terminare sulla fronte di Siega che, con la porta spalancata, ha colpito molle permettendo a Paleari di bloccare la palla. Rachid Arma ha ripetuto le imprecazioni al 66’ quando, su assist di Siega, è scivolato proprio mentre gli si era aperto il varco giusto per calciare solitario davanti a Paleari. Al 67’ Colombo si è giocato la carta Giannone togliendo Angiulli. Siega è finito a giocare da interno sinistro con Giannone che si è piazzato sulla destra dell’attacco granata e Loi a sgambettare sul lato opposto. Sempre 4-3-3, quindi, per Colombo che ha cercato di dare estro alle giocate offensive dei suoi. Trascorsi 3’ dal suo ingresso in campo Giannone ha tirato fuori dal cilindro una sventola di sinistro che ha costretto Paleari alla deviazione in corner.
Sarà l’unico angolo del match (e questo particolare la dice lunga..). Con l’uscita di Gasbarroni, ormai alle corde dopo tanto svariare, si sono spente le velleità ospiti e il Giana si è solo preoccupato di contenere il forcing della Reggiana. Bella sgroppata di Siega al 78’ con pallone servito ad Arma che si è visto ribattere la conclusione alla disperata da Bonalumi. Era l’81’ quando Giannone ha ritardato un passaggio al limite dell’area ospite innescando una rapida transizione del Giana che ha costretto Perilli all’uscita di piede per anticipare Bruno. Un minuto dopo si è infortunato anche Frascatore che è stato rilevato da Bartolomei (ultimo, tormentato, acquisto granata) il cui ingresso ha costretto Siega a scalare addirittura nella posizione di esterno basso sinistro. Il tour in 3 diverse posizioni non ha frastornato Siega che ha fornito una buona spinta sulla fascia mancina nel finale di gara. L’ultimo sussulto (si fa per dire) al minuto 84 con una bomba di Bruccini dalla distanza ribattuta dalla difesa del Giana. Il Sig. Amabile ha concesso 4’ di recupero in cui non è accaduto nulla e l’incontro è così terminato con un niente di fatto. Nonostante il pari un po’ deludente la Curva Sud ha applaudito i giocatori granata andati a renderle omaggio.
Per mister Colombo molto lavoro in vista per ricaricare le pile ad un gruppo parso molle e demotivato come da ammissione dello stesso tecnico. Sabato a Mantova Giannone (rientrato stasera dopo l’infortunio patito il 9 agosto contro il Perugia in Coppa Italia) potrebbe entrare in gioco dal 1’, probabilmente, al posto di Nolè che mercoledì si sottoporrà ad una ecografia alla coscia destra che dovrà chiarire l’entità del suo guaio muscolare. Al “Martelli” , sabato prossimo (inizio match alle h. 20.30) ci sarà l’ex “Ciccio” Ruopolo ad aspettare i granata per compiere la sua vendetta. Un passo falso col Mantova spedirebbe la Reggiana dritta nel tunnel della crisi. Per evitare una caduta e rilanciarsi, Angiulli e soci dovranno alzare l’intensità di gioco e mister Colombo dovrà rivedere alcuni suoi convincimenti tattici per cercare d’innescare adeguatamente quell’Arma che sta là davanti che non vede l’ora di diventare letale.
TABELLINO
REGGIANA-ERMINIO GIANA 0-0
Reggiana: Perilli, Mogos, Frascatore (82’Bartolomei), Angiulli (67’Giannone), Spano’ Sabotic, Maltese, Bruccini, Arma, Nole’(21’ Loi), Siega. A disp: Rossini, Castellana Di Nicola, De Biasi, Parola, Ceccarelli, Danza, Rampi. All. Alberto Colombo.
Erminio Giana: Faleari, Perico , Solerio, Marotta, Polenghi (45’ Montesano), Bonalumi, Pinto (85’Rossini), Biraghi, Bruno, Gasbarroni (74’Cogliati), Augello. A disp. Sanchez, Sosio, Costa, Grauso, Sanzeni, Greselin, Capano, Romanini, Dini. All. Cesare Albè.
Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza
Assistenti: Galeotto di Rovigo, Sartori di Padova.
Note: angoli 1-0 per la Reggiana. Ammoniti: Polenghi (EG) al 5’, Pinto (EG) al 45’, Montesano (EG) al 68’.
Spettatori 4269 (2615 abbonati, 17 ospiti) Incasso spettatori paganti 9569,00 euro
CLASSIFICA GIRONE “A” LEGA PRO PRIME POSIZIONI
Bassano 10, Pavia 9, Padova e Erminio Giana 8, Feralpi Salò 7, Reggiana, Pordenone Cremonese, SudTirol 6.
DICHIARAZIONI DOPO MATCH
Molto seccato Alberto Colombo dopo il pareggio interno rimediato contro il Giana: “In questo momento abbiamo un sacco di problemi – ha attaccato senza fronzoli il mister – . Abbiamo problemi di testa e di gambe, la squadra è scollegata, eravamo sempre in ritardo sulle seconde palle e lasciavamo spazio per le ripartenze del Giana. Abbiamo palesato limiti di personalità nelle difficoltà che ci ha posto la gara, ognuno dei miei sembrava andare per conto suo. Nei momenti in cui abbiamo gestito con semplicità il match, muovendo palla da un lato all’altro del campo, siamo andati meglio. E questo è avvenuto nel secondo tempo. “ Colombo ha proseguito la sua severa analisi attaccando l’atteggiamento dei suoi giocatori: “Per quanto abbiamo mostrato faccio ammenda anch’io, ma qualcuno dei miei è meno motivato e meno “cattivo” dell’anno scorso. Siega? Vengo criticato perché insisto su di lui ma Siega è un giocatore che dà sempre tutto, a volte fa un po’ di confusione, ma dà sempre tutto alla squadra. Gli altri dovrebbero seguire il suo esempio. Mogos e Frascatore hanno sbagliato tanti cross? Si è vero che abbiamo avuto tante opportunità per mettere dentro la palla, ma non siamo mai riusciti a servire a dovere Arma che si è mosso molto bene e ha fatto molte sponde. Purtroppo, non serviamo a dovere il nostro centravanti ed in questo dobbiamo migliorare”. Dopo le accuse rivolte a buona parte della sua squadra il mister è entrato nei dettagli:” Il Giana si è schierato con un 4-4-2 compatto e noi davanti potevamo approfittare delle sponde di Arma per effettuare la rigiocata, ma non l’abbiamo mai fatto. Purtroppo di giocatori con il piede importante in Lega Pro se ne trovano di rado e noi oggi siamo partiti senza Giannone che aveva un minutaggio bassissimo nelle gambe. L’ho inserito anche in anticipo rispetto a quanto era nelle sue possibilità. Nel calcio avere delle idee di gioco è un fatto imprescindibile, ma se si è offuscati da una condizione atletica e mentale approssimativa si paga dazio. Là davanti in questo momento ho poche soluzioni. Mandando in campo Giannone ho voluto dare un segnale preciso alla squadra. A mio avviso – ha ribadito il Mister – non ci sono problemi gravi, ma i giocatori devono tornare con i piedi per terra e ritrovare cattiveria e determinazione. D’ora in poi mi aspetto una Reggiana affamata. Quando ritroveremo la fame e la cattiveria potremo parlare di obiettivi importanti.” Colombo ha risposto alle critiche per il mancato impiego di Danza e sullo schema di gioco adottato: “ Danza è leggerino in fase di non possesso e, considerando che noi siamo in un momento in cui non siamo sempre messi bene in campo e soffriamo le ripartenze avversarie, ho optato per un altro giocatore che mi da’ più copertura rispetto a lui. In futuro, quando giocheremo con un atteggiamento diverso, anche Danza potrà fare il suo. Mi chiedete di Siega trequartista dietro a Giannone e Arma? Si è una soluzione tattica possibile, ma ritengo che Siega abbia un futuro da terzino. Ha la spinta e i tempi di inserimento per svolgere quel ruolo. Non dimentichiamo che in questo momento anche Rampi non è pienamente recuperato ed io ho delle scelte obbligate nel fare la formazione. La sfida di sabato prossimo contro il Mantova con il duello a distanza tra Ruopolo e Arma? Per ora hanno segnato 2 gol ciascuno. Penso che “Ciccio” sarà molto arrabbiato nei confronti della Reggiana e darà il massimo. Spero che Arma sia stimolato dal confronto e che lo vinca lui. “
In sala stampa ha fatto capolino anche Cesare Albè che allena l’Erminio Giana da ben 22 anni! Una fedeltà che neanche il miglior marito ha verso la moglie. Albè ha strappato sorrisi con le sue battute scherzose e la sua allegria ha fatto da contralto alla preoccupazione mostrata in precedenza da Alberto Colombo. Albè ha difeso la Reggiana quasi fosse lui il tecnico dei granata: “ E’ difficile giocare contro di noi – ha spiegato – e non è semplice fare meglio di ciò che la Reggiana ha fatto stasera. Noi siamo una squadra che corre e ci siamo schierati con il 4-4-2 per togliere alla Reggiana la possibilità di verticalizzare. Ormai tutte le squadre giocano più o meno nello stesso modo e quando una formazione corre ed è messa bene in campo può mettere in difficoltà chiunque. Forse se la Reggiana avesse sbloccato il match l’andamento della gara poteva essere diverso. Noi abbiamo già un campionato di Lega Pro alle spalle, nel quale ci siamo salvati senza passare per i play out, e cerchiamo di fare quello che possiamo contro squadre importanti come quella granata che ha un grande pubblico, una grande storia e un grande stadio. Pensate – ha aggiunto divertito – ch miei giocatori si sono messi a farsi i selfie con lo stadio alle spalle non avendo mai giocato in una struttura del genere. Avrei fatto delle foto anch’io col cellulare, ma non sono capace”. Gli si è fatto notare che il Giana ha permesso alla Reggiana di tirare in porta soltanto 2 volte. “ Penso che se si schierano 4 difensori contro 3 attaccanti si crei la situazione più semplice per chi si deve difendere – la replica di Albè -. Noi abbiamo anche beneficiato della buona copertura dei nostri centrocampisti Biraghi, Augelli e Marotta che, a tratti, ha fatto il trequartista anche se non lo è. Siamo stati molto bravi in copertura, soprattutto nel primo tempo, mentre nella ripresa i granata ci hanno messo in difficoltà quando hanno alzato il ritmo e velocizzato la circolazione della palla. L’occasione di Gasbarroni? Lui in carriera la palla di testa non l’ha mai presa. In questa occasione a momenti segnava con il colpo di testa in tuffo e se l’avesse messa dentro così chiudevano il calcio – ha concluso sempre più divertito – ed io me ne sarei andato a casa”.
Alessandro Spanò: “Alla domanda se serva o meno un bagno di umiltà da parte di alcuni giocatori che hanno peccato di superficialità, come sembrerebbe aver lasciato intendere mister Colombo, il giocatore ha risposto: “Nessuna superficialità commessa da nessuno dei miei compagni anche se è normale che vi sia delusione per il comportamento di una squadra che punta in alto”. Proseguendo nella disanima ha aggiunto: “Dobbiamo capire perché non riusciamo ad andare alla conclusione facilmente. Soprattutto negli ultimi minuti avremmo dovuto creare più palle giocabili per Rachid”. Il centrale granata alla domanda sui nuovi terzini che hanno giocato molti palloni, ma non sono mai riusciti ad essere incisivi nel gioco ha replicato: “Dopo solo quattro partite non possiamo pretendere di avere gli stessi giocatori dell’anno scorso”. Al quesito se teme o meno l’ex Ruopolo, prossimo avversario col Mantova della Reggiana sabato prossimo, il difensore granata ha concluso: “Non temiamo Ruopolo perché lo conosciamo molto bene”.
Dario Maltese: “Oggi non è stato facile giocare contro una formazione che si chiudeva bene e ripartiva. Nel primo tempo abbiamo incontrato delle difficoltà, ma nella ripresa siamo andati meglio e siamo stati sfortunati in occasione della traversa di Arma in cui anche Nicholas (Siega ndr) non è stato fortunato nel tap in. Dobbiamo migliorare, ma non mi sembra che la situazione sia grave. Certo che nello spogliatoio c’era l’aria pesante ed eravamo tutti arrabbiati per il pareggio perché giocavamo in casa e dovevamo vincere”.