10/8/2015 – Ha puntato un coltello alla gola della moglie e ha tentato di soffocarla. Un marito violento è stato arrestato ieri dai Carabinieri di Correggio, ma a quanto si è appreso sarebbe dovuto finire in cella e allontanato dalla moglie molto prima: per più di dieci anni l’avrebbe picchiata e sottoposta a vessazioni di ogni genere.
Il calvario è finito quando ieri mattina è intervenuta la famiglia di lei, in particolare il fratello che ha accompagnato la donna disperata in caserma per la denuncia
Si parla in questa vicenda – una delle tante, troppe che in questi ultimi due anni hanno fatto emergere l’inferno nascosto in numerose famiglie – di sevizie psicologiche, insulti e soprattutto tante botte anche davanti ai figli minori.
Una gelosia ossessiva sarebbe alla base della ferocia dell’uomo, almeno in base ai contenuti definiti “raccapriccianti” della denuncia: le violenze andavano avanti da oltre 10 anni.
E ieri l’uomo, al culmine dell’ennesimo episodio, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona dai Carabinieri di Correggio, allertati dal fratello della vittima che ha condotto la donna in caserma.
E’ un operaio di 41 anni residente in un comune della Bassa reggiana (di cui non è stata resa nota la nazionalità), le cui attitudini violente si sarebbero manifestate dopo alcuni mesi dal matrimonio, celebrato nel gennaio 2003.
L’altra sera poco dopo le 23 l’episodio che ha fatto traboccare il vaso: ancora una volta in preda alla gelosia, ma certo abituato ad essere marito-padrone, ha cominciato ad offendere la moglie minacciandola di morte tanto da puntarle la lama di un coltello alla gola.
Quindi le botte con schiaffi e schiaffi al volto, eun tentativo di soffocamento.La donna è riuscita a svincolarsi dalla presa e si è rifiugiata in camera da letto: qui è stata raggiunta dal marito che ha continuato a prenderla a schiaffi e pugni. Quindi dopo aver chiuso tutte le finestre e la porta d’ingresso per evitare che la donna uscisse, lui andava a dormire nella camera delle bambine.
Al mattino poco dopo le 6, quando il marito è uscito la poveretta ha chiamato la madre e le ha raccontato tutto. Sul posto si precipitava il fratello che portava via di casa la sorella, accompagnandolas in caserma dove in lacrime ha raccontato l’ennesima e lastoria di dodici anni di vessazioni. Raccolta la denuncia ed effettuati i riscontri investigativi l’uomo, veniva rintracciato dai carabinieri che lo arrestavano per maltrattamenti in famiglia. Accusa a cui si aggiunge quella di sequestro di persona per aver chiuso in casa la donna in occasione dell’ultimo pestaggio.