26/4/2015 – Nuovo attacco alla Dimora d’Abramo, al Pd e al Comune di Reggio per l’affaire dei trenta richiedenti asilo mandati a lavorare gratis a FestaReggio. Dopo gli esposti della Lega Nord, l’ultimo dei quali alla Procura della Repubblica – che hanno indotto la Prefettura a intervenire e a far ritirare i migranti dal Campovolo – oggi è la volta di due denunce del Movimento Cinque Stelle all’Autorità anti-corruzione (Anac) e alla Procura della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna. Sono firmati dal consigliere comunale di Reggio Emilia Ivan Cantamessi e dalla deputata Maria Edera Spadoni.
I Cinquestelle contestano principalmente l’affidamento diretto e non con gara della gestione profughi da parte del Comune di Reggio alla coop sociale Dimora d’Abramo ( e denunciano un presunto danno erariale, derivante dagli utili realizzati
dalla Dimora D’Abramo attraverso la gestione di denaro pubblico.
Intanto la Procura della Repubblica di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo a seguito della denuncia presentata da Davide Curti della Lega Nord, con l’assistenza dell’avvocato Vinci, segretario provinciale del Carroccio. Il procuratore Grandinetti ha affidato il fascicolo al sostituto Maria Rita Pantani.
“ALLA COMMISSIONE NAZIONALE ANTICORRUZIONE
Esposto/segnalazione
I sottoscritti Ivan Cantamessi, nato a
Reggio Emilia il 9 giugno 1981, residente in via Vincenzo
Monti 14 a Reggio Emilia (RE) in qualità di consigliere comunale di Reggio Emilia per il Movimento
5 Stelle e Maria Edera Spadoni, nata a Reggio Emilia il 28 luglio 1979, residente in via Roma 25 a
Reggio milia (RE), in qualità di deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle,
ESPONGONO QUANTO SEGUE:
1) con il presente esposto
‐segnalazione si intende sottoporre all’attenzione dell’Autorità Nazionale
Anticorruzione i fatti di seguito riportati, allo scopo di consentire la verifica dell’eventuale
sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la
corretta gestione delle risorse pubbliche.
2) I rapporti tra Comune di Reggio Emilia e la “Dimora d’Abramo Cooperativa Sociale” e di
solidarietà Soc. Coop. Va. a R.L. alla quale è stato affidato direttamente tramite determina
dirigenziale 113/2014 del 21/0/2014 la gestione del progetto SPRAR per il triennio 2014/2016 per
l’accoglienza dei profughi richiedenti asilo.
3) Il progetto SPRAR ha un corrispettivo massimo presunto che ammonta a € 1.065.189,03 per
l’intera durata della convenzione triennale (€ 355.063,01 annui) IVA esente e, nonostante questi
importi è stato fatto un affidamento diretto anziché procedere ad un bando di gara pubblico.
4) Oltre a quanto previsto come finanziamento da parte Ministeriale, il Comune di Reggio dovrà
contribuire al progetto con una quota di cofinanziamento del 20,33% pari a 216.552,93 €.
5) Il Comune di Reggio Emilia mette inoltre a disposizione a titolo gratuito diversi alloggi di
proprietà della stessa Amministrazione Comunale.
6) Due dei soci della cooperativa Dimora d’Abramo, e nello specifico don Daniele Simonazzi e don
Eugenio Morlini hanno votato contro il bilancio 2014 della cooperativa in quanto la cooperativa ha
provveduto a spartire tra i soci della medesima i profitti dell’anno 2014, nonostante nell’oggetto
sociale della cooperativa depositato alla CCIAA sia riportato che si propone di svolgere un’attività
“organizzata e senza fini di lucro”
, profitti derivanti dall’attività di accoglienza dei profughi.
7) Come Autorità Nazionale Anticorruzione avete già analizzato diverse casi analoghi e nello
specifico avete riscontrato la violazione della normativa vigente e nello specifico dell’art. 27 del D.
Lgs. 163/2006 e di quanto riportato all’Allegato II B della medesima legge ed in particolare nei casi:
1. Comunicazione A.N.A.C. del 23/06/2015 con protocollo
0079909 inoltrata al comune di
Ferrara nei confronti del Comune stesso e della Cooperativa Camelot e in cui l’Autorità
stessa scrive che
“…Ciò in quanto I‘esistenza di uno stato emergenziale ed il conferimento di
specifiche deroghe alla vigente normativa in materia di contratti pubblici non può, comunque,
ritenersi tale da giustificare un affidamento diretto in assenza di uno dei necessari presupposti
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previsti dalla normativa nazionale (attualmente fissati dall’art. 57 del codice dei contratti) e
comunitaria, residuando, in ogni caso, la prescrizione generale che impone I ‘esercizio delle deroghe
commissariali nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e della normativa
comunitaria, richiamati dall’art. 2 del codice dei contratti (libera concorrenza, parità di trattamento,
non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità)
.” ;
2.
Delibera dell’A.N.A.C. numero CP‐ 7 del 30 settembre 2014 nei confronti del Comune di
Chiaramonte Gulfi (RG) il quale aveva proceduto all’affidamento diretto della
gestione dei
servizi di accoglienza, integrazione e tutela per richiedenti protezione internazionale –
Progetto S.P.R.A.R. . Nelle considerazioni finali del consiglio si legge che “
…ritiene che
l’aggiudicazione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela per i richiedenti protezione
internazionale alla cooperativa sociale Nostra Signora di Gulfi da parte del Comune di
Chiaramonte Gulfi sia avvenuto in difformità dalle norme che regolano l’affidamento dei
servizi sociali di cui all’Allegato II B dell’art. 27 del d.lgs. n. 163/2006;
ritiene, dunque, che l’individuazione di un soggetto privato cui affidare lo svolgimento dei
servizi in discussione, laddove sia previsto l’utilizzo di risorse pubbliche, debba essere
effettuata, anche nell’ambito dei progetti SPRAR, mediante il ricorso ad un confronto
concorrenziale nel rispetto dei principi generali di cui al citato art. 27;…”
.
TUTTO CIO’ ESPOSTO
CHIEDIAMO
che l’Associazione Nazionale Anticorruzione, con la propria funzione e capacità di controllo e
vigilanza, verifichi l’effettiva violazione della normativa vigente ed in particolare del D.Lgs
163/2006 da parte della Giunta di Reggio Emilia in merito all’affidamento diretto del Progetto
SPRAR, ne dia relazione al Parlamento e agli enti pubblici coinvolti come previsto dalla legge
stessa, e prenda ogni provvedimento di legge e del caso di sua competenza.
***
Allegati menzionati:
1. Determina dirigenziale 113/2014 del 21/0/2014;
2. Comunicazione dell’A.N.A.C. del 23/06/2015 con protocollo
0079909 inoltrata al comune di
Ferrara;
3. Delibera dell’A.N.A.C. numero CP
‐ 7 del 30 settembre 2014 nei confronti del Comune di
Chiaramonte Gulfi (RG);
4. Visura camerale della cooperativa Dimora d’Abramo
5. Articolo del 25/08/2015 del Resto del Carlino di Reggio Emilia;
Reggio Emilia, lì 26/08/2015”
________
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DEI CONTI DELL’EMILIA ROMAGNA
Esposto/segnalazione
Ill.mo Procuratore,
I sottoscritti Ivan Cantamessi, nato a Reggio Emilia il 9 giugno 1981, residente in via Vincenzo
Monti 14 a Reggio Emilia (RE) in qualità di consigliere comunale di Reggio Emilia per il Movimento
5 Stelle e Maria Edera Spadoni, nata a Reggio Emilia il 28 luglio 1979, residente in via Roma 25 a
Reggio milia (RE), in qualità di deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle,
ESPONGONO QUANTO SEGUE:
1) con il presente esposto
‐segnalazione si intende sottoporre all’attenzione della Procura
Regionale della Corte dei Conti i fatti di seguito riportati, allo scopo di consentire la verifica
dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che
disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche.
2) I rapporti tra Comune di Reggio Emilia e la “Dimora d’Abramo Cooperativa Sociale” e di
solidarietà Soc. Coop. Va. a R.L. alla quale è stato affidato direttamente tramite determina
dirigenziale 113/2014 del 21/0/2014 la gestione del progetto SPRAR per il triennio 2014/2016 per
l’accoglienza dei profughi richiedenti asilo.
3) Il progetto SPRAR ha un corrispettivo massimo presunto che ammonta a € 1.065.189,03 per
l’intera durata della convenzione triennale (€ 355.063,01 annui) IVA esente e, nonostante questi
importi è stato fatto un affidamento diretto anziché procedere ad un bando di gara pubblico.
4) Oltre a quanto previsto come finanziamento da parte Ministeriale, il Comune di Reggio dovrà
contribuire al progetto con una quota di cofinanziamento del 20,33% pari a 216.552,93 €.
5) Il Comune di Reggio Emilia mette inoltre a disposizione a titolo gratuito diversi alloggi di
proprietà della stessa Amministrazione Comunale.
6) Due dei soci della cooperativa Dimora d’Abramo, e nello specifico don Daniele Simonazzi e don
Eugenio Morlini hanno votato contro il bilancio 2014 della cooperativa in quanto la cooperativa ha
provveduto a spartire tra i soci della medesima i profitti dell’anno 2014, nonostante nell’oggetto
sociale della cooperativa depositato alla CCIAA sia riportato che si propone di svolgere un’attività
“organizzata e senza fini di lucro”
, profitti derivanti dall’attività di accoglienza dei profughi.
7) L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha già analizzato diverse casi analoghi e nello specifico ha
riscontrato la violazione della normativa vigente e nello specifico dell’art. 27 del D. Lgs. 163/2006 e
di quanto riportato all’Allegato II B della medesima legge ed in particolare nei casi:
Pag. 2 a 3
1. Comunicazione dell’A.N.A.C. del 23/06/2015 con protocollo
0079909 inoltrata al comune di
Ferrara nei confronti del Comune stesso e della Cooperativa Camelot e in cui l’Autorità
stessa scrive che
“…Ciò in quanto I‘esistenza di uno stato emergenziale ed il conferimento di
specifiche deroghe alla vigente normativa in materia di contratti pubblici non può, comunque,
ritenersi tale da giustificare un affidamento diretto in assenza di uno dei necessari presupposti
previsti dalla normativa nazionale (attualmente fissati dall’art. 57 del codice dei contratti) e
comunitaria, residuando, in ogni caso, la prescrizione generale che impone I ‘esercizio delle deroghe
commissariali nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e della normativa
comunitaria, richiamati dall’art. 2 del codice dei contratti (libera concorrenza, parità di trattamento,
non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità)
.” ;
2.
Delibera dell’A.N.A.C. numero CP‐ 7 del 30 settembre 2014 nei confronti del Comune di
Chiaramonte Gulfi (RG) il quale aveva proceduto all’affidamento diretto della
gestione dei
servizi di accoglienza, integrazione e tutela per richiedenti protezione internazionale –
Progetto S.P.R.A.R. . Nelle considerazioni finali del consiglio si legge che “
…ritiene che
l’aggiudicazione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela per i richiedenti protezione
internazionale alla cooperativa sociale Nostra Signora di Gulfi da parte del Comune di
Chiaramonte Gulfi sia avvenuto in difformità dalle norme che regolano l’affidamento dei
servizi sociali di cui all’Allegato II B dell’art. 27 del d.lgs. n. 163/2006;
ritiene, dunque, che l’individuazione di un soggetto privato cui affidare lo svolgimento dei
servizi in discussione, laddove sia previsto l’utilizzo di risorse pubbliche, debba essere
effettuata, anche nell’ambito dei progetti SPRAR, mediante il ricorso ad un confronto
concorrenziale nel rispetto dei principi generali di cui al citato art. 27;…”
.
8) Contestualmente al presente esposto è stato presentato un esposto anche all’Autorità
Nazionale Anticorruzione per verificare la correttezza dell’affidamento diretto del servizio
accoglienza profughi.
TUTTO CIO’ ESPOSTO
CHIEDIAMO
Una verifica da parte della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna della correttezza dell’affidamento
diretto del Progetto SPRAR sopra riportato.
Si ritiene che l’affidamento diretto non sia la procedura idonea per tale progetto in quanto si
ritiene che tale scelta violi le disposizioni di cui all’art. 27 del D. Lgs. 163/2006 e di quanto riportato
all’Allegato II B della medesima legge.
Tale irregolarità, e sulla base di quanto sopra esposto, si teme possano essersi verificate delle
irregolarità tali da poter causare un danno erariale da parte dell’Amministrazione Comunale di
Reggio Emilia.
NONCHE’
di essere informati sugli sviluppi del procedimento e, nel caso, dell’eventuale richiesta di
archiviazione ai sensi dell’art. 408 c.p.p.
Pag. 3 a 3
***
Allegati menzionati:
1. Determina dirigenziale 113/2014 del 21/0/2014;
2. Comunicazione dell’A.N.A.C. del 23/06/2015 con protocollo
0079909 inoltrata al comune di
Ferrara;
3. Delibera dell’A.N.A.C. numero CP
‐ 7 del 30 settembre 2014 nei confronti del Comune di
Chiaramonte Gulfi (RG);
4. Visura camerale della cooperativa Dimora d’Abramo
5. Articolo del 25/08/2015 del Resto del Carlino di Reggio Emilia;
Reggio Emilia, lì 26/06/2015