25/8/2015 – Alla fine è scattato il contrordine: a partire da oggi i richiedenti asilo non lavoreranno più gratis alla Festa provinciale del Pd del Campovolo.
E’ stato Marco Aicardi, coordinatore del centro di accoglienza straordinaria per la cooperativa Dimora d’Abramo, ad annunciare il ritiro dei trenta profughi impegnati sino a ieri come “volontari” a Festareggio. A quanto si è capito, è stata la Prefettura di Reggio Emilia a imporre lo stop al “progetto”.
“E’ una decisione – riferisce Aicardi – assunta insieme alla prefettura di Reggio Emilia, che resta il nostro punto di riferimento per tutti i temi legati alla accoglienza e all’assistenza ai profughi, maturata a seguito delle polemiche suscitate da una vicenda che a mio avviso non meritava tanto clamore, essendo caratterizzata da assoluta correttezza e trasparenza”.
“Questo – prosegue Aicardi – vale anche per i pasti consumati dai profughi impegnati nel volontariato a “Festareggio”, dei quali non sarà chiesto alcun rimborso, come è del resto accaduto in altre occasioni simili”. “Proprio a fronte di questa trasparenza – aggiunge Aicardi – non posso che esprimere sorpresa e rammarico per come è stata trattata una vicenda che vede alcuni profughi impegnati nel volontariato in un luogo che hanno liberamente scelto, così come liberamente scelgono di impegnarsi in altre realtà associative senza alcuno scandalo, ma con apprezzamento di un lavoro (e anche in questo caso sono ben accolti e sono stati ben lieti di impegnarsi) che ne consente l’integrazione ed evita la creazione di ghetti in cui passivamente si attende un permesso di soggiorno o, peggio, crescono rancori verso le comunità ospitanti”.
25/8/2015 – Come un gatto col sorcio in bocca, il segretario provinciale della Lega Nord di Gian Luca Vinci esprime soddisfazione per lo stop ai profughi volontari a Festa Reggio, e nel contempo annuncia una lettera al Prefetto di Reggio Emilia, Raffaele Ruberto, per ottenere “chiarimenti circa le modalità di affidamento, le possibilità di lavoro, i costi per lo Stato ed il dichiarato risparmio per le casse dello Stato in caso di utilizzo di tali “profughi” in particolare per i 4 giorni di servizio prestato presso “FestaReggio”.
“Dopo la presentazione giovedì scorso di un Esposto alla Direzione Territoriale del Lavoro ed all’Ausl di Reggio Emilia – scrive Vinci – seguito nella giornata di ieri dal deposito di una Denuncia presso la Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ai quali non sono seguite le spiegazioni più volte richieste dalla Lega Nord al Segretario Provinciale del PD ed alle Cooperative Sociali che ospitano i 30 “profughi”, oggi a sorpresa, si apprende la decisione della Cooperativa Sociale Dimora d’Abramo di sospendere il servizio di questi 30 “volontari” con l’intento dichiarato di per far cessare le polemiche riprese più volte dalla stampa nazionale, riprese anche ieri da Il Fatto Quotidiano Online e sfociate ieri sera in due interventi di nostri esponenti, uno di Massimiliano Fedriga su La7 ed uno di Lucia Borgonzoni su Rete4”.
Tuttavia “le domande sollevate dalla Lega Nord circa la regolarità del loro impiego, l’ammontare di contributi statali destinati agli stessi e l’eventuale risparmio per lo Stato dichiarato dal Segretario Provinciale del PD Andrea Costa” non hanno ancora avuto risposta: “Per tale motivo – aggiunge Vinci – pur apprezzando la sospensione del servizio presso la Festa Provinciale dell’Unità “FestaReggio”, la Lega Nord invierà oggi al Prefetto di Reggio Emilia una richiesta di chiarimenti circa le modalità di affidamento, le possibilità di lavoro, i costi per lo Stato ed il dichiarato risparmio per le casse dello Stato in caso di utilizzo di tali “profughi” in particolare per i 4 giorni di servizio prestato presso “FestaReggio”, infatti serve in ogni caso fare chiarezza su quanto affermato dal Segretario Provinciale del PD e su questa improvvisa e per noi inspiegabile retromarcia”.