28/8/2015 – Una tragedia terribile ha colpito una famiglia di San Martino in Rio. Questa mattina un bambino di due anni è morto nel reparto di Rianimazione del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia: era arrivato al Pronto Soccorso in gravi condizioni la sera di mercoledì dopo aver ingerito una dose di liquido caustico per lavastoviglie. Ne ha dato notizia la direzione dell’Arcispedale reggiano: il decesso è sopraggiunto “a seguito di improvvise complicanze cardiache insorte nella giornata di ieri e irreversibilmente peggiorate nella notte”.
“La Direzione, in accordo con i professionisti, ha disposto il riscontro diagnostico per accertare le cause del decesso – scrive il S. Maria Nuova – Ai genitori e a tutta la famiglia, la Direzione generale e i professionisti che hanno prestato assistenza in questa tragica circostanza porgono le più sentite e commosse condoglianze per il gravissimo lutto”.
A quanto si è appreso, la tragedia è avvenuta nel bar dei nonni del paese, dove il bimbo si trovava con i genitori. Sfuggito per un istante al loro controllo, ha ingerito il brillantante. Arrivato in ospedali in condizioni preoccupanti, nella giornata ieri sembra che la situazione fosse sotto controllo. Questa notte invece l’attacco cardiaco che lo ha portato alla morte.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che è tornato a chiedere chiusure di sicurezza a prova di bambino per i prodotti a rischio: “Gli incidenti domestici rappresentano la prima causa di morte e di invalidità tra i bambini e gli adolescenti e in Italia si fa ancora poco sul fronte della prevenzione. Dopo l’ennesima tragedia – ha dichiarato Rienzi – chiediamo una normativa che obblighi le aziende a dotare di chiusure con dispositivi di sicurezza le confezioni di quei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei bambini, al pari di quanto già avviene con i farmaci. Si tratta di detersivi, detergenti, prodotti da giardinaggio e, più in generale, di beni contenenti sostanze chimiche le quali, se ingeriti dai bambini, possono determinarne la morte”.