Shock Grecia, Tsipras china la testa

1/7/2015 – Improvvisa   accelerazione delle principali borse europee  sulle notizie relative alla lettera del primo ministro greco Alexis Tsipras   alla Commissione europea. Con la lettera, che pubblichiamo di seguito,  Tsipras propone un pacchetto di 8 miliardi di sacrifici in un anno e mezzo e accetta la maggior parte  delle condizioni chieste dai partner europei e Fmi, e sino ad ora rifiutate. A Milano il Ftse Mib   alle 13 guadagnava il 2,67%.   Bene anche Parigi (+2,51%), Francoforte (+2,14%) e Londra   (+1,21%). Fra i titoli forti rialzi per tutti i bancari ma   sono in nero tutti e 40 i titoli del Ftse Mib.

Tuttavia dal premier tedesco Angela Merkel è arrivato un nuovo no all’esame di un piano di salvataggio prima del referendum, convocato in Grecia per domenica 7 luglio. “Nessun negoziato sui nuovi aiuti prima del referendum in Grecia: Atene non ha rispettato in pieno i suoi obblighi”. Tuttavia “il negoziato resta aperto: la Grecia ha il diritto di fare il suo consulto  sulle proposte dell’Ue, ma i partner europei hanno egualmente il diritto di rispondere a quello che sarà il suo esito”. Merkel ha concluso con un “no al compromesso a tutti i costi».

La riunione telefonica dei ministri dell’Eurogruppo è slittata a stasera, a mercati finanziari chiusi. Nelprimo pomeriggio il premier Matteo Renzi, che è a Berlino, incontraAngela Merkel.

LA LETTERA DEL PREMIER TSIPRAS

30 GIUGNO 2015

  Al presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker

Al presidente della Banca centrale europea Mario Draghi

Al direttore generale dell’Fmi Christine Lagarde

Cari Direttori Generali, cari presidenti,

vi scrivo per informarvi sulla posizione della Grecia a proposito della lista delle azioni prioritarie pubblicata sul sito della Commissione europea il 28 giugno. La Grecia è pronta ad accettare questo accordo fatte salve le seguenti modifiche, aggiunte o chiarimenti sul programma in scadenza EFSF e il nuovo ESM per il quale era atteso un accordo entro il 30 giugno. Come potrete notare, le nostre richieste sono concrete e rispettano totalmente la solidità e la credibilità di tutto il programma.

 1. Riforma dell’Iva Mantenere lo sconto Iva del 30% sulle isole

2. Misure fiscali strutturali Aumentare gradualmente l’acconto dell’imposta per le imprese individuali al 100% ed eliminare allo stesso modo gli sconti fiscali per gli agricoltori (inclusi gli sconti sulle accise del gasolio) entro la fine del 2017. Ridurre il tetto per le spese militari per 200 milioni di euro entro il 2016 e 400 milioni nel 2017 con una serie di azioni mirate tra cui la riduzione degli organici e degli acquisti

3. Pensioni La riforma del 2010 sarà applicata ma quella del 2012 sarà rinviata fino a quando la riforma legislativa non sarà effettiva nell’ottobre del 2015. EKAS sarà definitivamente cancellata entro la fine del 2019 ma senza alcuna azione immediata sul primo 20% di beneficiari. Tutte le spese giudicate inopportune saranno gradualmente eliminate entro la fine del 2017, già a partire da ottobre 2015

4. Mercato del Lavoro Il nuovo quadro legislativo sarà regolamentato nell’autunno 2015

5. Product market Verranno attuate immediatamente le raccomandazioni OCSE toolkit 1 (noleggi, bus per turisti, licenze per camion, codici di condotta per i prodotti alimentari tradizionali e codici europei sui materiali di costruzione), toolkit 2 (bevande e prodotti petroliferi) e saranno liberalizzate le professioni di notaio, ufficiali giudiziari…oltre a eliminare una parte significativa delle spese inopportune. Inoltre, in collaborazione con l’Ocse, sarà realizzato un ambizioso pacchetto di riforme che include: – Un unico ufficio per i servizi alle imprese (analisi delle best practice così come una roadmap completa già preparata e predisposta in collaborazione con l’Ocse)

Valutazione globale su specifici settori caratterizzati da pratiche oligopolistiche (costruzioni, commercio all’ingrosso, prodotti agricoli, media etc…) e adottare raccomandazioni condivise (roadmap e timeline già preparate dall’Ocse)
Adottare immediatamente una strategia globale contro la corruzione, ad esempio nelle procedure di appalti pubblici (roadmap e timeline già preparate dall’Ocse)
ADMIE sarà diviso dal PPC in un’entità giuridica a controllo pubblico

Vi ringrazio in anticipo per il vostro sostegno. Aspetto vostre notizie

Alexis Tsipras

 

 

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