9/7/2015 – E’ stata presentata oggi in Commissione consiliare (Sala gruppi) a Reggio Emilia , la proposta di delibera di approvazione del Piano finanziario e delle Tariffe 2015 della Tari, tassa sui rifiuti, sulla base delle nuove norme nazionali. La delibera, proposta dagli assessori Mirko Tutino e Francesco Notari, sarà portata in Consiglio comunale nella seduta di lunedì 13 luglio.
Per il servizio Gestione rifiuti, nel 2015 è previsto un costo complessivo, per il territorio comunale di Reggio Emilia, pari a circa 32,2 milioni di euro, che saranno coperti con una manovra tariffaria già approvata nel maggio scorso da Ato e Atersir, su proposta di Iren. Vale a dire: copertura del costo di smaltimento dei rifiuti al 100% con le entrate della Tari, come definito dalla normativa. I termini di scadenza per il pagamento della prima rata della Tari, si ricorda in proposito, sono stati prorogati al 7 settembre 2015.
A Reggio Emilia – sostiene l’amministrazione – il punto di partenza della nuova tariffazione è, per quanto riguarda il costo medio pro-capite rispetto al 2013, il più basso in Emilia-Romagna (131 euro pro capite), con uno scostamento significativo (meno 14 per cento) rispetto al costo medio regionale .
La Tari nel 2015 aumenta di circa il 4 per cento per le utenze domestiche, del 5,5 per cento per le utenze non domestiche, mentre per quanto riguarda magazzini e impianti industriali “si ha una riduzione reale del 4,7 per cento in virtù di norme nazionali recepite nel Regolamento comunale, che appunto detassano parzialmente le aree produttive e i magazzini”.
L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna hanno agito per calmierare gli aumenti, derivanti a loro volta dall’aumento dei prezzi di mercato per lo smaltimento dei rifiuti: l’apporto del Comune a tali fini è stato in totale di circa 300.000 euro, mentre quello della Regione di circa 1,2 milioni di euro. Si sono ottenute, fra l’altro, più detrazioni per le fasce deboli.
Sempre secondo l’amministrazione reggiana “gli effetti del nuovo piano tariffario risultano infatti più contenuti per le famiglie, come dimostrano i seguenti esempi”:
– Nucleo familiare con 2 componenti, differenza 2015/2014: più 10,10 euro
– Nucleo familiare con 3 componenti, differenza 2015/2014: più 13,20 euro.
Nuclei familiari titolari di bonus energia/gas (circa 5.000 nuclei): sconto Tari pari a meno 20,00 euro.
Gli effetti sulle utenze produttive di rifiuti speciali (magazzini e industrie) presentano altre novità importanti: l’adeguamento alla normativa comporta una riduzione del tributo stimata in 725.000 euro a favore delle categorie 3 e 16, cioè magazzini e impianti industriali.
Di fatto una riduzione reale del 4,7%, fattala differenza tra l’aumento tariffario di 518 mila euro e la riduzione stimata di 725 mila euro.
Infine, gli effetti sulle utenze con distese di pubblici esercizi.
Esempio 1: bar con superficie interna di 100 metri quadrati e distesa di 70 metri quadrati per cinque mesi nell’anno:
Tributo nel 2014: 1.953,00 euro;
Tributo nel 2015: 1.601,00 euro.
La differenza è di 352,00 euro (meno 18%).
Esempio 2: bar con superficie interna di 100 metri quadrati e distesa di 120 metri quadrati per cinque mesi nell’anno.:
Tributo nel 2014: 2.269,00 euro;
Tributo nel 2015: 1.735,00 euro.
La differenza è di 533,00 euro (meno 23%).
La definizione delle nuove tariffe Tari avviene dopo l’approvazione, da parte del Consiglio comunale nell’aprile scorso, del Regolamento su questa materia, che ha introdotto a sua volta alcune novità, quali: agevolazione per 1,20 euro a famiglie destinatarie di bonus energia e/o gas (minor gettito stimato in circa 100.000 euro); sul commercio, per le distese (minore gettito circa 30.000 euro); per l’industria, estensione dell’esenzione per chi produce e smaltisce rifiuti speciali (minor gettito stimato in 695.000 euro); inoltre semplificazioni nei pagamenti, con l’introduzione della possibilità di pagamento con addebito in conto.