Segnali di ripresa? Il numero degli indigenti è cresciuto del 10,5%

di Alessandro Bettelli Bettelli

18/8/2015 – Tu chiamali se vuoi (e soprattutto se devi fare propaganda) segnali di ripresa: stiamo parlando dei dati pubblicati nelle ultime settimane dalla Camera di commercio di Reggio e relativi al sensibile calo dei protesti (naturale e fisiologico in periodi di crisi) e all’aumento del numero delle assunzioni (8.190). E’ strano come nei resoconti sia  rimasto in ombra il dato, altrettanto cruciale, relativo al numero di coloro che abbandoneranno il posto di lavoro (8.410), portando in negativo il saldo occupazionale 2015 nella nostra provincia.

Del resto la vera piaga del nostro Paese è la grave crisi occupazionale, con la disoccupazione al 12,7% e superiore al 44% se parliamo di quella giovanile. Disoccupazione che determina la forte perdita del potere di acquisto delle famiglie e la pesante contrazione della domanda interna.

Basti pensare che, nel triennio 2012-2013-2014 i consumi delle famiglie sono diminuiti nella misura impressionante del -10,7%, pari, su scala nazionale, a circa 78 miliardi di euro.

povertà

Su scala locale, l’Ufficio statistica della Regione Emilia-Romagna, lo scorso mese, ha pubblicato un report sui consumi delle famiglie, dal titolo “Nel 2014 povertà relativa stabile anche in Emilia-Romagna”.

Un’acrobazia linguistica in cui il termine “stabile” (per carità, verissimo) tenta di adombrare il vero dato che emerge dai grafici: per quanto messi meglio di altre regioni (e ci mancherebbe, considerando che sino a poco tempo fa eravamo tra le locomotive dell’Italia, anzi dell’Europa), le famiglie emiliano-romagnole dal 2008 a oggi hanno tagliato del 15,2% i consumi. Solo nell’ultimo triennio di circa l’8%.

poverta2

Si è infatti passati da una spesa media di quasi 3.400 euro mensili di 7 anni fa ai 2.880 del 2014. Certo, il dato 2014 è sui valori di quell’anno dell’anno precedente, ma questo non fa confermare uno stato di crisi perdurante. Una crisi che, anzi, sul fronte delle famiglie continua a mietere vittime: basti considerare il dato sull’incidenza della povertà è salito dal 3,8% del 2013 al 4,2% del 2014, con un incremento del 10,5% del numero degli indigenti.

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Una risposta a 1

  1. Ripresa per il K. Rispondi

    20/08/2015 alle 11:19

    In questa società ta ta tutti si riprendono per il K.
    I gusti sono gusti disse un tale mangiando la sua M.

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