28/8/2015 – Le segnalazioni riferivano di una cospicua attività di spaccio compiuta sia in casa sia nelle strade del quartiere, da parte di una donna la cui attività di compravendita richiamava un cospicuo numero di tossicodipendenti, con conseguente degrado nella zona come testimoniato anche dall’abbandono in strada di parecchie siringe usate. Per questo motivo i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia si sono muniti di Mountain Bike e per giorni hanno pattugliato la zona sino al tardo pomeriggio di ieri, quando l’attenzione dei “carabinieri ciclisti” è stata attirata da uno dei tanti giovani tossicodipendenti, notati nei giorni scorsi, che dopo aver parlato animatamente al cellulare ed essersi guardato attorno con circospezione è stato avvicinato dalla spacciatrice, dalla quale ha ricevuto un involucro, in cambio naturalmente dei soldi. Prima i militari hanno fermato il ragazzo che aveva comprato una dose di eroina, poi hanno bloccato la donna, una 40enne sarda di San Gavino Monreale, trovata in possesso di 40 euro.
In casa sua i carabinieri hanno parecchie dosi di eroina già confezionate, per un totale di 10 grammi, nascoste in un materasso. Lo stupefacente veniva sequestrato unitamente ad un bilancino di precisionee a un telefono cellulare con cui la pusher teneva i rapporti con i clienti. Questa mattina la donna comparsa davanti al tribunale di Reggio Emilia ha patteggiato la pena a 10 mesi di reclusione 2000 euro di multa con il beneficio della sospensione della pena.